Come creare un blog: i consigli base per chi parte da zero (con tutti i siti e le risorse utili)

Come creare un blog: i consigli per chi parte da zero e tutti i siti e le risorse utili per sviluppare il proprio progetto, dal CMS all’hosting passando per colori e font.
Creare un blog è un ottimo modo per esprimersi, per condividere con tante altre persone le proprie esperienze e per dare libero sfogo alla creatività e alle proprie passioni.
A quasi dieci anni dall’apertura di Martinaway, in questo post condivido alcuni consigli e suggerimenti base e alcune risorse utili per chi parte da zero. La regola valida in ogni fase del progetto e da tenere sempre a mente? Pensate da lettori.
Come creare un blog: i dietro le quinte
Come per ogni progetto, anche quando si crea un blog bisogna partire dalle basi e dal lavoro dietro le quinte, quindi, in questo contesto, trovando un nome adatto e che vi rappresenti, scegliendo tecnologie su misura e in linea con le vostre capacità e conoscenze e strumenti e servizi che facciano da fondamenta solide per i vostri contenuti.
Ecco alcuni suggerimenti per le prime fasi di sviluppo.

Alcuni consigli sulla scelta del nome
Quando si decide di creare un blog, la prima decisione da prendere è anche una delle più importanti e riguarda il nome. Il mio consiglio è, in generale, di scegliere qualcosa di unico, personale e che non sia già presente online in forma identica o anche abbastanza simile da causare fraintendimenti; per quest’ultimo aspetto vi basterà fare un controllo sui motori di ricerca.
Vi suggerisco inoltre di optare per un nome facile da memorizzare e da ripetere a voce alta e non troppo lungo, soprattutto se avete intenzione di sceglierne uno in lingua inglese; in questo modo per i lettori sarà più semplice ricordarlo e per voi sarà più facile presentarvi a potenziali clienti e collaboratori se in futuro avete intenzione di espandere il vostro progetto.
Ultimo, ma non meno importante, pensate sempre a lungo termine: se siete certi di voler creare un blog esclusivamente a tema viaggi allora il nome può essere strettamente legato al mondo travel, ma se con il tempo volete (o potreste) dedicarvi anche ad altri contenuti, allora meglio optare per un nome più generico, così da non doverlo cambiare in un secondo momento creando confusione a chi vi segue già.
La scelta del CMS
Una volta scelto il nome, arriva il momento di sviluppare il progetto e per farlo, se non avete competenze specifiche in termini di programmazione web, è necessario usare un sistema di gestione dei contenuti o, in inglese, un content management system (CMS), uno strumento che, appunto, facilita la creazione, la gestione e il caricamento di testi e immagini e che quindi vi permette di creare il vostro blog o il vostro sito anche se siete dei principianti.
Tra i più diffusi ci sono Joomla, Wix e WordPress, che io utilizzo sia per Martinaway che per il mio sito professionale da content creator freelance e che ritengo uno dei più intuitivi e semplici da usare. Solitamente i CMS sono gratuiti, anche se in alcuni casi, per un’esperienza più completa o per accedere ad alcune funzionalità specifiche, è necessario acquistare delle estensioni o fare un upgrade.
Nel caso di WordPress, inoltre, esistono due versioni del servizio: WordPress.com, perfetto per i principianti e completamente gratuito fino a 3GB, ma dove c’è un margine di manovra e personalizzazione abbastanza limitato; e WordPress.org, dove avrete invece la possibilità di creare un blog o un sito su misura, ma per il quale, trattandosi di un software open-source, è necessario affidarsi a un servizio di web hosting esterno, del quale vi parlerò tra poco.
Se siete indecisi su quale scegliere, sappiate che nulla vi vieta di iniziare da WordPress.com per poi passare a WordPress.org a blog avviato; io ho fatto proprio così quando ho capito che Martinaway non sarebbe stato un progetto a breve termine.

