Chinatown: cosa vedere e la storia del quartiere cinese di New York

Cosa vedere a Chinatown, il quartiere cinese di New York. La sua storia e tutti i luoghi da inserire nell’itinerario (compreso uno dei musei più piccoli del mondo!).
Chinatown è una vera e propria città nella città e mentre si cammina per questo quartiere di Lower Manhattan sembra di essere stati catapultati nella terra dei dragoni, degli incensi e delle lanterne di carta colorate.
Paradiso degli affari a buon mercato e dei ristoranti, la zona è il risultato dell’espansione territoriale e commerciale verso il selvaggio west degli Stati Uniti. In questo post vi racconto la sua storia e vi porto a scoprirla.
La storia di Chinatown in pillole
Intorno al 1850 migliaia di persone migrarono dall’Asia per arricchirsi e molte di loro si diressero verso i bacini auriferi e le grandi ferrovie in costruzione della California e della costa Pacifica. Quando però i lavori terminarono e le miniere furono prosciugate, l’unico modo per arricchirsi era spostarsi verso le grandi città dell’est, più avanzate e in continuo sviluppo; prima fra tutte proprio New York.
Nel 1880 a Manhattan erano presenti circa diecimila persone di origine cinese: un numero troppo alto per una città che con l’immigrazione stava avendo non pochi problemi. Come spiegato al Museo dell’Immigrazione di Ellis Island, nel 1882 il governo varò quindi una legge denominata Chinese Exclusion Act, che ne bloccò l’arrivo.
Con il diffuso malcontento e la nuova normativa, le violenze e gli episodi di razzismo aumentarono e così i cinesi della città, che lavoravano principalmente nel settore manifatturiero o avevano avviato piccole attività commerciali (come le famose e numerosissime lavanderie), decisero di riunirsi in un’unica area per proteggersi l’uno con l’altro e per fare fronte comune: nacque così quella che oggi è la più grande comunità cinese al di fuori del continente asiatico, come vi raccontavo nel post dedicato alle curiosità su New York.
Quando, nella seconda metà del Ventesimo secolo, il governo abolì il Chinese Exclusion Act, New York cominciò a registrare un importante nuovo afflusso di immigrati provenienti dall’Asia e Chinatown iniziò a espandersi a vista d’occhio, inglobando alcune vie del Lower East Side e gran parte di Little Italy, oggi quasi del tutto scomparsa.

Cosa vedere nella Chinatown di New York
Ancora oggi Chinatown è uno dei quartieri più vivaci e particolari di Lower Manhattan, un luogo dove sembra di essere lontanissimi dai grattacieli e dalle ventiquattrore del Financial District (in realtà dietro l’angolo) e che non può non essere inserito nel proprio itinerario di viaggio, soprattutto se si visita New York per la prima volta.
Ecco, quindi, cosa vedere a Chinatown: tutti i luoghi simbolo, gli angoli da non perdere e le informazioni utili per la visita.
Canal Street
Canal Street è il cuore pulsante di Chinatown, la sua arteria principale, e si estende dal fiume Hudson fino all’ingresso del Manhattan Bridge, che attraversa invece l’East River.
Un tempo l’area ora coperta da Lower Manhattan era caratterizzata da paludi e acquitrini, unica importante eccezione il Collect Pond, uno stagno che fu per anni una delle principali fonti di acqua potabile della zona. Quando però anche il laghetto si trasformò in una palude, la città decise di provare a drenare l’acqua e di ricoprire di terra l’area; non furono però eliminate le sorgenti che, con il tempo, rese impraticabile gran parte del terreno. Per risolvere il problema si decise di creare un ampio fossato per il drenaggio, un canale che, qualche anno dopo, fu ricoperto e, nel 1820, trasformato in una strada: l’attuale Canal Street.
Oggi, questa lunga arteria, almeno nel tratto che attraversa Chinatown, è un punto di riferimento commerciale e non mancano centri estetici, parrucchieri, barbieri, ristoranti che espongono le loro anatre arrosto in vetrina, negozi di elettronica e abbigliamento.
Soprattutto, è qui che si celebra il Capodanno Cinese, festeggiato la prima notte di luna piena dopo il 19 gennaio: per l’occasione gli uomini, grazie ai fuochi d’artificio, scacciano gli spiriti del male e le strade si animano di dragoni colorati, danze, suoni e colori tipici di questa particolare festività.

