Kyoto: cosa vedere nell’antica capitale del Giappone tra templi e palazzi

Kyoto: cosa vedere nell’antica capitale del Giappone. La sua storia, i luoghi da non perdere e tutte le informazioni utili per la visita.
Kyoto è l’antica capitale del Paese del Sol Levante, un luogo ricco di storia, di tradizioni e di angoli da scoprire e forse una delle tappe che ho preferito durante il mio viaggio in Giappone. In questo post vi racconto il suo passato e vi suggerisco tutti i luoghi da non perdere.
La storia di Kyoto in pillole
Kyoto (京都市, in giapponese Kyōto-shi, traducibile letteralmente con “Città capitale”) è una delle principali metropoli del Giappone. Nonostante i primi insediamenti risalgano al Settimo secolo, la storia di Kyoto iniziò nel 794, quando l’imperatore Kammu decise di dar vita a un nuovo centro abitato e trasferirvi la capitale del suo impero, fino ad allora nella non lontana Nara.
Battezzata ufficialmente Heian Kyo (平安京), in italiano “Capitale di tranquillità e pace”, la città veniva comunemente chiamata Miyako oppure, più semplicemente, Kyo, due diverse pronunce del carattere 京, che indica la “capitale”, appunto.

Pesantemente colpita dalla guerra Onin, la guerra civile che devastò il Paese dal 1467 al 1477, Kyoto fu poi ricostruita verso la metà del Sedicesimo secolo tornando a splendere con nuovi quartieri e la nuovissima residenza di Toyotomi Hideyoshi, figura chiave dell’unificazione del Giappone.
Quando nel 1864 scoppiò la ribellione di Hamaguri, Kyoto fu nuovamente messa in ginocchio da attacchi e incendi e così, nel 1868, la capitale fu spostata a Tokyo (allora nota come Edo), dove si trova ancora oggi. La nuova città fu istituita il 1 aprile del 1889.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, per la sua importanza religiosa, Kyoto fu risparmiata dai bombardamenti, anche se inizialmente era stata scelta dagli Stati Uniti come obiettivo per la bomba che poi colpì Nagasaki.

Cosa vedere a Kyoto
Oggi Kyoto vanta da sola ben 15 luoghi patrimonio UNESCO e scorci incredibilmente suggestivi dati dall’incontro tra le aree più moderne e quelle più antiche, molte delle quali attentamente ristrutturate negli ultimi anni. Ecco cosa vedere a Kyoto: tutti i luoghi da non perdere e le informazioni utili per la visita.

Kyoto dall’alto
Ho avuto la fortuna di vedere Kyoto dall’alto tre volte e in altrettanti momenti differenti della giornata: al tramonto dalla collina del Kiyomizu-dera, a mezzogiorno da quella di Arashiyama e la mattina presto dal tetto della stazione.
Io ho preferito il primo, ma l’ultimo merita di essere citato perché, anche se è molto meno affascinante, è un luogo insolito e permette di vedere la città “dall’interno”, da uno dei suoi tetti. Per trovarlo basta seguire le scale mobili verso l’alto.

L’Otowasan Kiyomizu-dera
Il Kiyomizu-dera è uno dei luoghi più affascinanti di tutta Kyoto e una delle meraviglie del mondo moderno, anche se non rientra tra le sette ufficiali.
Il tempio buddhista, uno dei luoghi di culto più importanti di tutto il Paese, è composto da diverse strutture — durante il mio viaggio, purtroppo, l’Hondo era coperto da impalcature perché era in corso una massiccia ristrutturazione — risalenti all’Ottavo secolo, ma gli edifici che vediamo oggi sono stati ricostruiti nel Diciassettesimo.

Uno degli aspetti più curiosi legati a questo luogo è che qui è nato il modo di dire tipico giapponese “saltare dalla veranda a Kiyomizu“. L’espressione, paragonabile all’italiana “fare il grande passo”, nasce da una credenza locale: secondo la tradizione, chiunque fosse saltato dalla veranda del tempio senza farsi male sarebbe riuscito a trasformare il suo più grande sogno in realtà.
Oggi, a causa dei numerosi incidenti, la pratica è severamente vietata.

