Nara: cosa vedere tra cervi, santuari e templi in uno dei cuori del Giappone

Nara, Giappone: cosa vedere in un giorno. Ecco cosa non perdere tra cervi, santuari shintoisti e templi buddhisti.
Nara è una città antica ed è proprio intorno a lei che è sbocciata la civiltà giapponese. Durante il mio viaggio in Giappone l’ho visitata in un caldo giorno di inizio primavera e mi sono fatta incantare dai suoi fiori, dalla natura in ogni angolo e dai numerosi luoghi di culto che compaiono qua e là senza un ordine preciso. Vi porto a scoprirla e vi suggerisco cosa non perdere.
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Nara in pillole
Nara (奈良市 Nara-shi) nacque nel 708 per volere dell’imperatrice Gemmei, che desiderava donare al Giappone una nuova capitale, allora a Fujiwara-kyō. Inizialmente chiamata Heijō-kyō (平城京) e poi ribattezzata con il nome attuale derivazione del termine giapponese narashita (“fatto, creato”), la città fu terminata due anni dopo e da allora rivestì il ruolo di capitale fino al 794, quando fu trasferita a Kyoto.
Fin da subito Nara si impose come importante centro di culto buddista, tanto che ancora oggi ospita numerosi templi, alcuni di importanza nazionale, come i “sei grandi templi“, i Nara Rokudai-ji: il Tōdai-ji, il Saidai-ji, il Kōfuku-ji, il Gangō-ji, lo Yakushi-ji e il Tōshōdai-ji.
Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 1998, Nara è famosa soprattutto per i suoi cervi sika che camminano e riposano liberamente nei parchi e lungo le strade della città; oggi sono uno dei simboli di Nara e una delle sue principali attrattive.
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Cosa vedere Nara
Come potete immaginare, in molti raggiungono l’antica capitale giapponese per fare amicizia con i suoi cervi, ma la città è ricca di tanti altri luoghi importanti, soprattutto legati alla spiritualità. Partendo da Sanjo Dori, la strada che collega la stazione ferroviaria al centro e ai parchi, ecco cosa vedere a Nara in un giorno.

Il tempio buddhista Kōfuku-ji
Il tempio buddhista Kōfuku-ji sorge all’interno del Parco di Nara ed è uno dei più importanti luoghi di culto buddisti della città. Nonostante oggi si trovi a Nara, il tempio fu fondato a Yamashima nel 669 d.C. e fu successivamente spostato prima a Fujiwara kyō e poi, nel 710, a Nara, seguendo quindi il trasferimento della capitale e diventando uno dei suoi primi punti di riferimento.
A volerlo, dopo la morte del marito Fujiwara no Kamatari, fu la nobildonna Kagami no Ōkimi e al suo interno ospita una rappresentazione del Buddha Shakyamuni che l’uomo aveva ordinato dopo la vittoria ottenuta nel 645 contro il clan Soga. Purtroppo, la struttura che si può visitare oggi risale solo al 1789, perché l’originale fu distrutta da un incendio nel 1180; un destino comune a molte delle strutture in legno sparse per il Paese del Sol Levante.

Il tempio è composto da nove edifici, quasi tutti Tesori Nazionali: l’hokuendō e il nanendō, i due padiglioni ottagonali; il sanjū-no-tō, ossia la pagoda a tre piani caratterizzata da una struttura unica nel suo genere; il gojū-no-tō, la pagoda a cinque piani che con i suoi 50 metri è una delle più alte del Giappone; il chū-kondō; l’ōyuya, la sala del bagno; il bodai-in ōmidō, anche noto come Sala delle Trenta Campane; e il kokuhōkan, il Museo dei Tesori Nazionali.
L’accesso all’area interna del Kōfuku-ji è consentito dalle 9.00 alle 17.00 e il costo è di 300¥.

Il Nara-koen
Lasciando alle proprie spalle il complesso templare buddhista, ci si immerge nel verde del Parco di Nara (Nara-koen). È il cuore della città e anche una delle attrazioni principali grazie ai tantissimi cervi giapponesi che lo popolano.
Sono molto più piccoli dei cervi che abitano le nostre montagne e vivono in libertà in mezzo ai turisti. Spesso si avvicinano in cerca di cibo o, più nello specifico, delle shika sembei, le gallette preparate proprio per loro e vendute ai visitatori lungo i sentieri del parco.
Il Nara-koen copre circa 500 ettari ed è il più grande parco cittadino del Giappone. Se lo visitate durante una bella giornata, è il posto perfetto per pranzare al sacco e per rilassarsi un po’. Io ho acquistato una porzione di yakisoba ad una delle bancarelle lungo la via per il Tōdai-ji e l’ho mangiata in tutta tranquillità in una delle aree verdi.

Il santuario shintoista Himuro
Uno dei santuari Shintoisti che si affacciano sul parco è quello di Himuro. Qui la primavera esplode e si mostra in tutta la sua bellezza, gli alberi si riempiono di fiori e il luogo di culto si trasforma in un vero e proprio spettacolo. È una piccola chicca da non perdere.

Il Tōdai-ji
Il tempio Tōdai-ji (un nome traducibile con “Grande tempio dell’est”), il più grande dei sei templi di Nara e uno degli edifici in legno più grandi del mondo.
Fatto costruire nel 752 da Roben, allora capo della setta buddista Kegon, è caratterizzato una colossale statua del Buddha: un’opera alta 14 metri che quasi mandò in bancarotta l’economia giapponese consumando gran parte del bronzo disponibile nel Paese. Oggi si trova all’interno della Sala del Grande Buddha (Daibutsu-den) e quella che si può vedere è il risultato di numerosi restauri.
Sul lato sinistro della stanza c’è inoltre una grandissima colonna con un foro alla base, fateci caso. Si dice sia delle stesse dimensioni delle narici del Daibutsu e, secondo la credenza buddhista, chiunque riesca a passarci attraverso raggiungerà l’illuminazione nella vita futura. In realtà sembra essere accessibile solo ai bambini o alle persone estremamente minute.

