Come muoversi a New York: guida pratica e curiosità su metropolitana, autobus e taxi

Come muoversi a New York. I consigli per spostarsi con la metropolitana, gli autobus e i taxi in modo pratico. Costi e informazioni.
Durante il mio viaggio a New York mi sono mossa quasi sempre a piedi, ma non sono mancate le occasioni per salire su uno dei tanti mezzi che attraversano la città da nord a sud e da est a ovest.
Dopo aver condiviso la guida completa per il vostro viaggio a New York, è arrivato il momento di darvi qualche consiglio su come muoversi in città.
Leggi anche: Curiosità su New York: 10 cose che forse non sapevate
Come muoversi a New York
La metropolitana è veloce, comoda ed economica. Gli autobus altrettanto economici, ma vi permettono di ammirare dal finestrino la città che scorre frenetica. I taxi costano un po’ di più, ma sono comodissimi soprattutto se avete bagagli ingombranti e dove raggiungere una zona poco servita.
In questo post vi parlo di tutte e tre le opzioni. Una breve guida per sapere come muoversi a New York durante il vostro viaggio in città. Lo sapevate che qui più della metà degli abitanti non possiede un’automobile?
Migliaia di tonnellate di metallo percorrono fragorosamente le strade mentre migliaia di pedoni ingaggiano con loro una prudente versione del gioco del pollo, e tutto quel che trattiene gli uni dal distruggere gli altri è un livello minimo di fiducia fra il pedone avventato e l’autista avventato.
Una casa a New York*, Adam Gopnik
Non ci sono attraversamenti pedonali, come a Londra, né molti vigili urbani con l’aria accigliata, come a Parigi; c’è semplicemente una consapevolezza – simile a quella esistente tra vicini di casa – del fatto che, per quanto possiamo odiarci e provare un reciproco risentimento, non ci uccideremo: quanto meno, non più spesso dello stretto necessario.

In metropolitana
In una città dove muoversi in bici è uno sport estremo e viaggiare in macchina nelle ore di punta un vero rischio per i nervi, c’è solo un modo per non fare tardi e non perdere minuti preziosi: viaggiare su rotaia e sotto terra.
L’idea di un trasporto cittadino su rotaie c’è sempre stata, anche se all’inizio non è stata messa in pratica nel migliore dei modi. I primi binari, infatti, percorrevano le strade in superficie, come quelli che oggi ospitano la High Line, e su di loro viaggiavano locomotive a motore che riempivano di fumo le persone e le carrozze che incontravano lungo il tragitto, spesso causando incidenti e confusione.
Quando nel 1904 la prima linea sotterranea della metropolitana di New York venne inaugurata, 150.000 cittadini entusiasti si misero in fila per fare il primo giro. Oggigiorno, anche se l’entusiasmo è scomparso, la comodità non lo è di sicuro.

Orari della metropolitana di New York
La subway è attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, anche se durante i weekend alcune linee si uniscono e certe fermate vengono soppresse. Gli avvisi e le informazioni riguardo ai disagi nel fine settimana si possono trovare nel sito ufficiale oppure nelle stazioni coinvolte, ma attenzione, sono dei semplici fogli bianchi appesi ai pilastri lungo le banchine, quindi occhi aperti.
Le stazioni aperte ventiquattro ore presentano all’entrata delle sfere verdi, quelle che invece chiudono durante le ore notturne hanno delle sfere rosse. I treni passano ogni 2 o 5 minuti durante le ore di punta, 5 o 12 minuti nel corso della giornata e ogni 20 tra mezzanotte e le 5 del mattino.

Linee della metropolitana di New York
Le 26 linee newyorkesi (con 468 stazioni totali) raggiungono in totale i 1300 km di lunghezza e vengono usate da quasi cinque milioni di passeggeri ogni giorno.
Ognuna è indicata con lettere o numeri e hanno tutte un diverso colore a seconda del percorso. Per esempio: la 1, la 2 e la 3 sono indicate con il colore rosso perché il loro percorso all’interno di gran parte di Manhattan è lo stesso, ma hanno capolinea completamente differenti.

Uptown e downtown
A differenza delle metropolitane italiane, ogni linea ha un unico nome (lettera o numero) per entrambi i capolinea, quindi non è facile capire verso che parte va il treno se non si conosce l’intreccio sotterraneo. A definire la direzione sono le scritte uptown (quelle che vanno verso nord) e downtown (quelle che vanno verso sud).
Alcune stazioni, soprattutto quelle più piccole sono delle vere trappole. Hanno due ingressi distinti per downtown e uptown, quindi attenzione: se avete biglietti singoli ed entrate in quella sbagliata potete o salire sul primo treno e scendere ad una stazione dove potete passare all’altra linea gratuitamente, oppure uscire e pagare però un altro biglietto.