Durante la visita, dare il benvenuto ai viaggiatori e ai fedeli ci pensa la niōmon, la porta principale, ma ciò che colpisce fin da subito è senza dubbio la grande pagoda alle sue spalle, ormai diventata il suo simbolo.
All’interno del complesso ci sono anche due luoghi considerati portafortuna. Il primo è la cascata Otowa che dà il nome al tempio e dove tutti i visitatori si mettono in fila per bagnarsi le mani, la bocca e bere un po’ della sua acqua. Il secondo è legato al santuario Jishu, dove c’è la coppia delle “pietre dell’amore”: sono poste a sei metri l’una di fronte all’altra e, secondo la leggenda, chiunque riesca a percorrere la distanza ad occhi chiusi avrà fortuna in amore.

Per arrivare al Kiyomizu-dera si seguono le vie dei quartieri Sannenzaka e Ninenzaka, che sono riusciti a conservare le loro antiche abitazioni, oggi adibite per lo più a negozi. Se si viene qui durante le ore di apertura del tempio, ci si troverà ad annaspare tra turisti e visitatori, quindi per godersele è necessario raggiungerle dopo il tramonto o la mattina presto.
Per raggiungere il Kiyomizu-dera dalla stazione di Kyoto si possono prendere i bus 206 o 100, il primo con fermata a Gojozaka, il secondo a Kiyomizu-dera Gion. Ci vogliono circa 15 minuti.
Il sito è aperto dalle 6 del mattino alle 18.00, durante la bella stagione l’orario è prolungato. L’accesso costa ¥300.

Il Castello Nijō
Il Castello Nijō è un edificio importantissimo sia dal punto di vista artistico e architettonico, che dal punto di vista storico, e non mancano infatti gli avvenimenti importanti legati alla storia dell’intero Paese che si sono svolti proprio in questo luogo.
Caratterizzato da una struttura completamente diversa rispetto a quella di molti altri castelli giapponesi, è noto in particolare per i suoi “pavimenti degli usignoli“, che, grazie a un ingegnoso sistema di morsetti e chiodi, producono un suono simile al canto di questi volatili che avvisava della presenza di visitatori e intrusi.
Ve ne ho parlato in maniera più dettagliata nel post dedicato Castello Nijō, dove trovate anche tutte le informazioni per la visita.

Il santuario di Fushimi Inari
Il santuario Fushimi Inari è uno dei luoghi più fotografati di Kyoto e di tutto il Giappone: una tappa imprescindibile se visitate l’antica capitale. Dedicato al kami Inari, è famoso soprattutto per i suoi diecimila torii rossi affiancati gli uni agli altri lungo il sentiero che porta alla cima della collina che lo ospita.
Vi ho raccontato la sua storia e ho conidiviso tutte le informazioni utili per la visita nel post interamente dedicato al Fushimi Inari.

Arashiyama
Avevo sempre sentito parlare di Arashiyama come il luogo dove trovare una delle foreste di bambù più affascinanti del Giappone, quella di Sagano. Dopo averla visitata vi assicuro che di cose da vedere ce ne sono molte di più e la visita dura non meno di mezza giornata.
Raggiungendo questa zona occidentale di Kyoto, infatti, troverete templi patrimonio UNESCO, santuari e un monte abitato da macachi giapponesi che vivono liberi tra alberi e turisti. Per scoprire cosa vedere ad Arashiyama e avere maggiori informazioni su come raggiungerla vi suggerisco di leggere il post dedicato.

Il Kinkaku-ji e il Ginkaku-gi
Il Padiglione d’Oro e il Padiglione d’Argento sono due gioielli della città, due templi buddhisti immersi nella natura ed estremamente affascinanti, anche se per ragioni diverse: uno per le sue pareti ricoperte d’oro, l’altro per la meraviglia dei suoi giardini. Il primo fu realizzato alla fine del Quattordicesimo secolo, il secondo alla fine del Quindicesimo ed entrambi si sono trasformati da abitazioni a luoghi di preghiera dopo la morte dei rispettivi proprietari.
Per maggiori informazioni su orari, percorsi e la loro storia, vi consiglio di leggere il post interamente dedicato al Padiglione d’Oro e al Padiglione d’Argento.