A fare compagnia al Buddha ci pensano due statue di Kannon, l’entità illuminata della compassione, e quelle di due Guardiani Celesti (Komokuten e Bishamonten), che però risalgono al Diciassettesimo e Diciottesimo secolo, quando gran parte del tempio venne ricostruita.
Intorno al tempio, che oggi è il centro delle scuole buddhiste del Paese, ci sono numerosi edifici secondari, come il Kaidan-in, il Shōsō-in e l’Hokke-dō, che vanta un’importante collezione di sculture risalenti all’Ottavo secolo.
L’ingresso al Tōdai-ji è permesso dalle 8.00 alle 16.30 da febbraio a novembre e fino alle 17.00 a marzo. Durante la bella stagione è aperto dalle 7.30 alle 17.30 da aprile a settembre e fino alle 17.00 a ottobre. Il biglietto costa 500¥.

Il santuario Shintoista Kasuga
Più a sud si trova invece il santuario Shintoista Kasuga, Kasuga-Taisha, un luogo suggestivo e affascinante e celebre per le sue mille lanterne in bronzo che vengono accese solo due volte l’anno: a inizio febbraio (2-4), in occasione del festival del Setsubun Mantoro, e ad agosto (14-15), in occasione dell’Obon Mantoro. Da non perdere anche l’appuntamento del 13 marzo con il Kasuga Matsuri, il festival della scimmia.
A queste lanterne si affiancano le altre 2000 in pietra (tōrō) donate dai fedeli e che costeggiano la strada che collega il santuario Kasuga e il Wakamiya; le più antiche risalgono all’Undicesimo secolo.
Fondato nel 768, il santuario fu ricostruito più volte nel corso dei secoli, proprio come vuole la tradizione, della quale vi parlavo nel post dedicato al santuario di Ise. Nonostante questo, però, molti edifici risalgono al 1893, quando questo rito fu celebrato per l’ultima volta.
Kasuga-Taisha è aperto dalle 6.00 alle 18.00 da aprile a settembre, dalle 6.30 alle 17.00 da ottobre a marzo. Si può decidere se limitarsi ad un’occhiata dall’esterno (si vedono la struttura generale e alcune lanterne) oppure entrare e scoprire il santuario shintoista al costo di 500¥. La via con le lanterne di pietra è gratuita.

Informazioni per visitare Nara
Questi sono solo alcuni dei luoghi da non perdere se visitate Nara, ma se avete un po’ di tempo in più potete andare alla scoperta degli altri templi oppure partecipare a uno dei tanti tour guidati organizzati in zona e che vi permettono di approfondire la visita. Vi lascio qui sotto alcune opzioni (anche con partenza da altre città) e alcune attività da provare, ma sappiate che seguendo i link trovate anche tante altre idee.
- Visita guidata di Nara di 4 ore (in inglese e con cancellazione gratuita fino a 48 prima) – qui*
- Tour privato di Nara fino a 8 ore (in inglese e con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima) – qui*
- Nara: tour personalizzato con una guida locale (in inglese e con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima) – qui*
- Tour in bici del tempio, della foresta e della cascata del cuore della natura – qui*
- Nara: grande Buddha, cervi e vicoli ricchi di cultura (3 ore e mezza in inglese) – qui*
- Tour a piedi della birra artigianale, del sake e del cibo – qui*
- Escursione a Nara e Arashiyama (da Osaka) – qui*
- Gita di un giorno in autobus attraverso Kyoto e Nara con pranzo (da Kyoto) – qui*
- Da Osaka: gita di un giorno in autobus a Kyoto e Nara – qui*

Come raggiungere Nara
Nara si trova a circa 45 chilometri da Kyoto e a circa 40 da Osaka. Io l’ho raggiunta in treno partendo dalla stazione di Shin-Osaka con cambio a Tennoji (circa 45 minuti, a seconda del treno); c’è anche la possibilità di cambiare a Osaka. Il costo dell’intera tratta è di 920¥, ma è gratuita se avete già acquistato il Japan Rail Pass.
In alternativa potete valutare l’acquisto del Kansai Area Pass* o, se arrivate direttamente da un aeroporto, il trasferimento in transfer privato*.

Dove dormire a Nara
Durante il mio viaggio in questa zona del Giappone io ho soggiornato a Osaka e quindi non vi saprei consigliare un alloggio nell’area di Nara. In ogni caso sono certa che cercando su Booking troverete sicuramente la soluzione che fa per voi. Vi lascio un box di ricerca qui sotto.
Booking.com
Avete mai visitato Nara? Vi piacerebbe? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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inworldshoes
No vabbè, ma quanto sono belli quei cervi?!
Nara è assolutamente una tappa da inserire in un possibile itinerario di viaggio in Giappone.
Tokyo, Kyoto e Nara… chissà poi cos’altro potrei scoprire!
Intanto grazie per questo articolo così bello!
Martina Sgorlon
inworldshoesCiao ❤
Sono carinissimi, sempre alla ricerca di cibo o da qualche parte a riposarsi 🙂
Per me è un vero piacere, sono felice che il post ti sia piaciuto! ❤
Francesca
eh Martina, ogni volta con queste foto e i tuoi racconti riaccendi in me la voglia di pensare seriamente al Giappone!
Martina Sgorlon
FrancescaCiao Francesca ❤
Mi fa davvero molto piacere! Non mi resta che augurarti di visitarlo presto 🙂
Un bacione!