Cosa vedere a Milano in un giorno: l’itinerario con i luoghi da non perdere

Cosa vedere a Milano in un giorno: un itinerario per scoprire la città dai mille volti e tutti i luoghi da non perdere (soprattutto se è la vostra prima volta).
Milano è una città ricca di angoli e di chicche da scoprire, ma anche di monumenti e luoghi iconici da ammirare almeno una volta nella vita. In questo post vi racconto la sua storia e condivido con voi un itinerario per scoprirla in un giorno, soprattutto se non ci siete mai stati.
Leggi anche: Curiosità su Milano: 7 cose che forse non sapevate
La storia di Milano in pillole
Fondata intorno al 590 a.C. da una tribù celtica in quella che oggi è la zona di piazza San Sepolcro, l’allora Mediolanum — da medio e (p)lanum, traducibile con “in mezzo alla pianura” — fu poi conquistata dai Romani nel 222 a.C., per i quali, grazie alla sua posizione, diventò di importanza strategica non solo dal punto di vista commerciale ed economico, ma anche militare durante le campagne di Cesare per la conquista della Gallia.
Nei secoli successivi Milano crebbe a vista d’occhio: diventò la città principale della Gallia Cisalpina, capitale, insieme a Treviri, dell’Impero romano d’Occidente e centro più influente della Chiesa d’Occidente grazie anche alle figure del vescovo Ambrogio (oggi patrono) e Sant’Agostino, convertito al Cristianesimo proprio in città nel 386.
«A Mediolanum ogni cosa è degna di ammirazione, vi sono grandi ricchezze e numerose sono le case nobili. La popolazione è di grande capacità, eloquenza e affabile. La città si è ingrandita ed è circondata da una duplice cerchia di mura. Vi sono il circo, dove il popolo gode degli spettacoli, il teatro con le gradinate a cuneo, i templi, la rocca del palazzo imperiale, la zecca, il quartiere che prende il nome dalle terme Erculee. I cortili colonnati sono adornati di statue di marmo, le mura sono circondate da una cinta di argini fortificati. Le sue costruzioni sono una più imponente dell’altra, come se fossero tra loro rivali, e non ne diminuisce la loro grandezza neppure l’accostamento a Roma.»
ausonio, Ordo urbium nobilium

Dopo la caduta dell’Impero e il trasferimento della capitale a Ravenna, Milano cadde sotto il controllo degli Eruli di Odoacre, poi sconfitti dai Goti guidati da Teodorico. Distrutta da un violento attacco nel 539, nel corso della Guerra Gotica — è in questo momento che la città perde gran parte dei suoi monumenti romani —, Milano passò poi sotto il dominio bizantino e, successivamente, longobardo, che scelse però come capitale la vicina Pavia.
Diventata libero comune nell’Undicesimo secolo, dopo i governi di Carlo Magno e Carlo il Grosso, Milano tornò pian piano un punto di riferimento per tutto il territorio lombardo, anche se nel 1162 fu nuovamente distrutta dalle truppe di Federico Barbarossa, per poi rinascere dopo la vittoria della Lega Lombarda — composta da numerosi comuni del nord Italia — nella battaglia di Legnano del 29 maggio 1176, quando l’imperatore fu sconfitto.

I secoli successivi videro le lotte tra alcune delle più importanti famiglie locali, tra le quali primeggiarono i Visconti, che portarono alla nascita del Ducato di Milano nel 1396, e gli Sforza, a partire dalla metà del Quattrocento. È in questi anni che il capoluogo lombardo sancisce un importante record per l’epoca: nel Tredicesimo secolo è infatti una delle poche città europee a superare i 100.000 abitanti.
Quando Francesco II Sforza morì senza eredi (1535), il potere passò nelle mani di Filippo II di Spagna, figlio di Carlo V, che fece così entrare la città nell’orbita dell’Impero spagnolo.

Colpita e messa in ginocchio dalla peste del 1630 — raccontata anche da Alessandro Manzoni ne I promessi sposi —, Milano passò poi sotto il dominio austriaco, diventando uno dei principali centri dell’Illuminismo italiano anche grazie a un lungo periodo di pace, che però terminò con l’arrivo di Napoleone. Milano divenne così la capitale della Repubblica Transpadana, sede del governo della Repubblica Cisalpina e poi del Regno d’Italia.
Tornata sotto il dominio austriaco dopo il Congresso di Vienna del 1815, per il quale divenne la capitale del Regno Lombardo-Veneto, Milano entrò a far parte del Regno di Sardegna — dal 1861 Regno d’Italia — dopo la Seconda Guerra d’Indipendenza, diventandone momentaneamente la capitale.

Dopo uno straordinario sviluppo industriale, la città — come il resto d’Italia — si trovò ad affrontare il Novecento e le due Guerre Mondiali. È qui che il 23 marzo 1919 nacque il Movimento dei Fasci italiani di combattimento (culla del fascismo), che il 12 aprile 1938 ci fu l’attentato a Vittorio Emanuele III e che si registrarono alcuni dei bombardamenti più feroci del secondo conflitto.
Diventata città emblema della Resistenza — l’insurrezione partigiana del 25 aprile 1945 portò proprio alla liberazione di Milano —, nel secondo dopoguerra il capoluogo divenne uno dei motori e dei fulcri industriali, commerciali e sociali del nostro Paese; basti ricordare gli scontri del Sessantotto o la strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969.