L’antica Five Points
Quando il Collect Pond fu drenato e ricoperto di terra, sul terreno (all’epoca piuttosto instabile) sorsero numerose case popolari che però, proprio per le condizioni del suolo, caddero rapidamente in rovina. I prezzi bassi e la scarsa qualità della vita trasformarono l’area in una sorta di baraccopoli ribattezzata Five Points, un nome derivato dal suo essere un punto di incontro tra cinque strade, oggi ridotte a tre: Baxter, Worth e Mosco Street.
Per decenni densamente popolata — soprattutto da persone di origine irlandese — e caratterizzata da un tasso di criminalità incredibilmente elevato, la zona migliorò solo a partire dal Ventesimo secolo grazie a un nuovo piano urbanistico, alla riqualificazione dell’area oggi destinata al Civic Center e all’evoluzione di quella che è oggi Chinatown.
In quella zona, una volta, c’era un grande stagno e il villaggio degli schiavi liberati, con terre paludose più avanti. Lo stagno e la palude erano ancora lì ai tempi di Washington, quando la città aveva cominciato a espandersi a nord intorno a essi. In seguito le autorità cittadine li avevano prosciugati per costruire un canale di drenaggio dell’acqua; poi, al di sopra, erano state edificate strade di case in mattoni.
New York*, Edward Rutherfurd, traduzione di stefano viviani
Five Points. Adesso era una palude, giusto. Una palude morale: un labirinto di strade e vicoli, case popolari e bordelli. Al centro di tutto questo, la vecchia sagoma massiccia di una ex fabbrica di birra, come una cattedrale del vizio, apriva le sue porte per dare il benvenuto a quanto c’era di empio. Se volevi guardare combattere i galli, o i cani uccidere i ratti, o farti borseggiare, o trovare una prostituta e beccarti la sifilide, dovevi andare a Five Points […]. I viaggiatori dicevano che fosse il quartiere più degradato del mondo. E chi viveva a Five Points? Questo era facile da indovinare. Immigrati.
La storia di Five Points è ricordata anche nel film di Martin Scorsese Gangs of New York — del quale vi ho parlato anche nel post dedicato ai film ambientati a New York —, pellicola basata sull’omonimo romanzo di Herbert Asbury, che potete acquistare qui*. Se siete appassionati e volete approfondire il tema potete anche partecipare a uno dei tour guidati dedicati ai gangster di New York, come quello che trovate qui*.

Columbus Park e il Kimlau War Memorial
Su uno degli angoli dell’antica Five Points sorge il Columbus Park, costruito nel 1897 e oggi il parco più importante di Chinatown. Qui gli abitanti della zona si ritrovano per giocare a dama o a mah jong, per fare arti marziali o tai chi oppure ascoltare l’opera cinese. Visitarlo significa vedere da vicino e scoprire in prima persona la vita di tutti i giorni di questo particolarissimo quartiere.
Non lontano dal Columbus Park, nel 1962, è stato inoltre installato il Kimlau War Memorial, un memoriale eretto per commemorare tutti gli americani di origine cinese morti durante le guerre combattute dagli Stati Uniti e per difendere “la libertà e la democrazia”.

Mahayana Buddhist Temple
Il Mahayana Buddhist Temple è il più grande tempio buddhista di Chinatown. Fa parte dell’Eastern States Buddhist Temple of America, Inc., un gruppo che comprende anche il tempio originario di Mott Street, il più antico della costa orientale degli Stati Uniti (1962), e il Mahayana Temple Retreat, un’area in mezzo alla natura non distante da New York.
Questo tempio, che prende il nome da una delle più importanti correnti di pensiero buddhiste, la scuola del Mahāyāna (del “Grande Veicolo”), accoglie visitatori e fedeli con due leoni dorati, protettori dell’edificio, posizionati all’entrata.
È un luogo noto non solo per le sue dimensioni, ma anche e soprattutto perché custodisce il Buddha più grande della città: una statua dorata di quasi cinque metri, alla quale i fedeli donano frutta e fiori in segno di riconoscenza e preghiera. Nella stessa stanza è presente anche un angolo dedicato alla preghiera e alla memoria, dove le offerte di frutta, specialmente arance, non mancano.
Il Mahayana Buddhist Temple si trova al 133 di Canal Street, a Chinatown, accanto all’accesso al Manhattan Bridge. Il tempio è aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.00. Le foto all’interno dell’edificio sono consentite, ma bisogna ricordare che è un luogo di culto e devozione, si consiglia di indossare abiti adatti e di non fare confusione.

