Vence e Saint-Paul de Vence: cosa vedere nei paesi di Matisse e Chagall

Vence e Saint-Paul de Vence: la loro storia, i luoghi da non perdere e tutte le informazioni utili per visitare i due paesi che hanno accolto Matisse e Chagall.
Vence e Saint-Paul de Vence (rispettivamente Venza e San Paolo di Venza, in italiano) sono due tappe da inserire senza ombra di dubbio in un itinerario di viaggio dedicato alla scoperta della Costa Azzurra. Ecco la loro storia e i luoghi da non perdere durante la visita.
La storia di Vence in pillole
Come molte altre località della Costa Azzurra e dell’area delle Alpi Marittime, anche Vence vanta una storia che affonda le sue radici nel Paleolitico e che vede nascere i primi insediamenti stabili grazie alle antiche tribù dei Nerusii e dei Liguri.
Entrata a far parte dei dominii romani dopo la conquista delle Alpi per mano di Augusto nel Primo secolo a.C., Vence, nota allora con il nome di Vintium, crebbe di importanza con l’avvento del Cristianesimo e, in particolare, a partire dal Quarto secolo, quando divenne un’importante sede vescovile.
Parte dei territori di Guglielmo I di Provenza, il comune passò in mano a Léotger Ruffi (o Laugier le Roux), conte di Cagnes e Vence nel 973, per poi essere unita al Sacro Romano Impero e, successivamente, alla Repubblica di Genova, alla quale fu annessa, insieme a molte altre città della zona, nel 1191.
Proprio quest’ultimo passaggio alimentò il discontento tra la popolazione portando, il 6 luglio 1215, allo scoppio di una ribellione contro l’allora Conte di Provenza Raimond-Bérenger V, un evento che culminò con l’autoproclamazione dell’indipendenza da parte della città di Nizza.

Nel 1228, preoccupati per la nuova influenza politica acquisita dal conte attraverso il suo matrimonio con Beatrice di Savoia, i nizzardi si allearono con Grasse, Draguignan e la Repubblica di Pisa. All’accordo, Raimond-Bérenger V rispose con un esercito che riuscì a sottomettere sia Nizza che Vence due anni dopo.
L’intero territorio rimase quindi nelle mani dei conti e dei vescovi fino alla Rivoluzione Francese, quando l’allora Monsignor Pisani si rifiutò di prestare giuramento sulla neonata Costituzione e il vescovado fu soppresso. Da allora la storia del comune corse di pari passo con quella dell’intera Francia.
Oltre un secolo più tardi, però, a puntare nuovamente i riflettori su Vence fu Henri Matisse, che vi si trasferì nel 1943 (a villa Mon Rêve) per poi progettare la cappella du Rosaire, oggi nota come “Cappella Matisse” e uno dei luoghi da non perdere in zona.
Cosa vedere a Vence
Oggi Vence conserva ancora la sua struttura medievale fatta di stradine, vicoli che si aprono su piccole piazze e antiche porte da attraversare. Dopo aver ripercorso la sua storia, ecco i luoghi simbolo e i piccoli tesori da scoprire e da non perdere durante la visita: dal centro storico alla Cappella Matisse.

Cattedrale di Nostra Signora della Natività
Edificata nell’Undicesimo secolo dove un tempo sorgeva l’antico tempio di Marte, la Cattedrale di Nostra Signora della Natività è il principale luogo di culto di Vence, nonché sede della diocesi fino alla Rivoluzione Francese.
Il suo interno è il risultato delle continue modifiche apportate nel corso dei secoli e vanta elementi romanici, gotici e barocchi, così come un mosaico realizzato da Marc Chagall, oggi esposto nel battistero; l’opera, commissionata nel 1979, raffigura Mosè salvato dalle acque e fu realizzata dall’artista all’età di 92 anni.
Al piano superiore, invece, l’edifico ospita il Tesoro della Cattedrale, composto in prevalenza da statue in legno realizzate tra la fine del Diciassettesimo e l’inizio del Diciottesimo secolo e che servivano a raccontare il Calvario di Gesù; molte sono state bruciate o mutilate durante la Rivoluzione.
Gli spazi dedicati al Tesoro della Cattedrale sono aperti tutti i giorni dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00. L’ingresso è gratuito.

Fontaine du Peyra
Realizzata nel 1822 per sostituire un’opera del 1578, Fontaine du Peyra, nella piazza omonima, si trova in quello che un tempo era il cuore medievale di Vence ed è direttamente collegata alla sorgente Foux, che fin dall’epoca romana rifornisce la cittadina di acqua potabile.
Da sempre uno dei principali punti di ritrovo per abitanti e turisti, nel 1920 la fontana fu eletta Monumento Storico.

