Cosa vedere a Rimini in un giorno tra storia, arte e cultura

Cosa vedere a Rimini in un giorno tra storia, arte e cultura. Alla scoperta della città dall’epoca romana a quella contemporanea.

Rimini è uno di quei luoghi dei quali si sente spesso parlare soprattutto in vista dell’estate, quando la Riviera Romagnola si riempie di vacanzieri provenienti da mezza Italia e mezza Europa.
La città, però, non è fatta di sole spiagge e vita notturna, ma ha moltissimo altro da offrire: storia e opere d’arte, alcune architettoniche e antiche, altre pittoriche e moderne. Vi porto a scoprirle.
Cosa vedere a Rimini
In questo post vi do qualche consiglio, basato sulla mia esperienza, su cosa non perdere se passate dal capoluogo romagnolo. Ecco cosa vedere a Rimini seguendo l’ordine cronologico: dall’Ariminum romana fino a quella contemporanea.

Il Ponte di Tiberio
Ariminum fu fondata nel 268 a.C. e ancora oggi è possibile esplorare alcuni luoghi e monumenti eretti in epoca Romana, primo fra tutti il Ponte di Tiberio.
Realizzato in pietra d’Istria tra il 14 e il 21 d.C., era il punto di partenza della via Emilia, che collegava la città a Piacenza (e poi a Milano) e della via Popilia, che invece la collegava ad Aquileia. Deve il nome a Tiberio Claudio Nerone, sotto il quale il ponte fu completato.

L’Arco di Augusto
Dall’altra parte della città c’è invece l’Arco di Augusto, costruito in onore di Ottaviano nel 27 a.C. al posto della più antica Porta Romana.
Costruito per sorreggere la statua in bronzo dell’Imperatore Augusto, oggi è il più antico arco romano ancora in piedi, non che uno dei simboli di Rimini. Sulla sua cima, dove un tempo c’era la statua in bronzo dell’Imperatore Augusto, oggi si può vedere ciò che resta della merlatura ghibellina medievale.

Piazza Tre Martiri
Quella che oggi è Piazza Tre Martiri (intitolata a tre partigiani impiccati qui il 16 agosto 1944) era una volta l’antico Foro Romano, nato all’incrocio tra il cardo e il decumano.
Passeggiando per la piazza è possibile vedere una statua in bronzo di Giulio Cesare e un cippo in pietra a lui dedicato: secondo la tradizione questo è il punto in cui egli avrebbe parlato al proprio esercito dopo aver attraversato il Rubicone.

Domus del Chirurgo
Ultima, ma non meno importante, eredità del periodo romano è la Domus del Chirurgo, che io però ho visto solo dall’esterno. È emersa da uno scavo in piazza Ferrari e si chiama così perché tra le sue stanze sono stati ritrovati oltre 150 antichi strumenti chirurgici. Sono ancora evidenti i pavimenti a mosaico e alcune pareti, anche se è stata distrutta da un incendio nel III secolo.
La Domus del Chirurgo e il Museo della Città sono aperti dal martedì al venerdì dalle 11.00 alle 19.00, il sabato, la domenica e i festivi fino alle 21.00. L’ingresso è a pagamento, maggiori informazioni sul sito Museicomunalirimini.it.

Piazza Cavour
La città diventa Comune nel 1204 e la piazza principale si trasferisce dal Foro Romano a Piazza Cavour, sede dell’amministrazione cittadina.
Qui sorge da quell’anno il Palazzo Comunale, noto anche perché sotto i suoi portici c’era il pietrone sul quale chiunque avesse un debito doveva battere pubblicamente tre volte il sedere nudo.

Nella stessa piazza ci sono altri monumenti di interesse, anche se risalenti ad epoche più recenti, come la statua dedicata a Papa Paolo V (1614), il Teatro Galli (alle spalle della statua) e l’antica pescheria, dove ci sono ancora i banconi in pietra sui quali viene esposta la merce.
Di epoca romana, ma ristrutturata nel Cinquecento, è invece la Fontana della Pigna.


Tempio Malatestiano
Altro simbolo della città è il Tempio Malatestiano (1450), progettato da Leon Battista Alberti, che al suo interno è riccamente decorato e custodisce un Crocefisso di Giotto e un affresco di Piero della Francesca.

La cattedrale è un’opera autocelebrativa voluta da Sigismondo Malatesta, tanto che le sue iniziali sono presenti in più punti della chiesa. Il tempio rimase incompiuto a causa della scomunica e della sconfitta di Sigismondo.

Il Tempio Malatestiano è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00, la domenica dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. L’ingresso è gratuito.

Borgo San Giuliano
A pochi passi dal Ponte di Tiberio c’è, invece, il quartiere di Borgo San Giuliano, un’antica zona che un tempo era abitata principalmente da marinai e pescatori e che oggi è famosa per le sue case colorate e decorate con murales di vario genere.
Il luogo, amato anche da Fellini, è perfetto per entrare nella Rimini contemporanea e concludere la vostra passeggiata alla scoperta della città.
La street art contemporanea
Passeggiando per la città si scoprono moltissime opere di street art, alcune più nascoste di altre che permettono di scoprire il volto più moderno di Rimini. Vi basterà esplorarla a piedi per ritrovarsi davanti a veri e propri capolavori, come quelli di Davide Salvadei, in arte Eron.
Nella foto, per esempio, potete vedere un muro, dipinto come fosse un pezzo del ponte romano, che ha una finta macchia di muschio a forma d’Italia. Si trova proprio davanti al Ponte di Tiberio.

Visitare Rimini: informazioni utili
Per arrivare a Rimini ci sono diverse opzioni:
- in aereo: Aeroporto Internazionale “Federico Fellini” di Rimini, a 4,5 chilometri dal centro città, oppure Forlì (40 km), Ancona (90 km) o Bologna (100 km).
- in auto: Autostrada A14 che collega Rimini a Bologna/Milano (nord) e Bari(sud).
- in treno: linea ferroviaria Milano-Bologna-Bari o Ferrara-Ravenna-Rimini.
Se siete alla ricerca di altre cose da vedere intorno a Rimini, potete leggere il post dedicato a cosa vedere a Santarcangelo di Romagna o quello su cosa fare a Bellaria Igea Marina, due località molto vicine al capoluogo.

Dove dormire a Rimini
Per chi fosse interessato a visitare la città, segnalo l’offerta “promozione arte e cultura” creata da Best Western che prevede, per chi prenota due notti in albergo, un biglietto per persona per l’accesso a mostre e musei in città o lo sconto del 50% su city card o city sightseeing. L’offerta è disponibile anche negli hotel a Rimini della catena.

Media
Le foto sono state scattate con un iPhone 6s e una Canon 1100D*, per vedere le altre potete sfogliare il mio album Flickr.

Agnese - I'll B right back
Grazie per la citazione Marti! Mi piace come hai suddiviso le attrazioni in base al loro periodo storico, rende bene l’idea di quante cose interessanti ci sono da vedere a Rimini! Credo sia stata una bella scoperta per tutti noi 🙂
E comunque…BELLE FOTO!!! 😀
Martina Sgorlon
Agnese – I’ll B right backGrazie Agnese 😀
Avevo letto il tuo post e visto alcune cose che non conoscevo di Rimini, è stato naturale inserire il link 🙂
Grazie ancora, un bacione ❤️