Curiosità su Bruxelles: storie e luoghi da scoprire

Curiosità su Bruxelles: luoghi nascosti, aneddoti, informazioni e soluzioni curiose per scoprire una città in continuo movimento.
Ci sono luoghi, chicche o curiosità che spesso non trovano posto negli itinerari e nei racconti più o meno ufficiali. A volte sono storie annotate ai margini, altre informazioni collezionate lungo la strada.
Bruxelles, come tutte le capitali, ha luoghi e dettagli nascosti che meritano un po’ di attenzione e altri in bella vista che, però, passano inosservati.
Curiosità su Bruxelles
Dopo avervi suggerito cosa vedere a Bruxelles, in questo post ho raccolto quelli incontrati durante il mio viaggio: dalle fontanelle ai fiori nelle buche.

Il cortile profumato
Se visitate Bruxelles in primavera, vi consiglio di lasciare per un attimo la Grand-Place e andare nella via alle spalle del municipio, Rue de l’Amigo. Da lì potete entrare nel cortile dell’Hôtel de Ville de Bruxelles (Stadhuis van Brussel) che tra aprile e maggio, grazie alle splendide aiuole, profuma incredibilmente di fiori. Sembra quasi di stare all’interno di una serra.

Le piccole fontane nate dai dipinti
La fontana più famosa di Bruxelles è senza dubbio il Manneken Pis, il bimbo che fa pipì. Ogni giorno vi si affollano di fronte centinaia di turisti alla ricerca di una foto da portare a casa. In realtà, però, la capitale belga ne ha tantissime altre e alcune sono (a mio parere) molto più belle.
Passeggiando per la città, per esempio, mi è capitato più volte di incontrare delle piccole fontanelle con acqua potabile (abreuvoir), tutte nel bel mezzo di piazzette minori, sormontate da statuette molto particolari.
Sono state realizzate da Jos de Decker e Jean Roig partendo dai dipinti di Pieter Bruegel il Vecchio, un pittore olandese morto a Bruxelles nel 1569 e oggi sepolto all’interno della chiesa di Notre-Dame de la Chapelle, nel quartiere di Marolles.

Ci sono il trio di non vedenti (tratto dal dipinto La Parabole des Aveugles), l’uomo con la cornamusa (La Danse des Paysans), la scimmia triste incatenata (Deux singes) e così via.
Sono tutte diverse, spesso molto espressive e sembrano raccontare ognuna la propria storia. Proprio per le loro dimensioni o la loro posizione rischiano di passare inosservate, ma voi fateci caso, secondo me ne vale la pena.
Appassionati d’arte? Forse vi può interessare il post dedicato alla street art di Bruxelles.

Il laboratorio di cioccolato
Il cioccolato belga è uno dei più famosi al mondo e camminando per Bruxelles troverete tantissimi negozi che vendono praline e cioccolatini dall’aspetto delizioso.
Tra questi c’è anche Chocopolis, in Rue du Marché aux Herbes, che è l’unico con il laboratorio a vista. Una tappa da inserire nel vostro itinerario di viaggio se volete vedere con i vostri occhi come vengono realizzati i dolci più famosi della capitale. Il negozio è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00.

Se, invece, volete scoprire altre realtà, potete visitare il museo Chocostory, partecipare a un laboratorio di cioccolato oppure fare un tour della città interamente dedicato a questa prelibatezza. Vi lascio tutte e tre le opzioni qui sotto, vi basterà cliccare sui link e seguire le istruzioni per prenotare la vostra esperienza.
Il cane porta fortuna
Se passate per il Parco del Cinquantenario e siete alla ricerca di un po’ di fortuna, non potete non andare a trovare la statua Le Chien (Il Cane). Secondo la tradizione, accarezzare una delle sue zampe permette di attirare la buona sorte e, a giudicare dal diverso colore di quelle parti della scultura, ci credono in molti. Tentar non nuoce.

I fiori nelle buche
Bruxelles ha trovato una soluzione molto creativa (e anche bella da vedere) per risolvere almeno momentaneamente uno dei problemi più comuni delle strade cittadine: le buche.

Le più piccole, causate dalla mancanza di sampietrini o cedimenti del terreno, sono state di recente riempite con fiori di ogni tipo in attesa di essere sistemate. Un ottimo modo per evitare spiacevoli incidenti a ciclisti e pedoni.

À la Mort Subite
À la Mort Subite è una storica birreria del centro città gestita dalla stessa famiglia, quella dei Vossen, da quattro generazioni.
Il primo locale, non distante dal luogo attuale, si chiamava La Cour Royale ed era un vero e proprio punto di ritrovo per gli impiegati della vicina Banque Nationale de Belgique. Durante la pausa pranzo erano soliti incontrarsi al suo interno e trascorrere il tempo tra birra e partite a “421”, un gioco con i dadi. L’ultimo giro prima di tornare al lavoro, quello solitamente più veloce, era chiamato “à la mort subite”, la “morte istantanea”.
Quando nel 1928 il pub si trasferì al numero 7 di Rue Montange aux Herbes Potagères, dov’è tutt’ora, il proprietario decise di cambiare nome e di dedicarlo proprio a tutti quegli impiegati che trascorrevano lì la pausa pranzo, probabilmente i suoi migliori clienti.

Una città da record
Bruxelles, grazie al suo ruolo all’interno dell’Unione Europea e al suo Quartiere Europeo, vanta alcuni record legati al mondo del lavoro e della comunicazione.
Qui si concentrano, infatti, il maggior numero di lobbisti (circa 20.000), di assicurazioni internazionali (oltre 2.000) e di corrispondenti della stampa fissi (più di 1000) di tutta l’UE.

Inoltre, nella capitale belga gli spazi verdi occupano una superficie maggiore rispetto a quella abitabile: una caratteristica che la rende una delle città più green d’Europa.
Durante il vostro viaggio sarà impossibile non incontrare almeno un parco lungo la strada, da Parc Josaphat a Schaerbeek a quello del Cinquantenario nel Pentagone.

Dove dormire a Bruxelles
Durante il mio viaggio a Bruxelles sono stata ospite di un’amica e quindi per ora non posso consigliarvi un alloggio specifico, ma sono certa che cercando sulla mappa* qui sotto troverete sicuramente la soluzione che fa per voi.
Booking.comConoscete altre curiosità su Bruxelles? Se avete domande, dubbi o suggerimenti, lasciate un commento 🙂
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Alessio
Bruxelles è una città che non si finisce mai di scoprire, io ci ripasso praticamente ogni anno e tutte le volte imparo qualcosa di nuovo. Molto interessanti le tue scoperte ^^
Martina Sgorlon
AlessioCiao Alessio, grazie mille! È la stessa sensazione che ha lasciato a me: mille sfumature diverse 🙂
Silvia
Mi hai fatto scoprire ancora qualcosa in più di questa Bruxelles. L’ho trovato molto interessante!
Martina Sgorlon
SilviaCiao Silvia. A me è piaciuta moltissimo l’idea delle fontanelle! Pensa che l’ho scoperta tardi e non avevo più tempo per andare a cercarle tutte, ma l’avrei fatto volentieri 🙂