Cosa vedere a Parigi: i luoghi da non perdere se è la vostra prima volta in città

Cosa vedere a Parigi: tutti i luoghi da non perdere durante il primo viaggio in città e due tappe bonus. Cosa inserire nell’itinerario e tutte le informazioni utili.
Parigi è una città con così tante opportunità e così tanti luoghi da scoprire che spesso è difficile creare un itinerario di viaggio. In questo post vi suggerisco i luoghi da non perdere se è la vostra prima volta nella capitale francese e non sapete da dove iniziare.
Cosa vedere a Parigi: i 10 luoghi da non perdere
Parigi è una di quelle città da visitare almeno una volta nella vita. Capitale del romanticismo, culla di importanti correnti artistiche e crocevia di culture, la Ville Lumière è ricca di sfumature da scoprire e da vivere, dai luoghi famosissimi come la Torre Eiffel, fino agli angoli più caratteristici e nascosti, come i suoi passages.
Per chi la raggiunge per la prima volta o per chi non sa da dove iniziare, ecco cosa vedere a Parigi (più due tappe bonus): tutti i luoghi da non perdere e i link utili per scoprirli tra storia e curiosità.

La Torre Eiffel
La Torre Eiffel non ha bisogno di molte presentazioni. È la signora indiscussa di Parigi, il simbolo che rappresenta la città in tutto il mondo e la protagonista del suo skyline.
Durante un viaggio a Parigi è impossibile non incrociarla almeno una volta, ma io vi consiglio di non limitarvi ad ammirarla con il naso all’insù. Salendo fino in cima, infatti, non solo potrete osservare più nel dettaglio tutti gli elementi che la compongono, ma, superando i 270 metri d’altezza, potrete ammirare anche uno dei più bei panorami della capitale.
Vi ho raccontato la storia e alcune curiosità sulla Torre Eiffel nel post dedicato, dove trovate anche tutte le informazioni utili per la visita. Qui sotto, invece, vi lascio un link* per acquistare da casa i biglietti salta fila.

Montmartre
Montmartre è il quartiere degli artisti, un dedalo di viuzze che salgono e scendono dall’omonima collina dalla quale si può ammirare tutta Parigi. Ricca di locali storici che hanno accolto poeti, scrittori, pittori e musicisti, la zona è stata per anni una vera e propria oasi bohémien, un piccolo mondo a sé che dal Moulin Rouge alla Basilica del Sacro Cuore ha arricchito la città di fascino e arte e non per niente è una delle più rappresentate quando si parla di film ambientati a Parigi.
Insomma, il quartiere di Montmartre è una delle aree della capitale da non perdere, una di quelle che vanno viste a ogni ora del giorno e in ogni stagione per ammirarne le mille sfumature. Trovate la sua storia, i luoghi da vedere e alcune curiosità nel post dedicato.

Il Quartiere Latino
Il Quartiere Latino, che deve il suo nome alla lingua latina parlata nelle università che ospita, si trova sulla sponda sinistra della Senna ed è diviso tra il V e il VI arrondissement. Culla della città romana (come vi dicevo nel post dedicato alle curiosità su Parigi), è una delle aree più antiche della capitale, nonché una delle più caratteristiche e autentiche, con chiese ricche di storia, piazze piene di musica e vie medievali sulle quali si affacciano antichi edifici, come accade in Rue Mouffetard.
Passeggiare per il Quartiere Latino significa ammirare il Panthéon e l’Abbazia di Saint-Germain-des-Prés, ma anche scoprire il primo café della Ville Lumière e il Cour du Commerce-Saint-André, dove sono state scritte pagine importanti della Rivoluzione Francese. Vi ho raccontato la sua storia e vi ho suggerito i luoghi da non perdere nel post dedicato.

L’Arco di Trionfo
L’Arco di Trionfo, voluto da Napoleone Bonaparte, è uno dei simboli della capitale francese e la perfetta rappresentazione del fascino che l’antica Roma esercitava sull’Imperatore. Spettatore immobile della vita e della storia parigina, questo monumento può essere ammirato da terra, avvolti dal vivace traffico che lo circonda, oppure dall’interno, acquistando un biglietto e scoprendo da vicino la sua storia e i suoi dettagli.
Non solo, l’Arco di Trionfo è anche uno dei luoghi dai quali ammirare Parigi dall’alto. Dalla sua terrazza, infatti, c’è una splendida visuale sulla capitale, sulla Torre Eiffel e sugli Champs-Élysées. Qui sotto vi lascio un link* per prenotare la salita con biglietto salta fila.