L’hosting
L’hosting è un servizio che, offrendo uno spazio su un server (dedicato o condiviso), permette di creare un sito o un blog e di renderlo accessibile online; insomma, è l’equivalente di un affittuario che vi mette a disposizione uno spazio vuoto (in un edificio indipendente o all’interno di un centro commerciale) per poter aprire il vostro negozio e rendere accessibili i vostri prodotti al pubblico.
Nel caso di WordPress.com, l’hosting è lo stesso WordPress e quindi non dovrete fare nulla se non iscrivervi e iniziare a creare (ecco perché avete anche meno possibilità in termini di personalizzazione); nel caso di WordPress.org, invece, come vi anticipavo, sarà necessario affidarsi a un hosting esterno.
A questo proposito, online esistono numerosi servizi: alcuni sono gratuiti (come l’hosting gratis di IONOS) o parzialmente gratuiti, perfetti soprattutto per iniziare o per chi non ha particolari esigenze in termini di spazio; altri sono a pagamento, ideali invece per chi sa già di voler creare un blog o un sito a lungo termine o con molti contenuti.
In questa fase, assicuratevi anche che il servizio sia compatibile con il CMS scelto, così da evitare problemi o errori; solitamente sono tutti compatibili con WordPress.org.
Come creare un blog: gli aspetti grafici
Sistemati gli aspetti più tecnici (e, se vogliamo, meno divertenti di tutto il processo), arriva ufficialmente il momento di lasciare briglia sciolta alla creatività e di dare forma al proprio blog decidendo come si presenterà ai lettori.
Ecco quindi alcuni consigli sulla scelta del tema, dei colori e dei font e sulla creazione del logo.

La scelta del tema
Il tema (o template) è il layout del vostro blog, quindi la sua struttura, e comprende tutti gli aspetti grafici di base, dallo stile delle pagine e degli articoli fino all’impostazione del menu.
Se vi trovate su WordPress.com, la piattaforma vi presenterà fin da subito una vasta scelta di temi gratuiti tra i quali scegliere, se, invece, vi trovate su WordPress.org, potete non solo accedere a quegli stessi template, ma anche installarne di nuovi. Online, infatti, esistono tantissimi siti che propongono temi, sia gratuiti che a pagamento, creati appositamente per WordPress o per gli altri CMS.
Per esperienza personale vi suggerisco di optare per quelli a pagamento, perché, oltre a essere solitamente di qualità maggiore, a lungo andare causano anche meno problemi in termini di compatibilità; quando ci sono nuovi aggiornamenti (dei plugin, delle applicazioni installate sul sito o dello stesso WordPress), infatti, molti temi gratuiti rischiano di non funzionare più correttamente. Il mio punto di riferimento quando si parla di template è Creative Market*, vi consiglio di dare un’occhiata.
Al momento della scelta, assicuratevi che il tema sia mobile friendly, ormai la maggior parte dei lettori si collega infatti da cellulare. Tenete a mente, inoltre, che nel 99% dei casi i colori e i caratteri si possono modificare, quindi non preoccupatevi se quelli proposti dal designer non vi convincono: l’importante, in questa fase, è valutare la struttura nel suo complesso.

Come personalizzare il blog con colori e caratteri
E a proposito di colori e caratteri, se avete intenzione di modificarli tenete sempre a mente la regola di base: pensate da lettore e cercate di rendere la lettura e la navigazione del blog il più piacevole possibile; evitate quindi, in particolare per i testi, font di difficile lettura e colori che rischiano di affaticare l’occhio.
Un altro consiglio è quello di non esagerare: limitatevi a due o massimo tre caratteri, magari opposti per creare un po’ di dinamismo (per esempio con grazie/serif per i titoli e senza grazie/sans serif, per i testi) e a uno o due colori, che poi possono essere sfruttati in tutte le loro sfumature creando una palette che rappresenti voi e il vostro blog.
Per quanto riguarda i caratteri potete utilizzare quelli messi a disposizione dal CMS, che solitamente usa come fonte Google Fonts, oppure potete acquistarli su Creative Market o da altre piattaforme simili per poi caricarli sul vostro server. Per i colori, invece, vi consiglio di dare un’occhiata a Coolors, uno strumento che vi permetterà non solo di esplorare le migliaia di combinazioni già disponibili, ma anche di creare la vostra personalissima palette sfruttando diverse tecniche, come quella dei colori complementari.
Il logo (e il pittogramma)
Un logo, composto dal logotipo (ossia il nome del blog) e dal pittogramma (ossia un’immagine o un elemento grafico) non è strettamente necessario, ma è consigliato, soprattutto se non avete inserito nel vostro progetto altri tratti particolarmente distintivi in termini di colori, font o nome del blog.
Per crearlo potete affidarvi a un professionista, oppure, se non sapete proprio da dove partire e volete schiarirvi le idee, potete dare un’occhiata a siti come Free Logo Design o Logo.com, che in pochi passaggi vi propongono tantissimi progetti da utilizzare come base o ispirazione. In alternativa potete provare a creare qualcosa con le vostre mani usando uno dei tanti siti e software per la progettazione grafica, da Canva a Photoshop. Via libera alla creatività.

