Corsica: cosa vedere tra spiagge, storia e città e l’itinerario per scoprire l’isola

Corsica: cosa vedere on the road tra natura e storia. Un itinerario per scoprire l’isola da Bastia ad Ajaccio con qualche consiglio lungo la strada.
La Corsica è un’isola che va vissuta “on the road”, spostandosi da una parte all’altra lungo strade a due passi dal mare e altre immerse tra il verde degli alberi e l’oro dell’erba seccata dal sole.
Potete raggiungerla in barca partendo da porti come quello di Livorno o Savona, oppure arrivare in aereo e poi noleggiare l’auto in uno degli aeroporti principali (ci sono molti siti che permettono di prenotare da casa, come Liligo). Al di là della scelta, l’importante è scoprirla in libertà, seguendo la strada. In questo post vi suggerisco un itinerario e i luoghi da non perdere.
Cosa vedere in Corsica
Il mio viaggio è iniziato sulla costa est, a Bastia, e lì è terminato dopo aver lasciato Ajaccio, sul litorale occidentale, e aver attraversato in macchina il Parco Naturale Regionale della Corsica (Parc Naturel Regionale de Corse).
Dopo avervi raccontato i luoghi incontrati durante il mio viaggio, ho deciso di raccogliere qui quelli che ho preferito e che, secondo me, devono essere inseriti assolutamente nell’itinerario. Vi accompagno in un percorso lungo poco più di 500 chilometri, prima verso sud, fino a Bonifacio, limite meridionale, e poi verso nord, fino ad Ajaccio, la capitale. Ecco cosa vedere in Corsica.

Bastia
Bastia è il porto più grande della Corsica sulla costa orientale, quella più vicina all’Italia. Da qui arrivano e partono non solo le navi, ma anche gli aerei che raggiungono il resto del continente, quindi è, come Ajaccio, un ottimo punto di partenza.
È una città da visitare a piedi, da Place Saint-Nicolas, con i suoi localini all’ombra degli alberi, alla cittadella quattrocentesca che guarda tutto dall’alto. Vi ci vorrà meno di una giornata per esplorare questo labirinto di vie e vicoli dove ogni tanto compare un po’ di street art, spesso dove meno ce lo si aspetta.
Soprattutto, è una città di mare, una di quelle con gli edifici dalle pareti scrostate dalla salsedine e le persone che vanno e vengono in continuazione. Questa sua atmosfera un po’ decadente è davvero suggestiva e, personalmente, me l’ha fatta preferire all’altro grande centro abitato dell’isola: Ajaccio. Ve l’ho presentata nel post dedicato a cosa vedere a Bastia.

Aleria
Nonostante sia stata fondata ben prima dell’arrivo dei Romani grazie agli scambi commerciali tra le popolazioni del Tirreno e del Mediterraneo, Cartaginesi compresi, Aleria è considerata la capitale còrsa dell’epoca romana. I Greci prima e gli Etruschi poi, infatti, scelsero questo luogo sulla costa orientale dell’isola come punto di riferimento, trasformando un piccolo gruppo di edifici in una delle città più ricche di tutta l’isola
Furono però i Romani, arrivati qui nel 259 a.C. (e stanziali dall’81 a.C.) a renderla una capitale, ruolo che manterrà fino al 420, quando sarà distrutta dai Vandali. Nei secoli successivi, come accadde anche ad altri siti archeologici, molti dei marmi e delle pietre furono utilizzati per realizzare altri edifici e strutture dell’area e per questo oggi gli edifici e le mura non sono complete, anche se comunque affascinanti.

Oggi il sito archeologico è diviso in due: da una parte l’area degli scavi, dove sono emersi l’antico Foro, le terme, le domus e i templi; dall’altra il Museo Archeologico, uno spazio espositivo allestito all’interno della fortezza quattrocentesca di Matra e che conserva tra le sue poche sale vasi, monili e oggetti rinvenuti nei pressi dell’antico centro abitato.

Aleria si trova a circa 72 chilometri a sud di Bastia e a circa 100 a nord di Bonifacio. L’ingresso è a pagamento: 2€ intero e 1€ ridotto.
Il museo e il sito archeologico sono aperti dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 18.00 dal 16 maggio al 30 settembre. Il resto dell’anno aprono un’ora prima e chiudono un’ora prima; ultimo accesso mezz’ora prima della chiusura. Chiuso la domenica dal 1 novembre al 31 marzo, 1 gennaio, 1 maggio, 1 e 11 novembre e 25 dicembre.