La Cattedrale di Notre-Dame
Se la Torre Eiffel è il simbolo della Parigi laica, la Cattedrale di Notre-Dame è il cuore di quella religiosa. Al di là della fede, però, la chiesa che sorge sull’Île de la Cité è un capolavoro architettonico che va visto e vissuto almeno una volta nella vita.
L’edificio, salvato e restaurato nell’Ottocento anche grazie all’aiuto di Victor Hugo, è una meraviglia sia all’esterno che all’interno: una quantità incalcolabile di dettagli (ad alcuni di loro è anche legata una delle leggende di Parigi), mille vetrate colorate, elementi gotici ricchi di fascino e altri, più recenti, che sono altrettanto belli, come i gargouille aggiunti nel Diciannovesimo secolo.
Se volete scoprire qualcosa in più sulla Cattedrale di Notre-Dame, trovate tutta la sua storia, alcune curiosità e le informazioni per visitarla e salire sulle sue torri nel post dedicato.

Almeno uno dei suoi musei
Parigi è una delle città d’arte per eccellenza, con musei di fama internazionale che raccolgono opere provenienti da tutte le parti del globo e che raccontano tutte le epoche.
C’è davvero l’imbarazzo della scelta: dal museo del Louvre, con le sue sale dedicate all’Antico Egitto, alla Grecia classica e all’arte italiana, fino al Centro Georges Pompidou, che ospita il Museo Nazionale d’Arte Moderna, passando per il Museo Rodin e il musée de l’Orangerie.
Tra tutti, però, il mio preferito e quello che vi consiglio di non perdere è senz’altro il Museo d’Orsay, capolavoro architettonico e custode delle opere Impressioniste e Post-Impressioniste, oltre che uno dei musei più belli di Parigi.

L’Opéra
L’Opéra Garnier è uno dei palazzi dell’opera più famosi d’Europa e del mondo e, dal 16 ottobre 1923, uno dei monumenti storici di Francia. Costruito nella seconda metà del Diciannovesimo secolo, l’edificio unisce lo stile eclettico della fine dell’Ottocento ai dettagli classici voluti dal suo ideatore, Charles Garnier.
Tanto imponente all’esterno quanto elegante all’interno, l’Opéra è uno dei simboli della capitale francese e una struttura davvero particolare, perché costruita su un lago artificiale che, tra le altre cose, ha dato vita a numerose leggende, come quella del Fantasma dell’Opera che vi ho raccontato nel post dedicato alle leggende di Parigi.
Alla Madeleine, Jules svoltò a destra. Gli piaceva quel boulevard perché passava davanti al nuovo teatro. Progettata da Garnier, l’Opéra era stata completata solo all’inizio di quell’anno, ma era già un punto di attrazione della città. A parte le sue meraviglie nascoste, che comprendevano un ingegnoso lago artificiale negli scantinati per il controllo delle sottostanti acque paludose, l’Opéra era una realizzazione così magnifica che, con quel suo grande tetto rotondo, a Jules ricordava un enorme gâteau decorato. Era un edificio sontuoso, vistoso, rappresentava lo spirito dell’epoca…
PARIS*, EDWARD RUTHERFURD
Potete scoprire alcuni dei suoi segreti grazie al Tour dei misteri e delle leggende dellOpéra Garnier*, un percorso di un’ora e mezza con guida in inglese.