Place du Frêne: il Musée de Vence e il frassino di Francesco I
Il Musée de Vence, oggi ospitato all’interno del castello cittadino risalente al Diciassettesimo secolo e che per anni fu la residenza dei Signori di Villeneuve, è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti dell’arte. Al suo interno vengono organizzate soprattutto esposizioni temporanee, spesso affiancate da laboratori didattici, concerti e letture.
All’esterno, invece, proprio di fronte all’ingresso, c’è quello che è stato ribattezzato “il Frassino di Francesco I“, un albero che, secondo la leggenda, fu donato dal sovrano alla città nel 1538 in occasione della Pace di Nizza. È in suo onore che la piazza sulla quale si affaccia il museo si chiama Place du Frêne, “Piazza del Frassino”, appunto.
Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00. L’ingresso costa 6€ a tariffa intera e 3€ a tariffa ridotta; l’accesso è gratuito per i minori di 12 anni e per tutti il primo sabato del mese (altre categorie sono esplicitate sul sito ufficiale, dove trovate anche tutte le informazioni sulle mostre in corso).

Cappella Matisse
La Chapelle du Saint-Marie du Rosaire si trova a circa un chilometro e mezzo dal centro di Vence e fu interamente progettata e decorata da Henri Matisse tra il 1949 e il 1951, tanto che è oggi è nota anche come Cappella Matisse.
La sua realizzazione è strettamente legata alla profonda amicizia che univa il pittore all’infermiera Monique Bourgeois, sua musa e modella per opere come Monique e L’idolo, che nel 1944 prese i voti e si unì alla comunità delle suore domenicane di Vence con il nome di Sœur Jacques-Marie; fu per restarle vicino che Matisse si trasferì da Nizza a Vence.
Monique, allora, chiese al pittore di progettare una cappella vicino al suo convento e lui accettò occupandosi non solo dei dipinti al suo interno, ma anche dell’architettura, delle vetrate, dell’altare e dell’arredo sacro; lui stesso la definì “il capolavoro della sua esistenza“.
Oggi, sul retro è stato allestito un piccolo museo che ospita alcune opere realizzate da Matisse, mentre i bozzetti e il materiale progettuale della cappella sono conservati ai Musei Vaticani.
Gli orari variano a seconda del periodo e delle celebrazioni, vi consiglio di visitare il sito ufficiale per avere informazioni aggiornate in merito a ingressi e prezzi.

La storia di Saint-Paul de Vence in pillole
Saint-Paul de Vence, a poco più di cinque chilometri da Vence, nacque tra il Decimo e il Dodicesimo secolo intorno alla piccola chiesa di Saint-Michel du Puy, anche se iniziò a espandersi a partire dal 1285, quando il conte Carlo II concesse al piccolo centro di organizzare un proprio mercato settimanale.
Nel 1388, quando Nizza e l’intera regione entrarono a far parte dei territori sabaudi — dopo la breve parentesi indipendentista —, il confine fu spostato a poca distanza da Saint-Paul, trasformando quindi il centro in una roccaforte di confine estremamente strategica, ruolo che mantenne per circa cinque secoli.
Nonostante la vocazione militare, nel Diciassettesimo secolo il piccolo centro fu abbellito e ampliato per volere delle tante famiglie nobili che vi si stabilirono e che decisero di costruire qui i loro palazzi, molti dei quali affacciati su Rue Grande. Da allora la sua storia ha seguito di pari passo quella di Vence e della Costa Azzurra.

Cosa vedere a Saint-Paul de Vence
Saint-Paul de Vence è uno di quei paesi da cartolina che riesce a regalare non solo panorami spettacolari grazie alla sua posizione privilegiata, ma anche scorci incredibilmente suggestivi dati dall’intricato dedalo di viuzze sulle quali si affacciano le tante botteghe e gallerie d’arte. Ecco cosa non perdere.

Place Général de Gaulle
Place Général de Gaulle si trova al di fuori delle mura cittadine ed è uno dei primi luoghi che si incontrano arrivando da Vence.
Fiancheggiato da platani secolari, questo spazio è uno dei principali punti di ritrovo di Saint-Paul, complice anche l’immancabile terrain de pétanque, lo spazio sabbioso dove cimentarsi nel più tipico degli sport della Francia Meridionale: il pétanque, molto simile alle nostre bocce; pare che qui abbiano giocato anche Mohammed Ali e Lino Ventura.
Affacciati sulla piazza ci sono poi l’Auberge de la Colombe d’Or e il Café de la Place, due indirizzi storici che hanno accolto, tra i tanti, anche Paul Signac, Marc Chagall, Henri Matisse, Georges Braque e Pablo Picasso, come vi dicevo anche nel post dedicato ai luoghi di Picasso in Costa Azzurra.