Porto Vecchio
Il cuore di Porto Vecchio è racchiuso tra le sue mura erette nel Cinquecento e, dal pendio sul quale è stato costruito, sembra governare l’intero golfo.
Nacque come città genovese nel 1539 e le antiche tradizioni italiane e liguri rivivono ancora oggi tra le sue strade, così come la lingua; se la visitate, infatti, sarà più semplice incontrare qualche abitante che parla ancora italiano, più che in altre località dell’isola.
A Porto Vecchio non serve una mappa, basta passeggiare e seguire i vicoli della città vecchia per esplorarla, per scoprire negozi e ristoranti che si alternano tra gli edifici in pietra, magari accompagnati dalla musica che anima il centro storico durante le sere d’estate.
Una tappa da inserire assolutamente nel proprio itinerario però c’è ed è il Bastion De France, l’antica torre usata come punto di osservazione. Da lì potrete godere di una splendida vista, soprattutto al tramonto.

Punta Chiappa (e Les Jardines du Golfe)
Punta Chiappa è una delle estremità rocciose del golfo di Porto Vecchio e con il suo faro (Phare de la Chiappa) è un punto di riferimento per chi naviga lungo le coste della Corsica.
Nonostante le spiagge famose della zona, come la Palombaggia, le mie preferite sono proprio quelle che si incontrano mentre si va verso il faro di Punta Chiappa: piccole calette poco affollate e immerse nella natura. La calma si paga con la mancanza dei servizi, ma se anche voi non amate essere circondati di persone quando fate un bagno o vi stendete al sole, queste piccole spiagge fanno al caso vostro.

Se decidete di visitare questa zona, vi consiglio una breve tappa prima di arrivare a destinazione: Les Jardines du Golfe. Si tratta di un piccolo punto ristoro immerso tra i pini marittimi dove potete fare colazione o mangiare qualcosa al volo. Pain au chocolat, baguette, burro, succhi d’arancia, cappuccini e caffè, per non parlare degli insaccati e delle marmellate locali vendute al negozio. I prodotti da forno erano freschissimi e io l’ho adorato.
Se siete interessati non solo a questa, ma anche ad altre spiagge della Corsica, vi consiglio di leggere il post dedicato.

Santa Giulia
Molto diversa da quelle di Punta Chiappa è la spiaggia di Santa Giulia: conosciutissima, spesso affollata e paradiso degli sport acquatici dal windsurf al SUP (stand up paddle). Nonostante questo, però, la spiaggia è davvero molto bella perché si trova all’interno di una insenatura riparata, dove la sabbia chiarissima e l’acqua cristallina regalano colori da favola, e vicino a un grande stagno, l’étang de Santa Giulia, che è l’ideale per chi ama fare birdwatching.
Probabilmente, appena arrivati noterete i depositi di foglie sulla riva: si chiamano banquettes e vengono trasportati qui dalla marea. Sappiate che sono protetti e molto importanti per la spiaggia stessa, perché evitano l’erosione e formano la base del bagnasciuga.

Bonifacio
Bonifacio è probabilmente il mio luogo preferito in Corsica, se si parla di città. È la punta più meridionale dell’isola e si trova a soli dodici chilometri da Santa Teresa di Gallura, al di là delle Bocche di Bonifacio, in Sardegna. È una cittadina che regala meraviglie storiche e naturali e di qui, nel corso dei secoli, passarono greci, romani, pirati, toscani e liguri, che costruirono le possenti mura alla fine del Quattrocento.
Bonifacio va scoperta con calma, magari passeggiando dal porto al Bastione dello Stendardo e immergendosi poi tra le viuzze della cittadella fino alla Chiesa di San Domenico. L’unica tappa che vi consiglio fuori dal centro è il Sentier de Campo Romanilu, un percorso a piedi che vi permetterà di ammirare le scogliere in tutta la loro bellezza da un altro punto di vista. Vi ho suggerito i luoghi da non perdere e un itinerario nel post dedicato.

Roccapina
Dopo Punta Chiappa ecco un’altra località dove rilassarsi in mezzo alla natura e lontani dalla confusione. La spiaggia di Roccapina si trova all’interno di un’insenatura non raggiungibile facilmente come altre (per questo di solito non è molto affollata) e sembra controllata dall’antica torre posta su uno dei promontori.
In questo caso l’auto con la quale si viaggia può rivelarsi una splendida compagna di viaggio o una limitazione. La spiaggetta, infatti, è raggiungibile solo via mare o attraverso una strada sterrata ricca però di buche a tratti molto profonde.
Quest’ultima può essere percorsa in più o meno mezz’ora a piedi, ma se avete una vettura abbastanza alta (vi consiglio di tenere in considerazione questo fattore se avete intenzione di noleggiare una macchina per esplorare anche le zone meno battute dell’isola) riuscirete ad arrivare vicino al mare in circa metà del tempo.

