Arashiyama: cosa vedere (non solo la foresta di bambù)

Arashiyama: cosa vedere. Vi porto alla scoperta di questa zona di Kyoto, famosa per la sua foresta di bambù, per vedere anche altri luoghi di interesse.

Arashiyama è una delle zone più a ovest di Kyoto. Cercando immagini della città o organizzando il proprio viaggio in Giappone quasi tutti siamo incappati in una fotografia splendida scattata nella sua celebre foresta di bambù, ma questa non è l’unica cosa da vedere. Vi porto a scoprirla.
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La storia di Arashiyama in pillole
Arashiyama, la “Montagna della tempesta”, è una zona collinare a ovest di Kyoto famosa per la sua foresta di bambù, per i ciliegi che la colorano di rose in primavera (importati qui dalla zona di Nara nell’Ottavo secolo) e per gli alberi che si tingono di mille tonalità diverse in autunno.
L’area è da secoli una zona di villeggiatura, un’oasi ricca di natura alle porte della città, antica capitale del paese. Il tutto iniziò nel periodo Heian, tra l’Ottavo e l’Undicesimo secolo, quando la famiglia imperiale la elesse come luogo di vacanza e ritiro spirituale. Da allora è cambiato ben poco.
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Cosa vedere ad Arashiyama
Anche se la foresta di bambù è sicuramente il motivo per il quale in molti raggiungono questa zona, l’area ha anche altri luoghi di interesse che meritano una visita.
Ecco cosa vedere ad Arashiyama: la foresta, certo, ma non solo.

La foresta di bambù di Sagano
La foresta di bambù di Sagano, all’interno di una riserva naturale di 160.000 metri quadrati, richiama a sé ogni anno migliaia di viaggiatori.
La cosa estremamente interessante è che il Ministero dell’ambiente giapponese l’ha inserita in una lista davvero particolare, quella dei “100 paesaggi sonori del Giappone“, un elenco raccoglie i rumori che caratterizzano l’intero paese e che devono essere preservati.

La passeggiata è molto piacevole in ogni momento, ma l’ideale sarebbe farla la mattina presto, quando l’afflusso di visitatori è minimo ed è ancora possibile immergersi in un’atmosfera surreale.
È un luogo affascinante e non stupisce ci sia moltissima gente. Soprattutto non sorprendono le tantissime coppie di neo sposini che ho incontrato durante la mia camminata e che hanno scelto la foresta di bambù come location per le foto del matrimonio.

Il santuario Nonomiya-Jinja
Questo piccolo santuario si trova proprio nei pressi di uno degli ingressi della foresta di bambù. Anche se di dimensioni ridotte, è un luogo di importanza storica e religiosa per il Giappone ed è chiamato anche “il santuario delle principesse”.

In passato, infatti, le figlie non sposate degli imperatori diventavano sacerdotesse dell’importante santuario di Ise, ma, prima di raggiungerlo, dovevano trascorrere un paio di anni a Nonomiya-Jinja per purificarsi.
Oggi è meta soprattutto di ragazze che sono alla ricerca di un compagno o di donne che stanno per partorire e che sperano in un travaglio non problematico e poco doloroso.

Il tempio di Tenryū-ji
Il Tenryū-ji sorge dove un tempo si trovava il primo tempio Zen del Giappone, il Danrin-ji, voluto dall’imperatrice Tachibana no Kachiko nel Nono secolo.
Caduto in rovina e poi, a metà del Tredicesimo secolo, trasformato in villa imperiale con il nome di Kameyama (“Tartaruga di Montagna”), l’antico Danrin-ji fu trasformato ulteriormente nel Quattordicesimo secolo, quando, dopo anni di lotte, lo shōgun Ashikaga Takauji lo fece erigere in memoria del suo avversario, l’imperatore Go-Daigo.

Il suo nome, che significa letteralmente “Drago del cielo”, è legato a una visione avuta dal fratello minore di Takauji, che, secondo le cronache, avrebbe visto un drago volare vicino al fiume Hozu, che scorre non lontano da qui.
Consacrato nel 1345, il tempio, come moltissimi altri giapponesi realizzati in legno, subì numerosi incendi nel corso degli anni, l’ultimo nel 1864. Oggi è patrimonio UNESCO.

Il tempio è famoso soprattutto per i suoi giardini ed è per questo che la visita consiste quasi interamente in una passeggiata tra piante più e meno autoctone, ognuna identificata attraverso tavolette di legno. In primavera inoltrata, quando tutti i fiori sbocciano, è una vera meraviglia.
Una delle aree più rilassanti, insieme a quella del laghetto, è senza dubbio l’affascinante giardino Zen, dove i sassolini bianchi sono sistemati in maniera straordinariamente ordinata.