Express e local
Altro tranello è la differenza tra le linee express e quelle local. Se avete una mappa della metropolitana (cosa assolutamente obbligatoria se si vuole visitare New York muovendosi velocemente) noterete che alcune fermate sono indicate con un pallino nero, altre con uno bianco. Il primo indica che la fermata è locale, quindi servita da treni più lenti che fanno più fermate, il secondo che è sia locale che express, con linee chiaramente più veloci e comode se si devono percorrere grandi distanze in poco tempo.
Nelle stazioni che servono entrambe le linee (il numero e il colore è lo stesso per tutte e due) un binario è riservato alle locali e uno alle express. È indicato sul cartello informativo sopra le vostre teste, quindi attenzione a salire sul treno giusto, se dovete scendere ad una fermata con bollino nero e prendete un treno express la salterete!

Curiosità sulla metropolitana di New York
In questa città l’arte è ovunque, anche sotto terra. I musicisti che incontrerete lungo il vostro cammino tra i tunnel della metropolitana di New York sono stati selezionati attraverso un’audizione di massa: il “Music under New York“. Il concorso si tiene ogni primavera a Grand Central Terminal e accoglie ogni anno moltissime persone.
Quando arrivammo qui, al principio, mi piaceva moltissimo la metropolitana – intensa, perversa, lurida […].
Una casa a New York*, Adam Gopnik
Sebbene sapesse essere incidentalmente spaventosa era anche, e lo era in modo sistematico, rassicurante: non avrebbe dovuto funzionare; aveva smesso di funzionare; eppure funzionava – vandalizzata, brutalizzata, trattata come una tela per dipingere o come un pisciatoio, comunque affidabile, ti portava ovunque volessi andare. Era una presenza amabile sotto i piedi – rintronante, insonne, sbuffante, più una divinità da rabbonire e ammirare che non una cosa dominata da chi la possedeva.

In autobus
Se l’idea di scendere in quel mondo sotterraneo non vi sfiora minimamente, ma non volete neanche svuotare il portafoglio per muovervi in taxi, potete salire su uno dei tanti autobus che percorrono la città in lungo e in largo, accompagnati da un po’ di santa pazienza.
Tutti i mezzi sono identificati con un numero e una lettera, che indica il distretto verso il quale il mezzo è diretto: B per Brooklyn, Bx per Bronx, M per Manhattan, Q per Queens, S per Staten Island. Ogni autobus è accessibile ai diversamente abili.
La cecità nei confronti degli autobus è una classica malattia di New York; di tutte le routine della vita, qui il bus è quella meno celebrata, la meno incline a darti una stretta al cuore o a essere elevata a simbolo della nostra condizione. Il taxi ha la sua tradizione movimentata, la metropolitana la sua leggenda, e il Town Car [N.d.T. Autonoleggio di lusso] una certa qualità iconica alla Michael Douglas in stile Wall Street; certo è che se in letteratura esiste una scena memorabile che si svolge su un autobus, o se in un film esiste un momento indimenticabile su un bus di New York, io non ci sono mai incappato.
Una casa a New York*, Adam Gopnik

Gli autobus della Grande Mela non sono poi così diversi da quelli italiani: hanno fermate riconoscibili e un cartello che illustra le soste e il percorso della linea che fa tappa in quel punto.
La differenza sostanziale è una: non tutte quelle che sembrano fermate per prendere l’autobus lo sono. Alcune, infatti, sono create esclusivamente per la discesa dei passeggeri, non per la salita, quindi bisogna fare attenzione se è presente la scritta “discharge only”.

Gli autobus di Manhattan, inoltre, seguono un percorso o verticale o orizzontale e non ci sono svolte, perché le vie sono quasi tutte a un unico senso di marcia alternato di strada in strada in modo da creare un pratico e intuitivo percorso per guidatori e pedoni.
Per esempio il traffico sulla Fifth Avenue scorre da nord verso sud e non viceversa, mentre sulla Sixth Avenue (Ave of Americas) scorre da sud verso nord e così via con tutte le altre. Se quindi dovete prendere un autobus per andare verso sud e siete sulla Sesta sapete che dovete andare o sulla Quinta o sulla Settima per trovarlo.

Servizio Request-a-Stop
Dalle 22.00 alle 5.00 è disponibile un servizio chiamato “Request-a-Stop”. Per questioni di sicurezza potete scendere anche in un punto, lungo il percorso, che non prevede una fermata, ma che è vicino alla vostra meta. Se però il conducente reputerà il punto da voi indicato “poco sicuro” potrà decidere di lasciarvi in quello più adatto nelle vicinanze.