L’altopiano di Cauria
L’altopiano di Cauria (Plateau de Cauria), non distante da Roccapina, vi mostrerà una Corsica insolita: quella dei dolmen e dei menhir. Il luogo si compone di tre siti archeologici: gli allineamenti megalitici d’I Stantari, quelli di Renaghju e il dolmen di Funtanaccia.
Questo luogo ricco di testimonianze preistoriche è uno di quelli più significativi giunti fino ai giorni nostri e ha permesso di capire o ipotizzare molte delle abitudini degli antichi còrsi.

Il primo sito, quello d’I Stantari, è composto da una decina di stantare: statue menhir dalle sembianze umane, simili a quelle di Filitosa, delle quali vi parlerò tra poco. In realtà, pare che un tempo fossero più di una trentina, ma quelle giunte fino a noi sono solo una piccola parte perché in epoca romana molte vennero usate come materiali da costruzione.
In questo caso non è possibile datare con certezza le pietre, ma gli archeologi credono risalgano ad un periodo compreso tra la fine del Neolitico e l’Età del Bronzo e proprio per la loro datazione, quantità e stile formano un sito unico al mondo.

L’Allineamento di Renaghju, invece, venne abitato per la prima volta nel Neolitico Antico (5700 a.C.), complice la sua posizione: è riparato dalla roccia Punta di u Greghu ed è vicino a una fonte d’acqua. Oggi, però, sono visibili soprattutto i resti dell’insediamento più recente, quello del 4500 a.C.
Qui sono stati ritrovati non solo quarzo, selce e ossidiana lavorati, ma anche piccoli pezzi di ceramica decorata con il cardium, un mollusco tipico dell’area del Mediterraneo in grado di colorare i materiali di rosso.

Il dolmen di Funtanaccia, infine, il meglio conservato della Corsica, è il più particolare dei tre e si trova in posizione rialzata rispetto agli altri due siti dell’altopiano. Questo monumento funebre collettivo fu costruito in granito nel 3000 a.C. e ciò che vediamo oggi è solo l’entrata della camera funeraria. Un tempo i Cristiani lo chiamavano la stazzona di u Diavulu, la fabbrica del diavolo, proprio per la sua funzione e per il fatto di essere stato costruito per riti pagani.
L’altopiano è aperto gratuitamente al pubblico e senza limiti d’orario, anche se si consiglia di andare prima del tramonto; la visita dura circa un’ora o un’ora e mezza e il percorso è segnalato da cartelli. Per raggiungerlo si deve per forza avere un’auto, c’è un piccolo parcheggio prima di accedere al sentiero.

Sartène
Sartène è una tappa che, se possibile, vi consiglio di pianificare per il sabato mattina. Il paese non ha molto da offrire in termini di luoghi da vedere, ma in quel giorno ospita uno splendido mercato alimentare. I produttori arrivano in Piazza Porta e Paoli da tutta la Corsica del Sud e la riempiono di profumi e sapori con formaggi, salumi e mieli tra i migliori dell’isola. L’ideale per chi vuole scoprire l’isola dal punto di vista gastronomico.
Trovate tutte le informazioni e i luoghi da non perdere nel post dedicato.

Sito archeologico di Filitosa
Un’altra tappa per gli amanti della storia: Filitosa, l’antica capitale còrsa. Scoperto per caso nel 1946, oggi questo sito archeologico è il più importante dell’isola e porta i visitatori indietro nel tempo fino al 6000 a.C., tra prime capanne in pietra e arte statuaria. I menhir antropomorfi che si possono vedere sembrano quasi nascondere un mistero e rendono il sito uno dei più affascinanti di tutta l’area del Mediterraneo.
La visita è molto piacevole e interessante, con colonnine informative anche in italiano e una brochure che viene data all’ingresso per scoprire appieno la zona; il percorso è interamente immerso nella natura. Ve ne parlavo in maniera approfondita nel post dedicato.

Ajaccio
Ajaccio è l’attuale capitale della Corsica e il principale punto di riferimento per i trasporti (via nave e via aria) della costa ovest dell’isola. È stata la mia ultima tappa prima di tornare a Bastia, ma, volendo, c’è la possibilità di continuare verso nord o di fermarsi qui e raggiungere il porto o l’aeroporto per tornare a casa.
Come altre località, Ajaccio non ha dimenticato o nascosto il suo passato genovese. La parte più antica, oggi perfettamente amalgamata con il resto della città, ha ancora tracce della dominazione, prime fra tutte la cittadella e le sue mura affacciate sulla spiaggia.
La città è nota inoltre per essere la città natale di Napoleone Bonaparte e ora la sua casa, aperta al pubblico, è diventata non solo un museo, ma anche un punto di riferimento per i turisti. Un must se si visita questo centro della Corsica occidentale. Trovate tutte le informazioni nel post dedicato alla cittadella genovese di Ajaccio.