Il tempio e i suoi giardini sono visitabili dalle 8.30 alle 17.30 (fino alle 17.00 da ottobre a marzo). L’entrata costa ¥500 con un supplemento di ¥300 se volete vedere l’interno della struttura (circa 3,90€+2,40€).

Il Parco delle scimmie Iwatayama
Il Parco delle Scimmie Iwatayama si trova non distante dal fiume Katsura, all’interno di un’area verdissima tra alberi e pendii, quelli del monte Karasugadake, che si affacciano su tutta Arashiyama regalando splendidi panorami.

Qui i macachi giapponesi (circa 170) sono totalmente liberi, ma abituati alla presenza dei turisti, incredibilmente vivaci e spesso alla ricerca di cibo.
Nonostante questo, però, è bene non avvicinarli troppo o guardarli negli occhi, perché potrebbe essere inteso come gesto di sfida. Soprattutto, ricordate di tenere stretto tutto ciò che avete tra le mani e di non accucciarvi.

Dalla biglietteria bisogna percorrere un pezzo di strada a piedi in salita per raggiungerlo. Il parco è visitabile dalle 9.00 alle 17.00. L’entrata costa ¥240 (circa 1,90€).

Come raggiungere Arashiyama
Ho visitato Arashiyama durante la mia ultima settimana in Giappone, quando soggiornavo a Osaka. Ho raggiunto questa zona di Kyoto in treno e per farlo ho usato prima uno Shinkansen (i treni super veloci giapponesi) da Shin-Osaka a Kyoto e poi la JR Sagano fino a Saga-Arashiyama.
Questo tragitto dura meno di un’ora e costa in totale ¥3300 (circa 26€), se invece si parte da Kyoto il costo è di ¥240 (circa 1,90€) per 16 minuti di viaggio. Se però avete il Japan Rail Pass non dovrete pagare nulla in entrambi i casi.

Siete mai stati ad Arashiyama? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento 🙂

Informazioni
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Durante il mio viaggio in questa zona del Giappone io ho soggiornato a Osaka e quindi non vi saprei consigliare un alloggio nell’area di Kyoto. In ogni caso sono certa che cercando su Booking troverete sicuramente la soluzione che fa per voi. Vi lascio un box di ricerca qui sotto.
Booking.com
Monica I viaggi di Monique
Come sempre post utilissimo Martina.
Ho una coppia di cari amici sposini in partenza, e dormiranno proprio in un riokan vicino alla foresta; grazie per i preziosi consigli, sarà per loro una bellissima esperienza.
E prima o poi questo Giappone voglio vederlo anche io 😉
Monica
Martina Sgorlon
Monica I viaggi di MoniqueCiao Monica! Mi fa davvero tanto piacere! 🙂 Augura loro buon viaggio da parte mia, spero tu possa raggiungere presto il Giappone ❤
patrick
Verissimo. Non c’è solo la foresta di bambù, anche se molti lo credono. Sono tornato varie volte e ho sempre scoperto nuove cose. Aggiungerei alla lista fondamentale solo il bellissimo tempio Gio-ji col suo giardino di muschio e i giardini della villa Okochi Sansou (ma in un giorno è dura vedere tutto coi tempi giusti, in effetti! 😀 )
Ottimo post, a presto!
Martina Sgorlon
patrickCiao Patrick! Che bello leggere un tuo commento sotto un mio post “giapponese” 😀
Purtroppo avevo davvero poco tempo, ma mi segno di sicuro i tuoi suggerimenti per la prossima volta. Del secondo avevo già visto qualche foto autunnale, una meraviglia! Grazie 🙂
Il Miraggio - consigli di viaggio e di arte
La foresta di bambù mi piacerebbe molto vederla: le adoro! Credo però che il Giappone sia un paese pieno di contrasti … Lo sai che la mia collega di lavoro partirà per il Giappone il prossimo mese? Le ho detto di farmi tante foto 😉
Martina Sgorlon
Il Miraggio – consigli di viaggio e di arteCiao! Hai ragione, il Giappone è il paese dei contrasti per eccellenza secondo me 🙂
Hai fatto bene 😉 a presto!
Daniela - The DAZ box
Del Giappone non conosco quasi nulla. È uno di quei paesi che dico sempre mi piacerebbe visitare (come Cuba, l’Islanda o il Sudafrica) ma di cui ancora non ho studiato nulla. Eppure ogni volta che leggo qualcosa in proposito rimango affascinata. Questo luogo è bellissimo e trasmette un senso di tranquillita e pace pazzeschi. Complici anche le bellissime foto!
Martina Sgorlon
Daniela – The DAZ boxCiao Daniela 🙂
Per come l’ho vissuto io, il Giappone ha lati estremamente affascinanti e altri che lasciano perplessi, ma credo sia tipico delle culture complesse e divise tra passato e modernità. In ogni caso ti auguro di visitarlo presto 🙂
Grazie ❤