Cosa vedere a Shibuya: itinerario a piedi per scoprire il quartiere di Tokyo

Cosa vedere a Shibuya, uno dei quartieri più vivaci di Tokyo. Un itinerario a piedi per scoprire ogni suo aspetto: dal più antico al più moderno.
Shibuya è uno dei quartieri più vivaci di Tokyo e uno di quelli da non perdere durante il vostro viaggio in Giappone.
È impossibile riassumerlo con uno stile o una parola, perché qui convivono aree verdi, ricche di pace e tranquillità, e altre moderne con boutique alla moda e negozi eccentrici. Vi porto a scoprirlo.
Shibuya in pillole
Shibuya, nonostante la sua atmosfera moderna, è uno dei cuori storici di Tokyo ed è qui che ha vissuto per secoli (a partire dall’Undicesimo) l’importante famiglia che gli dà il nome.
Grazie all’arrivo della Yamanote Line (una delle linee ferroviarie di Tokyo) nel 1885, la zona, che all’epoca era solo un villaggio, è diventata un vero e proprio punto di riferimento per il commercio e l’intrattenimento cittadino, tanto che nel 1909 divenne ufficialmente “città”. Fu poi inglobata da Tokyo nel 1932.

Cosa vedere a Shibuya
Questa zona di Tokyo ha mille volti diversi, ma tutti rappresentano il Giappone contemporaneo ed è proprio questo che la rende uno dei quartieri da non perdere nella capitale del Paese del Sol Levante.
Io ho provato a esplorarla a piedi, dal santuario Meiji alla famosissima e altrettanto affollata stazione. Ecco il mio percorso per scoprire cosa vedere a Shibuya.

Meiji-Jingu, il santuario shintoista
Il santuario shintoista Meiji è completamente immerso nel verde e questo lo rende una vera e propria oasi di pace, nonostante si trovi in uno dei quartieri più frenetici della capitale. Le entrate sono tre e tutte sorvegliate da torii giganteschi e realizzati in legno di cipresso, come tutto il complesso.
È dedicato all’Imperatore Matsuhito (e a sua moglie Shōken), che trasformò il Giappone feudale in un Paese moderno. Proprio per questo, il giorno del suo compleanno, il 3 novembre, il santuario si anima attraverso rappresentazioni di teatro Noh e kagura, con musiche, canti e pantomime.

Gli alberi presenti all’interno del parco, oltre 100.000, sono stati donati da persone da tutto il mondo per omaggiare l’Imperatore, morto nel 1912. Alcuni volontari li piantarono a mano uno a uno e il santuario consacrato nel 1920. Da allora sono cresciute moltissime piante spontanee e l’area verde si è trasformata in una foresta nel centro di Tokyo.
Durante la mia visita alcune aree erano in ristrutturazione, un vero peccato, ma ho avuto la fortuna di assistere ad un matrimonio giapponese. Mi è ricapitato ad Akihabara, ma la prima volta non si scorda mai. No?
Percorrendo poi il viale principale del parco, quello che collega i due torii verso la stazione di Yoyogi e quella di Shibuya, si possono incontrare alcune botti di vino dalla Borgogna e barili di sake. Ogni anno vengono donati al santuario per commemorare l’Imperatore.
Leggi anche: Curiosità sul Giappone: le cose da sapere prima di partire

Yoyogi-kōen
Il parco Yoyogi è adiacente a quello del santuario Meiji ed è pubblico. Durante il periodo della fioritura dei ciliegi è uno dei più belli di Tokyo, ma con le prime giornate di sole le aree verdi si riempiono di persone, indipendentemente dal colore degli alberi.
Ho assistito a gruppi di ragazzi che giocavano a mosca cieca, a pic nic organizzatissimi e altri improvvisati, ad esercitazioni di falconeria. Un peccato per la fioritura in ritardo, ma è stata ugualmente una piacevole passeggiata.