Almeno uno dei suoi cimiteri
Per alcuni potrebbero sembrare una meta insolita, ma i cimiteri di Parigi sono dei veri e propri musei all’aria aperta, con opere d’arte, monumenti e tombe illustri di poeti, scrittori, artisti e politici francesi e proprio per questo vi consiglio di visitarne almeno uno durante il vostro viaggio nella capitale francese.
Il Cimitero di Père-Lachaise, per esempio, è uno dei più visitati al mondo e ha accolto, tra le tante, le spoglie di Jim Morrison e Oscar Wilde, ma anche di Maria Callas, Camille Pissarro, Honoré de Balzac e Chopin. Nel Cimitero di Montmartre, invece, del quale vi ho parlato nel post dedicato al quartiere degli artisti, riposano Stendhal, Edgar Degas, André-Marie Ampère e Marie Duplessis, colei che ispirò La signora delle camelie.
A questi due, che forse sono i più famosi, si aggiungono il Cimitero di Montparnasse dove potete vedere le tombe di Charles Baudelaire e Guy de Maupassant; il Cimitero di Passy, dove porgere omaggio a Claude Debussy, Hubert de Givenchy, Éduard Manet e Marcel Renault; e il Cimitero di Picpus, legato alla Rivoluzione Francese e alla figura del generale Gilbert du Motier de La Fayette.
La visita al famoso cimitero fu molto piacevole. Fecero vedere a Hadley il monumento ad Abelardo ed Eloisa. Trovarono la tomba di Chopin e anche quella di Balzac, con il suo busto imponente, ma convenzionale. Videro i sepolcri dei marescialli di Napoleone e andarono a Mir des Fédérés, dove zia Éloïse spiegò a Hadley la tragedia degli ultimi giorni della Comune.
PARIS*, EDWARD RUTHERFURD

Hôtel national des Invalides
La cupola dorata dell’Hôtel national des Invalides spicca tra i tetti di Parigi ed è impossibile non notarla durante il proprio viaggio, soprattutto se si cambia prospettiva e si sale sulla Torre Eiffel o su uno degli altri punti panoramici della capitale.
Il grande complesso, composto principalmente dalla Cattedrale di San Luigi degli Invalidi e dalla Dôme des Invalides, nacque nel Diciassettesimo secolo per ospitare i soldati invalidi e i reduci di guerra, ma oggi accoglie anche il Museo dell’Esercito, che racconta la storia militare di Francia dal Medioevo alla Seconda Guerra Mondiale.
L’Hôtel national des Invalides per alcuni potrebbe non sembrare una meta interessante, ma, se avete un po’ di tempo in più io vi consiglio di aggiungerla al vostro itinerario di viaggio, perché al suo interno è sepolto uno degli uomini che hanno fatto la storia europea: Napoleone Bonaparte.
Les Invalides, il grande ospedale militare, occupava uno spazio enorme che un tempo si era chiamato Plane de Grenelle. Era stato Luigi XIV nel XVII secolo a costruire quell’ospedale, imponendo uno stile classico, severo e adatto a una istituzione militare, anche se al centro, per magnificenza, aveva voluto una cappella reale sormontata da una cupola dorata come quella di San Pietro a Roma. Dalla fredda, austera facciata degli Invalides, lo sguardo poteva spaziare su una lunga parata di prati recintati e, in lontananza, oltre la Senna, sugli alberi degli Champs-Élysées. […]
PARIS*, EDWARD RUTHERFURD
Una volta all’interno […] una chiesa quadrata. Quattro cappelle agli angoli a formare una croce. Al di sopra del centro della croce, una cupola circolare.
[…] Ma in quella cappella non c’era nulla di cristiano. Sotto la cupola, invece di una navata, c’era una galleria circolare dalla quale si poteva guardare in basso, nella sottostante sala in marmo. Dodici colonne della vittoria circondavano quella cripta pagana, al cui centro, sopra un massiccio piedistallo di granito verde, troneggiava uno stupendo sarcofago di lucente profilo rosso, ridondante di orgoglio imperiale.
La tomba di Napoleone.

Almeno uno dei suoi parchi
Parigi è una capitale ricca di verde e ospita alcuni dei parchi cittadini più grandi e importanti d’Europa. Dal Bois de Boulogne, polmone verde della Ville Lumière con i suoi oltre 8 chilometri quadrati, fino ai Jardin des Tuileries, di fronte al Louvre, la città ospita numerose aree dove rilassarsi, immergersi nella natura e stendersi per fare un picnic in primavera o in estate.
Ai due che ho già citato si aggiungono anche il Bois de Vincennes, i Jardin du Luxembourg, al limite del Quartiere Latino, e il Parc de Buttes-Chaumont, considerato il più autentico tra i parchi parigini.
Il barone Haussmann aveva costruito numerosi, magnifici boulevard, ma il suo progetto più delizioso non era una strada, bensì un romantico parco sul margine orientale della città. Il Buttes-Chaumont era un grande affioramento roccioso, circa un paio di chilometri a nord del cimitero di Père Lachaise. In precedenza il sito era stato una cava come Montmartre, ma Haussmann e la sua squadra, in conformità allo spirito del tempo, l’avevano trasformato in una sorta di eremo rurale.
PARIS*, EDWARD RUTHERFURD
[…] I sentieri tortuosi si snodavano attraverso radure disseminate di ogni genere di alberi e cespugli, molti dei quali ancora coloratissimi. Al centro del parco, un piccolo lago artificiale circondava un alto tempio rotondo. La scena sembrava presa da un quadro, un sontuoso paesaggio italiano.
[…] La grotta era un luogo magico. Situata all’interno di una piccola caverna che si apriva nella parete rocciosa, la sala dall’alto soffitto era ornata di stalattiti. Elemento ancora più impressionante, da un’altezza di dieci metri una cascata d’acqua si riversava in un laghetto nel retro, da cui defluiva scivolando sulle rocce. […]
E la cosa meravigliosa era che tutto era artificiale. La caverna era l’ingresso della vecchia cava, le stalattiti erano sculture, la cascata era una creazione di ingegneria idraulica.

