Villefranche-sur-Mer: cosa vedere, la sua storia e i luoghi da non perdere nei dintorni

Villefranche-sur-Mer: la sua storia e cosa vedere in una delle perle della Costa Azzurra (ma anche cosa non perdere nei dintorni).
Sorta tra Monaco e Nizza, Villefranche-sur-Mer è un luogo da cartolina e una delle tappe da non perdere durante un viaggio in Costa Azzurra. In questo post vi racconto la sua storia, il suo stretto legame con Jean Cocteau e vi consiglio i luoghi da non perdere (anche nei dintorni).
La storia di Villefranche-sur-Mer in pillole
Nota come Olivula Portus (Porto d’oliva) in epoca greco-romana, Villefranche-sur-Mer fu per secoli un importante porto commerciale, complice la sua conformazione geografica, caratterizzata da una baia con una profondità che spazia dai 17 ai 95 metri vicino alla riva e che, al largo, raggiunge i 500; numeri, questi, che rendono quello di Villefranche uno dei porti naturali più profondi del Mediterraneo occidentale.
La sua posizione strategica, però, la rese più volte vittima di attacchi da parte dei saraceni, tanto che la maggior parte degli abitanti decise di abbandonare le proprie case e di spostarsi sui pendii circostanti, in particolare nel piccolo centro abitato di Montolivo.
Da sempre parte dei territori liguri, sia sotto l’Impero Romano che durante il Regno d’Italia nato con Carlo Magno, nel Tredicesimo secolo l’area passò nelle mani di Carlo II d’Angiò, re di Napoli e conte di Provenza, che per incentivare il ritorno della popolazione verso il mare concesse una franchigia fiscale che rese la cittadina esente dalle tasse. Questa decisione si riflette ancora oggi nel suo nome: Villafranca.
Passata sotto il Ducato di Savoia nel 1388, Villefranche-sur-Mer divenne l’unico sbocco sul mare dei territori sabaudi e, di conseguenza, base navale del ducato espandendosi sia dal punto di vista economico che sociale e culturale. È ai Savoia che si deve anche la costruzione del vicino Fort du Mont Alban (oggi in territorio nizzardo) e della cittadella di Sant’Elmo, eretti per difendersi dai continui attacchi franco-turchi, in particolare a opera di Barbarossa.

Tutto cambiò drasticamente nel Diciottesimo secolo, quando, dopo due attacchi francesi (uno nel 1705 e uno nel 1744) e dopo la costruzione del vicino porto Lympia di Nizza, Villefranche perse progressivamente il suo ruolo economico e commerciale. A questo si aggiunse l’invasione da parte delle truppe rivoluzionarie nel 1793, che portò l’annessione temporanea della cittadina alla Francia.
Tornata in mano sabauda dopo la sconfitta di Napoleone, nel 1816 Villafranche iniziò pian piano a diventare un importante centro di villeggiatura per l’aristocrazia inglese e russa e fu proprio quest’ultima, in particolare, a risvegliare l’interesse militare e navale per la cittadina.

Nel 1856, infatti, in seguito alla Guerra di Crimea, il Duca di Savoia diede in affitto il lazzaretto e la darsena di Villefranche-sur-Mer alla Marina Imperiale Russa, che ne fece una base navale temporanea per le sue flotte in partenza contro la Turchia. Sorte simile, anche se per uno schieramento opposto, toccò dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando tra il 1945 e il 1966 il porto ospitò temporaneamente la Sesta Flotta degli Stati Uniti.
Diventata ufficialmente e definitivamente territorio francese nel 1860, Villefranche fu per anni il primo porto crocieristico di Francia, sorpassato solo nel 2008 da quello di Marsiglia.

Cosa vedere a Villefranche-sur-Mer
Comparsa oltre 150 volte sul grande e piccolo schermo, Villefranche-sur-Mer è una vera chicca divisa tra un centro storico composto da case color pastello e una cittadella che racchiude la lunga storia del borgo e del suo porto. Ecco cosa vedere a Villefranche durante il vostro viaggio.