I costi degli autobus e della metropolitana a New York
Ogni singolo tragitto, sia in autobus che in metropolitana, costa 2,75$, indipendentemente dalla distanza. Potete acquistare biglietti singoli o la pay-per-ride Metrocard, una carta prepagata ricaricabile da 5,50$ a 80$. Questa è utilissima se non si usano molto i trasporti pubblici e non si vuole comprare ogni volta il biglietto.
Se invece dovete usufruire spesso dei mezzi è assolutamente sconveniente comprare singoli tickets, la soluzione più comoda e conveniente è la Unlimited Ride Metrocard:
- 7-Day: costa 33$ (16,50$ a tariffa ridotta per over 65 e diversamente abili) e offre corse illimitate per una settimana a partire dal primo utilizzo
- 30-Day: costa 127$ (63,50$ a tariffa ridotta) e offre corse illimitate per un mese a partire dal primo utilizzo
Le Metrocard sono acquistabili alle macchinette automatiche nelle stazioni della metropolitana o in quelle degli autobus, e possono essere utilizzate su tutti i mezzi pubblici. In alternativa alla card o ai singoli biglietti potete sempre usare una carta di credito contactless, come in moltissime altre città del mondo.
Per maggiori informazioni sulle linee, i costi e le eventuali modifiche dovute a lavori in corso visitate il sito ufficiale. Se, invece, cercate informazioni pratiche per raggiungere la città una volta atterrati, vi suggerisco il post dedicato agli aeroporti di New York.

In taxi
Viaggiare in taxi a New York è una delle esperienze da fare assolutamente. Anche se ho usato soprattutto la metropolitana e gli autobus, non mi sono fatta mancare un paio di giri in yellow cab.
Sono estremamente comodi per chi non ama avere complicazioni e vuole essere lasciato davanti all’entrata di un museo, di un albergo o di un ristorante senza dover camminare o riflettere su quale linea della metropolitana o dell’autobus prendere. Sono, però, la scelta più vantaggiosa anche per quelle persone che si fermano in città pochi giorni o poche ore e non hanno intenzione di muoversi spesso.

Come funzionano i taxi a New York
All’aeroporto i taxi disponibili sostano appena fuori l’uscita, ma se vi trovate in città e dovete fermarne uno, fate attenzione alle luci sul tettuccio. La luce bianca accesa significa che il taxi è libero, ma se anche le lucine arancioni laterali lo sono vuol dire che è fuori servizio o sta andando a prendere qualcuno.
Inoltre ricordate che sia le streets che le avenues sono davvero molte lunghe, quindi cercate di dare all’autista un indirizzo con numero civico oppure l’incrocio tra due strade!
Cercando un taxi […] qui ognuno – uomo o donna che sia – combatte per sé stesso, e non ci sono regole. Un uomo – o, come accade più spesso, una donna – ti si piazza davanti a mezzo isolato di distanza, voltandoti le spalle ma perfettamente consapevole della tua presenza (il newyorkese conosce bene quel guardarsi intorno furtivo, appena abbozzato), facendo cenno all’autista con la mano alzata.
Una casa a New York*, Adam Gopnik
E a quel punto non c’è niente da fare: nessuna censura, nessun appello alla lealtà, nessuna utilità nel far riferimento a quel contratto sociale implicito di cui i filosofi amano parlare e in virtù del quale, nella città ideale, ci concederemmo reciprocamente il diritto di chiamare i taxi su un intero isolato cittadino, o quanto meno aderiremmo alla clausola dei diritti acquisiti: non si può passare davanti ad un altro essere umano che oltre a essere in ritardo per la visita dal pediatra ha già il braccio alzato.

I costi dei taxi a New York
Al di là di ogni comodità, i taxi a New York sono la scelta più dispendiosa se si ha intenzione di visitare la Grande Mela in lungo e in largo, provando a non perdersi nulla.
La quota fissa dei taxi a New York è di 2,50$. Questa va poi sommata a 0,50$ ogni 1/5 di miglia (circa 300 metri) e 0,50$ ogni minuto di inattività o sosta. Sulle corse a tassametro è prevista l’aggiunta di 0,50$ al minuto per le ore notturne (dalle 20.00 alle 6.00) e di 1,00$ al minuto per gli orari di punta (dalle 16.00 alle 20.00). Potete pagare anche con carta di credito.
È il mezzo più comodo anche se si arriva all’aeroporto JFK e si vuole raggiungere Manhattan con una o più valigie (o viceversa). La quota fissa è 52,00$, che tra pedaggi autostradali/tunnel e mancia (che non è indicata, ma si aggira tra il 10% e il 15%) arriva a circa 65,00$. La durata minima del tragitto è 45 minuti, ma se dovete prendere un aereo tenetevi larghi coi tempi. Non si sa mai quanto traffico si può trovare.