Cosa vedere a due passi da Parigi
Per chi ha un po’ di tempo in più o vuole scoprire altre sfumature di Parigi, ecco due tappe bonus da inserire nel proprio itinerario di viaggio dedicato alla capitale francese: la Reggia di Versailles, per scoprire la storia e il lusso dell’antica monarchia, e Disneyland Paris, per vivere il lato più divertente e magico della Ville Lumière.

La Reggia di Versailles
La Reggia di Versailles si trova a circa 20 chilometri dalla capitale e nella cittadina che le dà il nome ed è per questo che la considero un po’ una tappa bonus tra le cose da vedere a Parigi. Diventata residenza ufficiale della corona francese nel 1682, il palazzo fu trasformato ben presto nel cuore pulsante della politica del paese, accogliendo l’intera corte e artisti provenienti da ogni parte d’Europa.
Dopo essere stata abbandonata in seguito alla Rivoluzione Francese del 1789, Versailles è oggi un luogo elegante e affascinante, testimone del lusso e dell’abbondanza che l’ha contraddistinta tra il Diciassettesimo e il Diciottesimo secolo. Ve ne ho parlato in maniera più approfondita nel post dedicato, dove trovate anche tutte le informazioni per visitarla; qui sotto, invece, vi lascio un link* per prenotare un tour.

Disneyland Paris
Chi, come me, è cresciuto con i cartoni animati de La Bella e la Bestia o Aladdin o chi viaggia con i bambini non può ignorare che a pochi chilometri da Parigi c’è l’unico parco a tema europeo a tema Disney: Disneyland Paris.
Inaugurato nel 1992, il parco divertimenti è un vero e proprio paradiso per grandi e piccini e, nonostante il costo, credo sia una delle esperienze da vivere almeno una volta nella vita se si è appassionati del genere.
Disneyland Paris si trova a poco meno di 45 km dal centro di Parigi, ma è perfettamente collegato con la capitale grazie ai treno-metropolitana della linea A, che unisce Gare de Lyon a Marne-la-Vallée. Ve ne ho parlato in maniera più approfondita nel post dedicato, ma qui sotto vi lascio un link* per prenotare l’escursione.

Cosa vedere a Parigi: i tour guidati
Se è la vostra prima volta in città potete eventualmente valutare di scoprire la città insieme alle guide locali, vi lascio qui sotto alcuni link utili per prenotare un tour della città:
Dove dormire a Parigi

Durante il mio ultimo viaggio a Parigi ho soggiornato alla Résidence du Pré*, a pochi minuti a piedi dalla Gare du Nord e in una posizione comodissima per spostarsi in città.
La camera era veramente spaziosa, soprattutto per gli standard parigini, il bagno quasi nuovo e abbastanza ampio per muoversi comodamente. La stanza non dava sulla strada e la notte non si sentivano rumori né auto, ottima per riposare in tranquillità dopo una giornata trascorsa per le strade di Parigi.
Per sapere come raggiungere la città dall’aeroporto, vi consiglio di leggere il post dedicato agli aeroporti di Parigi.
Quali altri luoghi inserireste tra le cose da vedere a Parigi durante il primo viaggio? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le foto presenti all’interno del post sono state scattate con con una Nikon Coolpix S210*, una Canon 80D* con obiettivo Canon 24mm* e con un iPhone 11 Pro*. Trovate tutte le altre sul mio album su Flickr.
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