Cosa vedere a Milano in un giorno
Oggi Milano è una città in continua evoluzione, un centro di importanza internazionale dove i grattacieli convivono con le antiche mura medievali e un luogo tutto da scoprire.
La prima volta l’ho ammirata durante una gita scolastica, la seconda l’ho raggiunta per accompagnare una persona che stava per iniziare l’università (anche se ho trascorso la giornata tra un appartamento e l’altro, alla ricerca di affitti per studenti a Milano), poi mi sono trasferita a pochi chilometri di distanza e ora la vivo più spesso di quanto avrei mai immaginato, innamorandomene ogni volta. Ora è il vostro turno.
Dopo avervi raccontato la sua storia, ecco quindi i miei suggerimenti su cosa vedere a Milano, soprattutto se è la vostra prima volta in città e siete alla ricerca di un itinerario che vi permetta di vedere i suoi luoghi simbolo.

Stazione Centrale
Immagino l’inizio di questo viaggio in Stazione Centrale, forse perché è il primo luogo che in molti vedono quando arrivano a Milano da altre zone d’Italia.
Questa stazione è un vero e proprio capolavoro: le sue gallerie, i soffitti e le numerose decorazioni invitano a guardarsi intorno e a dedicare un po’ di tempo alla ricerca dei mille dettagli.
Principale stazione della città e seconda in Italia dopo Roma Termini, fu completata nel 1931 e inaugurata il 1 luglio dello stesso anno e oggi accoglie visitatori da ogni parte del mondo.
Piazza Gae Aulenti e la zona di Garibaldi
Piazza Gae Aulenti è il centro della nuova Milano ed è sopraelevata. Quella di Garibaldi una zona fatta di grattacieli e palazzi nuovissimi: ci sono la Torre Unicredit, la più alta d’Italia, il Palazzo della Regione Lombardia o il Bosco Verticale. Insomma, è un luogo da vedere con il naso all’insù.
Da qui si può proseguire lungo Corso Como, una delle vie più vivaci di Milano, per raggiungere la prossima tappa, oppure esplorare l’intera zona se si ha un po’ di tempo in più. In questo caso non perdete il Quartiere Isola, una zona storica della città, e il Cimitero Monumentale, dove, tra le tante, c’è anche la tomba di Alessandro Manzoni. A entrambi ho dedicato un post con maggiori dettagli.

Per raggiungere Piazza Gae Aulenti dalla Stazione Centrale potete usare la linea verde della metropolitana (M2) collega direttamente Centrale FS con Garibaldi FS.
Il viaggio dura circa 5 minuti e, una volta usciti dalla stazione Garibaldi, bastano uno o due minuti per raggiungere Piazza Gae Aulenti. L’intero tragitto a piedi è di circa 1 chilometro e mezzo.

Parco Sempione e Castello Sforzesco
Parco Sempione è uno dei parchi più grandi di Milano e sicuramente il più famoso. Esistono diverse entrate, ma le due più affascinanti sono quella dall’Arco della Pace e quella dal castello.
Una volta era il parco privato del Castello Sforzesco, simbolo di Milano che oggi al suo interno ospita molti musei (egizio, dell’arte antica, della preistoria, delle arti decorative…). La visita tra le sue mura potrebbe durare da sola un giorno intero, quindi, se avete poco tempo a disposizione, vi consiglio di informarvi ed, eventualmente, di scegliere cosa vedere e cosa rimandare alla prossima volta.

Dalla zona di Garibaldi e Porta Nuova, se volete entrare dall’Arco, potete salire sul tram numero 10 da Garibaldi FS a Arco della Pace (poco più di 15 minuti).
Se, invece, volete entrare dal Castello Sforzesco, potete prendere la linea verde della metropolitana (M2) da Garibaldi FS a Cadorna e poi camminare per circa 5 minuti. L’intero tragitto a piedi è di circa 2 chilometri.
Piazza Duomo e Galleria Vittorio Emanuele
Piazza Duomo è il cuore della città e non si può non ammirarla di persona se è la prima volta a Milano. Potete salire tra le guglie della Cattedrale e vedere Milano dall’alto, o limitarvi ad ammirarla dal basso, a voi la scelta. Per approfondire potete leggere il mio post dedicato proprio al Duomo di Milano o quello sulle curiosità da non perdere all’interno della Cattedrale.

In ogni caso non dimenticate di passeggiare anche all’interno della Galleria Vittorio Emanuele, un altro spettacolo regalato dalla città, e, se avete un po’ di tempo in più, potete anche salire sulla Highline Galleria e vedere quest’opera architettonica e tutta la piazza da un altro punto di vista.
Se amate l’arte moderna e contemporanea, invece, sull’altro lato della piazza c’è il Museo del Novecento, una struttura moderna che al suo interno ospita opere di De Chirico, Matisse, Kandisnskij e Fontana.
Già che siete qui non perdete il Teatro alla Scala, proprio alle spalle della Galleria Vittorio Emanuele.