La creazione dei contenuti
A questo punto le fondamenta ci sono e il blog è pronto per essere riempito di testi e immagini da condividere con i lettori: è arrivato infatti il momento di creare i contenuti.
Dalle pagine base ai singoli blog post, passando per le immagini, ecco alcuni aspetti da tenere a mente.
I testi: pagine “evergreen” e blog post
Quando si decide di creare un blog, i primi contenuti da scrivere sono quelli che vi presentano ai lettori, che vi mettono in contatto con loro e che rappresentano, se vogliamo, dei veri e propri evergreen: sto parlando di quelli presenti in homepage, della pagina “Chi sono” (o “About”) e di quella dedicata alla privacy, oggi obbligatoria per legge. A questi possono essere poi affiancate la pagina “Contatti”, se volete crearne una apposita, e quella dedicata alle collaborazioni, se volete aprirvi a questa opportunità.
Create le pagine principali del blog, è arrivato il momento di dedicarsi ai blog post. Anche in questo caso vale la regola generale del “pensate da lettore”: che cosa vorreste trovare su un blog come il vostro? Quali blog post possono essere utili? Quali approfondimenti fare? Come presentarli?
Una volta scelti i temi e gli argomenti, non vi resta che mettervi a scrivere cercando di dividere i testi in paragrafi e sottotitoli (così da facilitare la lettura), di mettere alcune parole chiave in grassetto e di superare almeno le 500 parole; se venite travolti dal blocco dello scrittore potete trovare qualche consiglio utile nel post dedicato.
Tenete a mente, infine, che il lavoro non si conclude con la pubblicazione, perché è sempre buona regola mantenere i contenuti aggiornati, quindi non dimenticate di rivederli di tanto in tanto.
Categorie e tag
Categorie (e sottocategorie) e tag permettono di suddividere i diversi contenuti a seconda degli argomenti; le prime rappresentano dei macro gruppi, i secondi, invece, dovrebbero essere utilizzati come parole chiave per collegare tra di loro i blog post inseriti nelle diverse categorie. Nel caso di un blog di viaggi, per esempio, si può creare una categoria per ogni destinazione, mentre le tematiche trattate (come “musei”, “mare” o “montagna”) possono essere trasformate nei vari tag.
In questo contesto, il mio consiglio è di fare attenzione soprattutto a questi ultimi: evitate di crearne troppi o di dare vita a tag nei quali inserirete un solo blog post. Cercate, come sempre, di rendere tutto il più chiaro e semplice possibile per il lettore.

Le immagini
Quando si parla di immagini, esistono due opzioni: potete caricare scatti, grafiche e disegni creati da voi, oppure potete utilizzare quelli di pubblico dominio. Attenzione però, perché nel secondo caso non potete semplicemente fare una ricerca su Google e utilizzare liberamente quello che trovate, perché il contenuto potrebbe essere protetto da copyright: optate quindi per siti che mettono a disposizione immagini libere per usi commerciali, come Unsplash o Pixabay.
Prima del caricamento, inoltre, ricordate di ridimensionare le foto, così da non appesantire inutilmente il server: a seconda dei casi, potete limitarvi a modificare le dimensioni direttamente dal vostro computer con gli strumenti base o con uno dei tanti programmi per modificare le foto (solitamente è sufficiente una larghezza di 1000px) oppure, dopo questa prima fase di modifica, potete sfruttare siti come CompressJpg per ridurre ulteriormente il contenuto.

State pensando di creare un blog o avete altri consigli per chi parte da zero? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini caricate in questo sono state tratte da Unsplash e Pixabay, dove sono libere per usi commerciali. Le schermate sono state tratte personalmente dai diversi siti menzionati nell’articolo.
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