Cosa vedere a Napoli in un giorno: itinerario per scoprirla
Cosa vedere a Napoli In un giorno. Un itinerario per chi ha poco tempo a disposizione, ma vuole comunque provare a scoprire la città.
Napoli ti stordisce, ti riempie le orecchie di suoni e gli occhi di colori. Prima di partire bisogna lasciare a casa i pregiudizi, tutte le informazioni raccolte più o meno volontariamente giorno dopo giorno, perché altrimenti la città vi nasconderà i suoi lati positivi e vi mostrerà solo ciò che voi volete vedere.
Io sono partita da Positano con la mente completamente spoglia e la voglia di vedere di persona questa città sulla quale tutti sembrano avere qualcosa da dire.
Sono arrivata a Porta Nolana con poco più di un’ora di viaggio sulla Circumvesuviana e, dopo aver curiosato tra i banchi del mercato, ho iniziato la mia passeggiata verso il mare.
Cosa vedere a Napoli in un giorno: l’itinerario
Dopo avervi accennato qualcosa nel post dedicato a cosa vedere tra Napoli e Costiera Amalfitana in 7 giorni, qui vi accompagno a scoprire la città e condivido il mio itinerario. Ecco cosa vedere a Napoli: un percorso dedicato a chi ha circa un giorno di tempo.

Il Duomo di Napoli
Il Duomo di Napoli, che sorse inglobando alcuni altri luoghi di culto presenti nella zona, fu costruito a partire dal Tredicesimo secolo per volere di re Carlo II. Completata tra il 1313 e il 1314 e dedicata a Santa Maria Assunta, la cattedrale subì numerosi interventi nel corso dei secoli, complici anche i terremoti che colpirono la città e i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
La chiesa, che è una vera e propria opere d’arte, soprattutto all’interno dove il soffitto dorato si sposa perfettamente con i dettagli barocchi, ospita uno dei luoghi sacri più famosi di Napoli: la Cappella di San Gennaro e il suo famosissimo Tesoro.

La cattedrale è aperta dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 20.00 dal lunedì al sabato, la domenica dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Via Duomo 149.

Via San Gregorio Armeno
San Gregorio Armeno è una delle vie più famose della città e lo è diventata grazie ai negozi dedicati ai presepi tradizionali. Ogni negozio è ricolmo di figure religiose e laiche, di dettagli creati a regola d’arte e peperoncini portafortuna. Divertitevi a trovare volti noti come quello di Totò o delle celebrità del momento e lasciatevi stupire dall’incredibile attenzione per i particolari.
Se siete appassionati di street art, prima di arrivare in Via San Gregorio Armeno, percorrendo via dei Tribunali, fermatevi in Piazza Gerolamini. Guardando la chiesa, sulla destra, si può trovare un’opera di Banksy: una Madonna che ha sopra la testa una pistola all’interno di un’aureola.
Spaccanapoli
Spaccanapoli è formata da via Benedetto Croce, via San Biagio dei Librai e Via Vicaria Vecchia. Si tratta di una delle più grandi arterie cittadine, nonché una delle vie più pittoresche di Napoli. Si chiama così perché taglia letteralmente in due la città.

Port’Alba e il mercato dei libri usati
La zona di Port’Alba è ricca di librerie e banchi di libri usati. Chi ama leggere non può non dedicare un po’ di tempo alla ricerca di un’offerta imperdibile tra le bancarelle o gli scaffali; magari non troverete ciò che cercate, ma vale la pena curiosare un po’.
Il quartiere prende il nome dall’antica porta cittadina dedicata ad Antonio Álvarez de Toledo, duca d’Alba, che la commissionò nel 1625. Aperta nella cinta muraria angiolina, anche lei, come il Duomo, subì diverse modifiche nel corso dei secoli.

Stazione della metropolitana Toledo
Grazie al progetto “Le Stazioni dell’Arte”, Napoli può oggi vantare la stazione metropolitana più bella d’Europa (almeno secondo la CNN). Toledo è un tripudio di blu e scendendo verso la fermata vi sembrerà di immergervi sott’acqua.
Sul sito dell’Azienda Napoletana Mobilità potete trovare l’elenco delle altre stazioni diventate opere d’arte grazie all’intervento di artisti e architetti internazionali.