Attenzione alle fregature
Attenzione, però, ai taxi non ufficiali. Non appena varcherete la soglia degli arrivi dell’aeroporto può capitare che dei gentili signori vi chiedano se avete bisogno di un taxi. Se non volete brutte sorprese in termini economici rifiutate. Si tratta di trasporti non regolamentati e che, spesso, a fine corsa presentano conti davvero salati. Una rete nella quale cadono per lo più i turisti inesperti che non vedono l’ora di arrivare a Manhattan.
Questo non significa che non dovete assolutamente accettare l’offerta, ma solo che dovete fare attenzione. Stabilite subito una tariffa con il conducente, così eviterete spiacevoli inconvenienti. Come riconoscere se un taxi è ufficiale o no se siete a Manhattan? La vettura ufficiale ha un numero indicato sul tettuccio.

Dove dormire a New York
Durante il mio viaggio a New York ho soggiornato all’Hotel Mela*, a due passi da Times Square.
Le camere sono pulite e comode, leggermente più spaziose rispetto ad altre di Manhattan. In più l’albergo si trova in una posizione strategica per scoprire l’intera città perché Times Square non è solo centrale, ma è anche servita da molte linee della metropolitana.
Se, infine, state pensando di stipulare l’assicurazione viaggio per gli Stati Uniti, vi consiglio di leggere il post dedicato, dove trovate anche un codice sconto per voi. Buon viaggio!
Avete domande o consigli su come muoversi a New York? Lasciate un commento!

Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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Tina Di Benedetto
Gran bel post dettagliato. Grazie!prossima a partire 😉
martinaway
Tina Di BenedettoGrazie mille! Buon viaggio! 🙂
andoutcomesthegirl
Ok, sono ufficialmente terrorizzata dalla metropolitana 😀 Sicuramente mi perderò, già lo so!!!
martinaway
andoutcomesthegirlAhahah no, tranquilla! Io non ci ero mai stata, ma ricordandomi uptown-downtown ed express-local, con una cartina in borsa, me la sono cavata senza problemi! 😉
andoutcomesthegirl
martinawaySperiamooo!! Leggendo questo articolo mi è venuta l’ansia 🙂 🙂
martinaway
andoutcomesthegirlMi dispiace, cercavo solo di dare tutte le informazioni utili! 🙂 …vedrai che non è difficile, se hai usato la metro altre volte ti capirai quasi subito 🙂 In proporzione ho avuto più difficoltà a trovare l’uscita giusta dalla metro rossa di Milano 😉
andoutcomesthegirl
martinawayma figurati! non intendevo dire che il tuo post è confusionario, anzi! però mi sono resa conto appunto di questa cosa che sapevo ma non fino in fondo così 🙂
dai ma come ti sei perduta in metro?
martinaway
andoutcomesthegirlNon mi sono proprio persa, solo che non sapevo quale uscita prendere in piazza Duomo per finire da una parte o dall’altra della piazza e scelgo sempre a caso, ci sono stata un paio di volte, ma ancora non riesco a memorizzarle 😉
E poi in stazione centrale non ricordo mai che la metro si prende fuori, così finisco con il vagare tra le scale mobili alla ricerca dell’entrata della metropolitana, ma mi sa che è solo un problema mio ahah 😉
Quindi, se ce la faccio io che mi sbaglio sempre a Milano, ce la possono fare tutti 😉
andoutcomesthegirl
martinaway🙂 ma tu di dove sei quindi?
martinaway
andoutcomesthegirlIo sono della provincia di Treviso, ma mi è capitato di andare a Milano un paio di volte nell’ultimo anno. 🙂 tu di Milano? Se non ricordo male la presentazione sul blog..
andoutcomesthegirl
martinawaySì sono di Milano 🙂 Dev’essere bella anche Trevisooo! Purtroppo non ci sono mai stata 🙁
martinaway
andoutcomesthegirlIo abito a circa 30 km, ma non ci vado quasi mai, anche se è davvero una bella cittadina 🙂
andoutcomesthegirl
martinawaypoi sei vicina a veneziaaaa
martinaway
andoutcomesthegirlEh sì, ma vale lo stesso discorso purtroppo, quando hai bei posti vicino casa spesso non li tieni in considerazione perché li vedi da una vita 🙂
andoutcomesthegirl
martinawayVerissimo, penso che sia normale comunque.. 🙂 Un pò come me che vivo a Milano ma non la trovo così “amazing” come altre città europee! Eppure ci sono i turisti che la visitano…eheheheh 😀 😀
martinaway
andoutcomesthegirlIl fascino dell’esotico e del lontano non ha paragoni 😉
andoutcomesthegirl
martinawayconfermo 😀 😀