Il quartiere Gion di Kyoto
Il quartiere Gion di Kyoto è nato per ospitare i pellegrini e i viaggiatori che raggiungevano il vicino santuario di Yasaka. Oggi, invece, è famoso soprattutto per le sue antiche machiya (residenze) e per le geishe che spesso camminano lungo le sue strade, prima fra tutte Hanamikoji Dori.
In fondo a questa via si trova poi un ampio complesso buddhista circondato da aree verdi e affacciato su piccoli specchi d’acqua: il Kennin-ji; è uno dei luoghi che ho preferito di tutto il quartiere e vi consiglio di non perderlo.
In loco vengono anche organizzate delle visite guidate per permettere ai viaggiatori di scoprire segreti e dettagli del quartiere; a questo link*, per esempio, trovate un tour serale in inglese con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima.
Per raggiungere questa zona potete prendere gli autobus numero 100 o 206, gli stessi che vi possono accompagnare al Kiyomizu-dera, fermandovi però a Gion.

Nishiki Market
Quando visito una città mi piace sempre inserire almeno un mercato nell’itinerario, così da scoprire un luogo anche dal punto di vista enogastronomico. Qui a Kyoto ho trovato il Nishiki Market, un’area al coperto ricca di cibi pronti o da preparare, sempre tutti freschissimi; ve ne ho parlato anche nel post dedicato al cosa mangiare in Giappone.
Il mercato è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00. Alcuni dei banchi chiudono il mercoledì o il sabato, quindi, se potete scegliere, scegliete altri giorni della settimana per visitarlo e vivere un’esperienza più completa. Per approfondire la visita, in loco vengono anche organizzati dei tour gastronomici, come quello che trovate qui*, qui* o a qui*, dove l’esperienza è disponibile anche con una lezione di cucina.
Per raggiungerlo potete prendere la linea metro Karasuma (fermata a Shijo) o la Hankyu (fermata Karasuma o Kawaramachi). Se preferite il bus, quello più comodo è quello della linea 205, con fermata a Shijo-kawaramachi o Shijo-Takakura.

Il Tō-ji
Il tempio buddhista Tō-ji è uno dei principali luoghi di culto di Kyoto ed è famoso soprattutto per la sua pagoda a cinque piani: la più alta del Giappone grazie ai suoi 55 metri. La prima struttura risale al Nono secolo, ma, come tantissimi altri edifici di questo tipo, è stata più volte distrutta da incendi (ben 4) e quella attuale è la sesta ricostruzione risalente al 1644. La quinta fu abbattuta da un fulmine.
Il tempio non è distante dalla stazione di Kyoto e si può raggiungere in circa 15 minuti a piedi. Per chi volesse prendere i mezzi quelli più comodi sono la linea ferroviaria Kintetsu (fermata Toji) e la metropolitana Karasuma (fermata Kujo).
L’accesso ad alcune aree è a pagamento e costa da un minimo di ¥500 a un massimo di ¥800 a seconda del periodo. Il complesso è aperto tutto l’anno dalle 8.30, chiude alle 16.00 da settembre a marzo, alle 16.30 da fine marzo a metà aprile e alle 17.00 da aprile a settembre.

Il santuario Okazaki
Il santuario Okazaki non viene spesso inserito negli itinerari e io per prima l’ho scoperto per caso di ritorno dal Ginkaku-ji. Non è tra le cose da vedere assolutamente, ma è una tappa carina se siete in zona.
Questo luogo shintoista è dedicato soprattutto ai bambini e molte persone vengono qui per pregare e chiedere fertilità e parti sani e sicuri. L’animale guida è il coniglio e, oltre alle statue principali, troverete anche tanti piccoli coniglietti lasciati come ringraziamento.
Per raggiungerlo dalla stazione di Kyoto vi consiglio di prendere la linea Karasuma fino a Marutamachi. Poi un autobus della linea 93 e scendere nei pressi dell’Hotel Hean No Mori. In tutto ci vuole circa mezz’ora.