Le mura
Quando, nel Cinquecento, le antiche mura di Saint-Paul de Vence si rivelarono obsolete e non adatte ad affrontare i numerosi attacchi perpetrati dalle truppe di Carlo V, il sovrano Francesco I decise di far costruire dei nuovi bastioni dotati di solo due accessi: Porta di Vence, sul limite settentrionale, e Porta di Nizza, su quello meridionale.
Le nuove mura, erette tra il 1543 e il 1547, nel corso dei secoli quasi non hanno subito modifiche e sono conservate ancora oggi nella loro interezza abbracciando completamente la cittadina e regalando una splendida passeggiata panoramica che vi consiglio di non perdere.

Il cimitero e la tomba di Chagall
Così come Vence è associata a Matisse, anche Saint-Paul de Vence vanta un celebre pittore tra i suoi cittadini illustri: Marc Chagall, che vi abitò per ben diciannove anni e vi morì il 28 marzo 1985. Oggi, l’artista è sepolto all’interno del cimitero locale: un piccolo campo santo posizionato all’estremità meridionale della cittadina, appena al di fuori della cinta muraria, e che regala a chi lo visita uno splendido panorama sulle colline circostanti e sulla costa.
La piccola chiesa di Saint Michel, attorno alla quale si sviluppa il cimitero, rappresenta il nucleo iniziale del borgo e per secoli è stata, oltre che un luogo di preghiera, anche un punto di ritrovo per tutta la comunità, che qui si riuniva per prendere ogni tipo di decisione, sia civile che religiosa.
Il cimitero è aperto dalle 8.00 alle 18.30 dal 1 aprile al 30 settembre, fino alle 17.30 il resto dell’anno.

L’Église Collégiale e il mastio
Eretta all’inizio del Trecento, la Chiesa della Conversione di San Paolo è oggi il risultato delle numerose modifiche subite nel corso dei secoli, avvenute in particolare a partire dal 1666, quando fu eletta Collegiata per volere papale, diventando così sede del collegio dei chierici. Da allora l’edificio fu ampliato e abbellito e al preziosissimo coro romanico del Trecento furono affiancati gli affreschi e gli stucchi tipici del Barocco, come quelli che si possono vedere nella cappella di San Clemente.
A lato della chiesa si erge anche il mastio, ciò che rimane dell’antico castello e oggi municipio di Saint-Paul de Vence, dove furono celebrati i matrimoni di Yves Montand e Simone Signoret (nel 1951) e di Gene Wilder e Gilda Kadner (nel 1984).
Non lontano da qui c’è anche la vecchia scuola di Célestin Freinet, pedagogo francese che fondava la formazione degli alunni sul loro ruolo attivo e sul lavoro di gruppo.
La Cappella dei Penitenti Bianchi
Quello dei Penitenti Bianchi è un movimento di devozione popolare nato nel Medioevo e particolarmente diffuso nella Francia meridionale; si fonda su una confraternita di laici dedita alle azioni caritatevoli nei confronti dei più bisognosi.
Sede del gruppo di Saint-Paul de Vence, la Cappella fu restaurata nei primi anni 2000 e nel 2008 fu completamente ridecorata dall’artista belga Jean-Michel Folon, che si ispirò proprio alla storia della confraternita per i suoi disegni, tra i quali spiccano le ricorrenti mani aperte, pronte a venire in soccorso del prossimo.
Di fronte alla piccola chiesa è stato allestito anche il Museo di Storia locale, che però è temporaneamente chiuso al pubblico. Rimane aperta invece la biglietteria, alla quale rivolgersi anche per la visita alla cappella.
La Cappella dei Penitenti Bianchi è aperta da ottobre ad aprile dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00; il resto dell’anno dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Chiusa tutto il mese di novembre. L’ingresso costa 3€.

Informazioni utili per visitare Vence e Saint-Paul de Vence
Per gli appassionati e per chi ha un po’ di tempo in più, non lontano da Saint-Paul de Vence sorge la Fondazione Maeght, considerata una Mecca dell’arte moderna e contemporanea. All’interno si tengono numerose mostre temporanee e opere di artisti del calibro di Giacometti, Mirò e Chagall.
Se durante il vostro viaggio soggiornate a Cannes o Nizza e volete visitare Vence o Saint-Paul, ecco alcune escursioni che potrebbero fare al caso vostro:
- A Saint-Paul de Vence con autista privato, da Cannes (qui*);
- Da Nizza: tour a Sain-Paul-de-Vence con degustazione vino (qui*);
- Per chi arriva al porto di Cannes: escursione a Grasse, Gourdon, St. Paul de Vence (qui*);
- Da Nizza: Cannes, Antibes e Saint-Paul-de-Vence (qui*).
Seguendo i link trovate anche tante altre idee per arricchire il vostro itinerario in Costa Azzurra, buon viaggio!

Dove dormire
Durante il mio viaggio a Vence e Saint-Paul de Vence non mi sono fermata a dormire in zona, ma se state cercando un alloggio vi lascio qui sotto una mappa* con tutte le opzioni e i prezzi aggiornati. Sono sicura riuscirete a trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze.
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