Takeshita Street
Takeshita-dōri è una via eccentrica, caotica e piena di stimoli visivi, sonori e olfattivi. Ogni giorno è invasa da un fiume di persone e se non vi piacciono i luoghi estremamente affollati ve la sconsiglio caldamente.
È piena di negozi di gadget e oggettini tipici del Giappone moderno e non mancano banchi di zucchero filato multicolor e altri cibi più o meno insoliti. Per scoprirla esistono anche dei tour guidati, come quello con audioguida*.
Leggi anche: Cosa mangiare in Giappone: i piatti da assaggiare (e dove trovarli)

Omotesando-dōri
Omotesando è un ampio viale alberato lungo il quale hanno trovato casa alcuni dei marchi di moda più famosi del mondo. Prima di partire mi era stato detto che si poteva tranquillamente paragonare alla Fifth Avenue di New York per i suoi negozi di abbigliamento di lusso e i negozi occidentali.
La zona si può scoprire anche con alcuni tour guidati, come il tour privato dell’architettura di Harajuku Omotesando*.

Cimitero di Aoyama
Il cimitero Aoyama è uno dei luoghi che ho preferito a Tokyo. È il più antico della città (1872) e anche uno dei più esclusivi, perché proprio qui sono sepolte personalità importanti come politici e artisti. Nonostante questo però molti abitanti lo raggiungono anche solo per fare una passeggiata e non è difficile capirne il motivo.
È un luogo di pace, luminoso, ricco di ciliegi e prugni che in primavera si riempiono di fiori dalle mille sfumature di rosa. I grattacieli compaiono all’orizzonte e i rumori della città sono ovattati o impercettibili.

L’incrocio di Shibuya e la statua di Hachikō
Da uno dei luoghi più tranquilli a quello più trafficato in assoluto. L’incrocio davanti alla stazione di Shibuya è enorme e non appena il semaforo pedonale diventa verde, un’ondata di persone attraversa la strada. È sicuramente una delle cose da fare nella vita.
Proprio su uno dei marciapiedi si trova la statua dedicata al cagnolino Hachikō, simbolo di lealtà e affetto. La statua venne realizzata nel 1935, anno della sua morte.

Altre informazioni utili per visitare Shibuya
L’intero percorso è lungo circa 7 chilometri a piedi, ma potete anche spostarvi da una tappa all’altra con la metropolitana o il treno. Tra le stazioni principali coinvolte ci sono quella di Omotesandō, Harajuku e Shibuya, le ultime due servite dai treni JR e sui quali è possibile usare il Japan Rail Pass. In alternativa, potete valutare i biglietti da 24, 48 e 72 ore della metro: potete comprarli comodamente da casa, attraverso questo link*.
Ho creato questo itinerario per scoprire Shibuya sulla base della mia esperienza e, ovviamente, non comprende tutte le cose da vedere nel quartiere, ma di sicuro vi permette ugualmente di scoprirlo attraverso i suoi luoghi più importanti.
In ogni caso, se avete più tempo da dedicargli o volete esplorarlo in maniera approfondita, sappiate che esistono diversi tour organizzati da guide esperte che vi accompagneranno tra strade e luoghi iconici. Vi lascio qui sotto alcuni spunti, ma cliccando sui link trovate tante altre idee.
- Tour dei bar a Shibuya – qui*
- Shibuya e Harajuku: tour privato tra siti famosi e nascosti – qui*
- Tokyo: tour a piedi delle principali attrazioni di Shibuya – qui*
- Tokyo: tour gastronomico del meglio di Shibuya – qui*
- Tour con audioguida: esperienza più profonda del giro turistico di Shibuya – qui*
- Tokyo: Shibuya at Night Deep Area Eating Tour – qui*

Dove dormire a Tokyo

Durante il mio viaggio a Tokyo ho soggiornato all’hotel Citadines Central Shinjuku*.
Si trova, come dice il nome, in uno dei quartieri più vivaci della capitale e non distante da uno degli snodi ferroviari e metropolitani più importanti, grazie al quale sarà facilissimo scoprire l’intera città.
Io ho usufruito solo della camera e non dei pasti, ma mi sono trovata benissimo. I letti sono ampi e comodi e il bagno nuovissimo.
Siete mai stati a Shibuya? Se avete suggerimenti, domande o dubbi, lasciate un commento.

Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
*All’interno di questo post potrebbero essere presenti dei link di affiliazione, contrassegnati da un asterisco. Questo significa che se decidete di effettuare una prenotazione o di fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie ❤