Galleria Umberto I
Sorta in quella che un tempo era una zona malfamata della città, Galleria Umberto I fu realizzata alla fine dell’Ottocento grazie a un ampio progetto di risanamento cittadino. I lavori, iniziati il 1 maggio 1887, furono completati circa tre anni più tardi e il 19 novembre 1890 la struttura fu finalmente inaurata.
A prima vista sembra quasi di essere a Milano, in Galleria Vittorio Emanuele, ma il vociare napoletano trasforma la passeggiata sotto la cupola di vetro un’esperienza nuova per chi non ha mai visitato la città.

Piazza del Plebiscito
Piazza del Plebiscito è uno dei simboli di Napoli, un ampio spazio sul quale si affacciano la Basilica reale pontificia di San Francesco di Paola, il Palazzo della Prefettura, Palazzo Salerno e il Palazzo Reale di Napoli, grazie al quale si deve la costruzione della piazza stessa.
Progettata dall’architetto Domenico Fontana, al quale si devono anche il Palazzo del Quirinale e i Palazzi Vaticani di Roma, e inizialmente battezzata “largo di Palazzo”, la piazza fu per secoli un luogo di ritrovo della classe aristocratica napoletana.
Quello che vediamo oggi, però, è il risultato dei lavori ottocenteschi voluti dal re Ferdinando IV, che fece erigere anche la chiesa dedicata a Francesco di Paola. Il suo nome è un omaggio al plebiscito del 21 ottobre 1860, che decretò l’annessione del Regno delle due Sicilie al Regno d’Italia.

La piazza è uno dei luoghi più famosi di Napoli, ma prima di raggiungerla vi consiglio di fermarvi ed entrare al Caffè Gambrinus, il più antico della città; poi proseguite verso il lungomare per ammirare il Vesuvio e il Golfo.
Il Caffè Gambrinus è aperto dalle 7.00 all’1.00 dalla domenica al giovedì, fino alle 2.00 il venerdì e fino alle 3.00 il sabato. Si trova in via Chiaia 1-2.

Castel Nuovo, il Maschio Angioino
Il duecentesco Maschio Angioino è uno degli edifici più famosi della città e sorge proprio di fronte al mare. Io non sono entrata, ma dall’esterno è comunque uno spettacolo che merita di essere visto.
La sua costruzione risale al Tredicesimo secolo e si deve a Carlo I d’Angiò, che da Palermo spostò la capitale del Regno delle due Sicilie a Napoli. I lavori iniziarono nel 1279 e furono completati solo tre anni dopo, ma la reggia rimase inutilizzata fino al 1285, quando il successore Carlo II vi si trasferì con tutta la sua famiglia.
Ristrutturato e ampliato nel corso dei secoli, il castello ospitò figure di spicco del panorama artistico e letterario, da Petrarca a Giotto, passando per Boccaccio. La struttura che oggi si staglia sul lungomare napoletano, però, è il risultato della ricostruzione del 1443 voluta da Alfonso d’Aragona.
Per chi vuole visitare l’interno, Castel Nuovo è aperto dalle 9.00 alle 19.00 e l’ingresso costa 6€.

Dove mangiare a Napoli
Durante un viaggio a Napoli i profumi di locali e ristoranti vi stuzzicheranno di continuo. Io ho avuto modo di fare solo un pranzo e una merenda in città: ecco due consigli.
Pausa pranzo alla Pizzeria Gino Sorbillo
Avevo assaggiato questa pizza a Milano ed ero curiosissima di provarla a Napoli, dove tutto ha avuto inizio. È stato il mio unico pasto “serio” in città, quindi non posso fare un paragone con le altre pizzerie e dirvi qual è la migliore. Aggiungo solo che non ho nemmeno una foto, vi lascio indovinare il perché.
La pizzeria è aperta dalle 12.00 alle 15.30 e dalle 19.00 alle 24.00. Consiglio di arrivare prima dell’apertura, o dovrete fare molta coda per sedervi. Si trova in via dei Tribunali 32.
Merenda alla pasticceria Scaturchio
Qui ho assaggiato le sfogliatelle, sia la riccia che la frolla e ora posso dire di preferire la prima. Anche se non vado matta per i dolci, non potevo lasciare Napoli senza averle provate.
La pasticceria è aperta dalle 7.20 alle 20.30. Le sfogliatelle costano 1,70€ l’una. Si trova in Piazza San Domenico Maggiore 19.