Altri spunti su cosa vedere in Corsica (e la mappa)
Questo post non vuole essere in alcun modo una guida definitiva, ma solo un insieme di consigli bastati sulla mia esperienza personale sull’isola. Sappiate, quindi, che in Corsica ci sono molti altri luoghi da vedere e da scoprire, in autonomia o insieme alle guide presenti sul posto. Qui sotto vi lascio alcuni spunti per visite ed escursioni, ma cliccando sui link trovate tante altre idee, buon viaggio!
- Giro in barca al tramonto nelle Isole Sanguinarie* o Crociera nelle Isole Sanguinarie*
- Escursione in barca a Scandola e Girolata*
- Escursione in barca nei Calanchi di Piana*
- Tour della valle d’Asco in fuoristrada*
- Calvi: tour in barca di snorkeling alla Pointe de la Revellata*
- Vila Nova de Gaia: visita alla cantina del porto e degustazione di vini del porto*

Dove dormire in Corsica

Durante la mia settimana in Corsica ho soggiornato in due strutture diverse.
La prima è il Residence Luna*, a Lecci, un complesso con mini appartamenti non distante da Porto Vecchio, un’ottima soluzione per chi in viaggio vuole essere totalmente indipendente.
Il secondo è il B&B U Castellu*, a Propriano. È una struttura carinissima, con ottime colazioni e si trova su una delle colline non distanti dal mare, una posizione che regala una vista splendida.

Siete mai stati in Corsica? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.

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IVANO COTTONE
Ciao Martina sono Ivano vivo nelle dolomiti trentine ,la Corsica ? mi manca vorrei sapere se ci sono dei borghi medioevali o comunque storia dell’epoca chiese castelli , vorrei chiederti le temperature abituali agosto magari quest’anno potrei pensarci ,grazie Ivano
Martina Sgorlon
IVANO COTTONECiao Ivano, purtroppo io non ho girato tutta la Corsica e ho visto cittadelle più recenti o siti archeologici più antichi (che mi sono piaciuti moltissimo). Per quanto riguarda le cittadelle, credo potrebbe interessarti Porto Vecchio, nel sud dell’isola. 🙂
Ad agosto si possono superare anche i 30 gradi, ma spessissimo è un caldo secco e ventilato e non umido, quindi più sopportabile. Ti auguro di andarci, secondo me merita 🙂
Agnese - I'll B right back
Anche io ci sono stata un quindicina di anni fa e non mi ricordo praticamente niente di quest’isola…mi piacerebbe molto tornare! Nelle tue foto, la Corsica mi ricorda molto la Sardegna con i suoi borghi marinari, le sue spiagge e il suo mare turchese…anche tu le hai trovate simili? Io mi metto pure la Corsica in lista, che non si sa mai 🙂
Martina Sgorlon
Agnese – I’ll B right backCiao ❤
Sì, estremamente simili! Forse la Corsica è un po’ più verde, trovandosi leggermente più a nord. Però per il resto le somiglia molto, credo ti piacerebbe 🙂
Pietrolley
Non ci sono mai stato, mi hai dato lo spunto per metterla in lista per il futuro. Oltretutto non dovrei neanche camminare tanto per il traghetto, abitando a 15min da Savona!
Martina Sgorlon
PietrolleyCiao Pietro! 🙂
Sì, tu abiti vicinissimo e hai molta meno strada di me per imbarcarti, approfittane 😉
A presto!
Fabio
Che posti incantevoli e che fascino!
Martina Sgorlon
FabioCiao Fabio!
Eh sì, la Corsica è piena di luoghi splendidi! 🙂
marcotambo
La Corsica è un’isola che ho visitato anche io tantissimi anni fa, e di cui non ho quasi alcun ricordo. Grazie per questo tuo lungo e dettagliato post che mi ha fatto rivivere e tornare in mente alcuni tra i luoghi visti… non vedo l’ora di leggere i racconti dettagliati! 🙂
Martina Sgorlon
marcotamboCiao Marco 🙂
Grazie a te, la Corsica è davvero bella e ti auguro di tornarci per creare nuovi ricordi. A presto!
Cassandra - Viaggiando A Testa Alta
Adoro la Corsica, è un’isola veramente straordinaria, ricca di paesaggi stupendi e di storie da raccontare. Avete visitato la parte, secondo me, più bella! Ti sarai sicuramente divertita un sacco. Non vedo l’ora di leggere i tuoi prossimi racconti!
Martina Sgorlon
Cassandra – Viaggiando A Testa AltaCiao Cassandra 🙂
Hai perfettamente ragione! Anche a me è piaciuta molto. Spero di tornarci per scoprire tutta la metà settentrionale 🙂
A presto!