L’Église Saint-Michel
Il centro storico di Villefranche-sur-Mer è un dedalo di vicoli e stradine su diversi livelli e diretti verso il mare o verso l’Église Saint-Michel, non solo principale luogo di culto cittadino, ma anche monumento storico dal 1990.
L’edificio originale, sorto sui resti di un’antica abbazia risalente al Tredicesimo secolo, fu commissionato da Carlo d’Angiò nel 1306, ma nel Settecento il Comune decise di compiere una grande opera di restauro che diede vita alla chiesa che si può visitare ancora oggi e che fu terminata nel 1757.
Da non perdere, al suo interno, il Cristo intagliato nel legno di fico, realizzato a grandezza naturale nel Diciottesimo secolo, e l’organo, che pare essere uno dei più antichi tra quelli ancora oggi utilizzati nel dipartimento delle Alpi Marittime.

Rue Obscure
Monumento storico dal 1932, la Rue Obscure di Villefranche è una via medievale coperta risultato dei continui ampliamenti del sistema difensivo cittadino. Quando la prima cinta muraria risalente al Tredicesimo secolo si rivelò troppo limitante, infatti, Roberto d’Angiò, successore di Carlo II, decise di spostare leggermente la fortificazione, creando allo stesso tempo un passaggio scoperto per consentire ai soldati di muoversi da un bastione all’altro.
Con la costruzione di una terza cinta muraria e della Cittadella, nel Sedicesimo secolo, il vecchio sistema difensivo fu utilizzato come supporto per i piani rialzati delle case e la passerella un tempo usata dai militari fu coperta creando la via che si può percorrere ancora oggi.
A puntare i riflettori sulla Rue Obscure fu in particolare Jean Cocteau, artista eclettico che non solo la immortalò in uno dei suoi dipinti, ma la portò anche sul grande schermo grazie al film del 1960 Le testament d’Orphée, del quale era regista.
Cocteau lasciò numerose tracce del suo passaggio anche nella vicina Menton, ve ne parlavo nel post dedicato.

Chapelle “Saint-Pierre” des Pêcheurs
La Chapelle di “Saint-Pierre” des Pêcheurs, a due passi dal mare e dal Port de la Santé — il più antico porto cittadino —, è una piccola cappella in stile romanico risalente al Cinquecento e che oggi rientra non solo tra i monumenti storici nazionali di Francia, ma anche tra i Patrimoni artistici del Ventesimo secolo.
La struttura è nota soprattutto per i suoi affreschi e i suoi motivi decorativi, realizzati negli anni Cinquanta da Jean Cocteau, che arricchì le sue pareti interne ed esterne con il suo stile inconfondibile a metà tra realtà e sogno. Protagonista delle pitture è San Pietro, patrono dei pescatori, al quale è dedicata la cappella.
La cappella è aperta dal mercoledì alla domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. L’ingresso costa 3,00€ (gratuito per i bambini e i ragazzi sotto i 15 anni) e all’interno non si possono scattare fotografie.

La Citadelle Saint-Elme
La Citadelle Saint-Elme, terminata nel 1557 e costruita per volere del duca Emanuele Filiberto di Savoia, è un luogo che oggi ospita il Municipio e che raccoglie in sé la storia e l’arte di Villefranche.
Al suo interno, infatti, si possono visitare ben tre musei: la Fondation Musée Volti, dedicata all’arte scultorea; la collezione Goetz-Boumeester, che ospita le opere donate alla città dal pittore e incisore Henri Goetz e da sua moglie Christine Boumeester (tra le quali spiccano quadri di Mirò e Picasso, come vi dicevo anche nel post dedicato ai luoghi di Picasso in Costa Azzurra); e la collezione Roux, che vanta quasi 300 statuette in ceramica dedicate alla vita quotidiana dal Medioevo al Rinascimento.
Attualmente, purtroppo, tutte e tre le esposizioni sono temporaneamente chiuse al pubblico.

A queste si affiancano uno spazio espositivo dedicato alle mostre temporanee e una vetrina, proprio all’ingresso della cittadella, con alcuni reperti risalenti a un periodo che va dal Sedicesimo al Diciottesimo secolo e ritrovati durante le spedizioni archeologiche subacquee effettuate nell’area di Villefranche.
Da non perdere anche il giardino (con il suo Théâtre de Verdure), che regala suggestivi scorsi sulla baia, e il Chemin de Ronde, la passeggiata che, costeggiando le mura, conduce fino al Port Royal de la Darse, fortificato nel 1388 e diventato porto principale del ducato di Savoia nel 1713.