Il Mmuseumm
Il Mmuseumm, ospitato all’interno di un vecchio vano ascensore, viene definito come un “museo moderno di storia naturale” ed è un luogo più unico che raro che vuole essere una sorta di “gabinetto delle curiosità” del Ventunesimo secolo.
Fondato nel 2012 da Alex Kalman e dai fratelli Joshua e Benjamin Safdie, entrambi registi e sceneggiatori, il museo ospita al suo interno oggetti contemporanei di ogni tipo — dalle banconote alle scarpe passando per sex toy e giochi da tavolo — collezionati per raccontare il mondo di oggi. Si tratta di uno dei musei più piccoli del mondo e una vera chicca da non perdere se si visita Chinatown.
Il Mmuseumm si trova in Cortland Alley, tra Franklin e White Street, e può essere ammirato dall’esterno (attraverso delle piccole finestrelle) senza limiti di giorni e di orari. Se volete vedere gli oggetti vicino, sappiate che le porte sono solitamente aperte il venerdì e il sabato dalle 11.00 alle 18.00.

Altri consigli per visitare Chinatown
Questi sono i luoghi che, secondo me, non dovreste perdere quando visitate Chinatown, ma se volete approfondire la visita sappiate che potete inserire nell’itinerario anche il Museum of Chinese in America, che racconta la vita e lo sviluppo della comunità cinese negli Stati Uniti, o la sinagoga di Eldridge Street, della quale però vi ho parlato nel post dedicato al vicino Lower East Side.
Inoltre, sappiate che tra Canal, Baxter e Walker Street è presente un chiosco informazioni, l’Explore Chinatown, dove il personale vi potrà consigliare negozi, eventi e ristoranti per scoprire al meglio questa zona esotica di Manhattan.
In alternativa, potete esplorare il quartiere insieme alle guide e ai tanti tour che vengono organizzati in zona. Qui sotto vi lascio alcune proposte, ma seguendo i link trovate tante altre idee per il vostro viaggio a New York.
- New York: tour a piedi di Chinatown – qui*
- Tour di Chinatown e Little Italy – qui*
- Chinatown e Little Italy Food Tour – qui*
- Tour guidato a piedi a SoHo, Little Italy e Chinatown (2 ore) – qui*
- Tour guidato di Wall Street, Little Italy e Chinatown – qui*
- New York: tour guidato a piedi dei cibi tradizionali degli immigrati – qui*
- Autobus turistico di New York – qui*
- New York City: tour guidato a piedi dei quartieri storici – qui*
Per altri consigli per il vostro viaggio a New York o sulla stipulazione dell’assicurazione viaggio per gli Stati Uniti, vi consiglio di leggere i post dedicati; nel secondo trovate anche uno sconto per voi.

Come raggiungere Chinatown
Chinatown si trova nella parte meridionale di Manhattan e per raggiungerla il mezzo più comodo è la metropolitana. Potete prendere le linee rossa (1, 2 o 3), verde (6) o marrone (J o Z) con fermata locale, oppure le linee blu (A, C o E) o gialla (Q o R) con fermata express. Tutte le fermate sono su Canal St.
Per tutte le informazioni sui mezzi di trasporto della Grande Mela, vi consiglio di leggere il mio post dedicato a come muoversi a New York.

Dove dormire a New York
Durante il mio primo viaggio a New York ho soggiornato all’Hotel Mela*, a due passi da Times Square.
Le camere sono pulite e comode, leggermente più spaziose rispetto ad altre di Manhattan. In più l’albergo si trova in una posizione strategica per scoprire l’intera città perché Times Square non è solo centrale, ma è anche servita da molte linee della metropolitana.
Inserireste altro in questa lista su cosa vedere a Chinatown a New York? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!

Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*, con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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Misterkappa
Bel post, mi piace 🙂
martinaway
MisterkappaTi ringrazio 🙂
Misterkappa
martinawaygrazie a te 🙂 se ti va potremmo seguirci a vicenda 🙂
andoutcomesthegirl
Come sempre articolo molto interessante soprattutto perchè l’ho letto con gli occhi di chi tra poco parte e ha preso casa a Chinatown 😀 hai presente Eldridge St.?
martinaway
andoutcomesthegirlSì sì, c’è anche una bellissima sinagoga in quella zona, ma non sono riuscita ad andarci purtroppo! 🙁 ..Comunque il prossimo articolo riguarda i templi buddhisti della zona, ti consiglio proprio di andarci! 🙂
andoutcomesthegirl
martinawayfantastico, grazie mille dei suggerimenti!^_^
martinaway
andoutcomesthegirlFigurati! 🙂