Nishi Hongan-ji e Higashi Hongan-ji
Il Nishi Hongan-ji, non distante dalla stazione di Kyoto, appartiene alla scuola buddhista Jodo-Shinshu, fondata nel 1224 e che oggi conta oltre 12 milioni di fedeli. Un tempo è stata oggetto di persecuzioni e lotte, ma la sua importanza crebbe a tal punto da obbligare Toyotomi Hideyoshi, unificatore del Giappone, a sancire una tregua per il bene del Paese.
L’edificio è una delle sedi principali di questa corrente buddhista ed è non solo imponente, ma anche finemente decorato: ci sono sale ricoperte di foglia oro e di pitture di importanza storica e culturale, alcune visibili solo prenotando la visita.

Poco distante si trova la seconda sede della scuola: Higashi Hongan-ji. L’edificio principale, il Goei-do, è altrettanto imponente e quello che si può vedere oggi è il risultato della ricostruzione del 1895, dopo che quello originale fu distrutto in un incendio.
L’accesso a entrambi (gratuito) è possibile dalle 5.30 del mattino alle 17.00 da novembre a febbraio, fino alle 18.00 da maggio ad agosto e fino alle 17.30 gli altri mesi dell’anno. Distano circa un chilometro e mezzo l’uno dall’alto. Il primo è a circa un chilometro e mezzo dalla stazione di Kyoto, il secondo a un chilometro.

Informazioni utili per visitare Kyoto
Kyoto, come vi dicevo all’inizio e nel post dedicato al mio itinerario di tre settimane in Giappone, è un luogo di incredibile importanza storica, artistica e culturale e i luoghi da vedere e i dettagli da scoprire sono tantissimi. In questo post ho raccolto quelli che secondo me non dovreste perdere, ma se volete approfondire la visita o volete inserire altre tappe nel vostro itinerario, vi consiglio di valutare i tour, le attività e le visite guidate organizzati in loco, che vi permetteranno di arricchire il vostro viaggio.
Qui sotto ho selezionato per voi alcune esperienze, ma seguendo i link trovate tante altre idee.
- Esperienza samurai a Kyoto (in inglese e con cancellazione gratuita fino a 6 giorni prima) – qui*
- Tour personalizzato adatto alle famiglie (in inglese, della durata di 8 ore e con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima) – qui*
- Visita guidata di Kyoto (in inglese e della durata di 3 ore e mezza) – qui*
- Noleggio di un kimono tradizionale (per 9 ore) – qui*

Raggiungere Kyoto da Osaka
Se anche voi, come me, la raggiungete da Shin-Osaka il viaggio dura da un minimo di 15 minuti a un massimo di 20 e costa ¥560 (circa 4,50€). Se arrivate da Osaka centro, invece, il viaggio può durare anche 30 minuti a seconda del treno preso e il costo è lo stesso. In entrambi i casi, se avete il Japan Rail Pass, il viaggio è gratuito.
Se, invece, arrivate direttamente dall’aeroporto, vi consiglio di valutare anche un transfer privato, che vi accompagna direttamente in albergo. Trovate alcune opzioni a questo link*, dove potete prenotare comodamente da casa.

Dove dormire a Kyoto
Durante il mio viaggio in questa zona del Giappone io ho soggiornato a Osaka e quindi non vi saprei consigliare un alloggio nell’area di Kyoto. In ogni caso sono certa che cercando su Booking troverete sicuramente la soluzione che fa per voi. Vi lascio un box* di ricerca qui sotto.
Booking.comAvete mai visitato Kyoto? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!

Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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Sara- Cappellacci a Merenda
Davvero un post eccellente! Non solo è ottimo ben dettagliato, ma è anche ricco di informazioni su tutto, davvero perfetto. Inoltre le immagini sono strepitose, fanno veni voglia di andare la subito! Che bella deve essere Kyoto, spero di poterla visitare il prossimo anno!
Martina Sgorlon
Sara- Cappellacci a MerendaCiao Sara! Grazie mille, sono davvero felice che il post e le fotografie ti siano piaciuti! Ti auguro di andare presto a Kyoto, io incrocio le dita per te ❤