Villefranche-sur-Mer: cosa vedere nei dintorni
Il centro storico di Villefranche e la Citadelle Saint-Elme vi occuperanno circa mezza giornata, quindi, se una volta completata la visita avete un po’ di tempo in più, ecco altri tre luoghi da visitare nei dintorni e da inserire nel vostro itinerario di viaggio.

Fort du Mont Alban
Il Fort du Mont Alban (Forte di Montalbano, in italiano) è una fortificazione voluta da Emanuele Filiberto di Savoia nella seconda metà del Sedicesimo secolo e che da allora domina dall’alto non solo la piccola Villefranche, ma anche la vicina Nizza.
Monumento storico dal 1909, il forte fu protagonista delle numerose battaglie che interessarono la zona tra il Seicento e il Settecento, da quelle tra italiani e francesi a quelle di successione austriaca. Oggi appartiene ufficialmente al comune di Nizza e dall’alto dei suoi oltre 220 metri offre una splendida vista su tutta la costa.
Il Fort du Mont Alban è aperto tutti i giorni (esclusi i festivi) dal 15 luglio al 15 settembre. Il resto dell’anno è visibile solo dall’esterno. L’ingresso costa 6,10€ a tariffa intera e 2,50€ a tariffa ridotta.

Villa Ephrussi de Rothschild
Situata all’imbocco della penisola di Saint-Jean-Cap-Ferrat, a pochi chilometri dal centro di Villefranche-sur-Mer, Villa Ephrussi de Rothschild è una dimora eclettica dove stili, epoche e luoghi si incontrano e si mescolano.
Costruita all’inizio del Ventesimo secolo da una donna dalle mille passioni, Béatrice de Rothschild, la villa è nota per i suoi nove giardini e i per i suoi lussuosissimi interni. Vi consiglio di non perderla, soprattutto se visitate la zona in primavera o in estate. Ve ne ho parlato nel dettaglio nel post dedicato.

Villa Kérylos
Superata la penisola si incontra invece il piccolo comune di Beaulieu-sur-Mer, dove all’inizio del Novecento è sorta Villa Kérylos, una piccola opera d’arte che vi porterà in Grecia senza farvi lasciare la Francia.
La dimora, voluta da Théodore Reinach, uno dei più importanti ellenisti europei del Ventesimo secolo, è infatti stata realizzata e arredata su modello delle ville della Grecia Antica del Secondo e del Primo secolo a.C., e vuole essere un omaggio, in tutto e per tutto, alla civiltà che più affascinò il suo committente. Ve ne ho parlato più nel dettaglio nel post dedicato, dove trovate tutte le informazioni per la visita.

Informazioni utili per visitare Villefranche-sur-Mer
Se visitate Villefranche-sur-Mer il mercoledì e il sabato, sappiate che i Giardini François Binon ospitano dalle 8.00 alle 13.00 il mercato provenzale, ricco di prodotti tipici locali; la domenica, i giardini e Place Amélie Pollonnais accolgono invece il mercato delle pulci.
A febbraio, in concomitanza con il Carnevale di Nizza, la baia è teatro del Combat naval fleuri (la Battaglia Navale Fiorita), un evento che ogni anno riempie il Port de la Santé di piccole e grandi imbarcazioni decorate con coloratissime composizioni floreali.
Infine, se volete visitare Villefranche insieme a una guida locale, sappiate che ogni giorno vengono organizzati tour in e-bike che vi porteranno alla scoperta della zona, come quelli che trovate a questo link* o a questo link*, entrambi con partenza da Nizza. Per ammirarla dal mare, invece, ci sono le crociere panoramiche*, sempre con partenza da Nizza.
Dove dormire
Durante il mio viaggio a in Costa Azzurra non mi sono fermata a dormire in zona Villefranche, ma se state cercando un alloggio vi lascio qui sotto una mappa* con tutte le opzioni e i prezzi aggiornati. Sono sicura riuscirete a trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze.
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Le foto presenti in questo post sono state scattate con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*, per vedere tutte le altre sfogliare il mio album su Flickr.
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