Uscendo dal Castello Sforzesco si può raggiungere piazza Duomo a piedi percorrendo via Dante (circa 15 minuti) oppure si può prendere la linea rossa della metropolitana (M1) da Cairoli a Duomo (circa 5 minuti).
Se volete invece raggiungere prima via Monte Napoleone, potete prendere la linea rossa della metropolitana (M1) fino a Duomo e poi prendere la linea gialla (M3) fino a Montenapoleone. In alternativa c’è il tram 1 che collega Cairoli con Montenapoleone (circa 12 minuti). L’intero tragitto a piedi è di circa 1 chilometro e mezzo.

Colonne di San Lorenzo
Le colonne di San Lorenzo risalgono all’epoca romana e permettono di vedere una Milano insolita e antichissima. Vennero trasportate in questo punto durante il medioevo per abbellire e completare la Basilica di San Lorenzo, che si trova proprio di fronte a loro. Oggi sono un luogo d’incontro spesso molto affollato.

Da Piazza Duomo e dall’inizio di via Torino si può prendere il tram numero 3 e scendere alla fermata Carrobbio o Colonne di San Lorenzo (circa 5 minuti) e poi percorrere pochi metri a piedi. In alternativa vanno bene anche i tram numero 2 e 14, con sola fermata a Carrobbio. L’intero tragitto a piedi è lungo poco più di un chilometro percorrendo Via Torino.

Percorrendo Corso di Porta Ticinese si arriva alla Darsena, l’antico porto di Milano. L’area è stata da poco riqualificata e oggi, oltre che per fare una passeggiata, potete raggiungerla anche per curiosare all’interno del mercato coperto (dalle 8.00 alle 20.00 dal lunedì al giovedì e fino alle 22.00 il venerdì e il sabato).
Qualche passo e si arriva sia al Naviglio Grande che al Naviglio Pavese, entrambi luoghi che si animano soprattutto dalle 18.00 in poi. Sono perfetti per concludere la vostra giornata milanese con un aperitivo.
La Darsena dista circa 10 minuti a piedi dalla tappa precedente, con il tram numero 3 preso alla fermata Colonne di San Lorenzo ci si può arrivare in circa 5 minuti (fermata Piazza Ventiquattro Maggio).
Informazioni utili per visitare Milano
Il percorso suggerito prevede in totale circa 12 chilometri a piedi, ma si possono anche utilizzare i mezzi per spostarsi da un punto all’altro, come spiegato all’interno del post.
Alcuni dei luoghi inseriti nell’itinerario sono inseriti nel Milan Pass, una tessera che vi darà accesso gratuito ad alcuni dei musei più importanti della città e all’uso illimitato del trasporto pubblico. È valida 48h dall’attivazione e se volete potete acquistarla anche online. Vi lascio un link utile qui sotto e se cambiate idea o cancellate il vostro viaggio non preoccupatevi, potete disdire l’acquisto fino a 5 giorni prima.
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Dove dormire a Milano
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Questo post non vuole essere in alcun modo una guida definitiva, ma solo una pagina con qualche consiglio basato sulla mia esperienza per chi cerca cosa vedere a Milano.
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.

Agnese - I'll B right back
Uno di quei post che avrei sempre voluto scrivere ma non mi sono mai decisa a farlo! Prima o poi lo farò, il mio itinerario personale è solitamente un po’ diverso…ma anche il tuo è perfetto! Si toccano le parti principali di Milano. La città che io amo con tutto il cuore 🙂
Martina Sgorlon
Agnese – I’ll B right backCiao Agnese ❤
Ora sono curiosa di scoprire il tuo itinerario, sono sicura mi darebbe dei nuovi spunti per scoprire la città! 🙂
Lo aspetto eh 😉
ChiaraPaglio
Ultimamente ho rivalutato un sacco Milano, specialmente la parte del Quartiere Isola e dei Navigli. Non hanno niente a che vedere con lo stereotipo di una Milano brutta e grigia che un po’ tutti quelli che arrivano dal sud come me hanno. Mi sembra un ottimo itinerario per cominciare
Martina Sgorlon
ChiaraPaglioCiao Chiara 🙂
A me piace sempre di più e ogni volta che ci vado trovo qualcosa di nuovo. Hai ragione, non è assolutamente grigia!
Felice di sapere che l’itinerario ti piace 🙂
A presto!
Celeste - *BeRightBack
Ciao Martina,
io a Milano sono stata varie volte, ma non riesco proprio a farmela piacere… c’è da dire che non ho mai visitato i Navigli, chissà che non mi facciano cambiare idea. Mi salvo il tuo post come promemoria per la prossima volta, vediamo che succede ripartendo da zero 😉
Martina Sgorlon
Celeste – *BeRightBackCiao Celeste 🙂
A volte un luogo non ci colpisce, può capitare, ma io ti consiglio comunque di darle l’ennesima chance, magari con il cielo azzurro e il sole 🙂
Fammi sapere 😉