Visitare Napoli: informazioni utili
Il percorso suggerito è lungo circa 5 chilometri, ma, visto che per vedere la fermata Toledo è necessario acquistare un biglietto della metro, consiglio di percorrerne un pezzo in metropolitana. Potete salire alla fermata Dante, poco distante da Port’Alba, e scendere a Toledo, oppure salire a Toledo e scendere a Municipio per poi proseguire verso la Galleria. Il costo del biglietto è di 1€.
Durante il mio viaggio io avevo organizzato da sola questo itinerario, ma se volete scoprire Napoli insieme a una guida del posto, sappiate che in città vengono organizzati alcuni tour gratuiti che vi porteranno per le vie del centro. Vi lascio qui sotto un link che potrebbe esservi utile.
Se volete raggiungere Napoli da un’altra località della Campania, forse può esservi utile il mio post dedicato a come muoversi in Costiera Amalfitana.
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Dove dormire
Durante la mia settimana in Campania ho soggiornato a Positano, al B&B Casa Teresa*. Positano è circa a metà strada tra Napoli e il resto della Costiera e quindi può essere un punto strategico per chi vuole scoprire entrambe le zone. Il B&B ha uno stile elegante tipico della zona, con dettagli in ceramica colorata e una splendida vista sulla cittadina.
Se cercate però un’alternativa in città, vi consiglio di guardare gli hotel a Napoli su Booking*.
Cos’altro consigliate di vedere a Napoli in un giorno?
Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!

Le fotografie inserite all’interno del post sono state scattate con una Canon 1100D*, obiettivo base 18-55mm, e con un iPhone 6s*.
Per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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ChiaraPaglio
Mi sembra una quantità infinita di cose per mezza giornata <3 purtroppo non sono mai stata a Napoli, soltanto una volta l'ho attraversata (perché mio padre ha sbagliato strada xD) in una delle nostre peregrinazioni in Campania. Devo dire che non covo grandi pregiudizi, ma sono pronta a mettere da parte anche quelli piccoli. Specialmente dopo una pizza e una sfogliatella (in effetti la riccia mi ispira di più) 🙂
Martina Sgorlon
ChiaraPaglioIo sono arrivata a metà mattinata e me ne sono andata a metà pomeriggio. Sembra molto, ma fidati, io ho fatto tutto con molta calma 😉
Se ci vai fammi sapere, sono curiosa di sentire anche la tua opinione 😉
La Folle
Hai fatto un bel giretto, brava 🙂 non so che altro aggiungere, sono tutti posti che ho visto e hai pure assaggiato la pizza Sorbillo! Però non conoscevo il Gambrinus, la prossima volta mi toccherà andarci.
Martina Sgorlon
La FolleGrazie Anna 😉
Mi sono piazzata in coda prima dell’apertura e non ho aspettato molto, ma ero così curiosa che ho deciso di non rinunciare 😉
A presto 😀
Fabio
Mi sembra che hai toccato alcuni dei punti turistici più famosi, riuscendo a farti un’idea della città (spero ti sia piaciuta :-)). Come prima visita, va benissimo. Così dovrai tornare per scoprire il resto 🙂
Martina Sgorlon
FabioMi è piaciuta moltissimo! Un peccato aver avuto solo poche ore a disposizione, avrei preferito un giro meno turistico e più completo, ma direi che come prima volta va bene, come dici anche tu 🙂
A presto 🙂
Agnese - I'll B right back
Sai che molto probabilmente Napoli finirà nei miei TravelDreams del prossimo anno? Mi ispira praticamente tutto di questa città, a partire dal cibo (ecchettelodicoaffà…), ma anche i castelli, le vie tipiche, tutto! Penso che perderei ore al mercato dei libri usati 🙂
Martina Sgorlon
Agnese – I’ll B right backFaresti bene ad inserirla, a me è piaciuta moltissimo anche se ci sono stata solo poche ore! Se avessi avuto più tempo mi sarei fermata sicuramente di più a Port’Alba, infatti spero di tornarci presto 😉