Il quartiere Chiado di Lisbona: alla scoperta dell’anima letteraria della città

Il quartiere Chiado di Lisbona, ecco cosa vedere. Vi accompagno a scoprire la zona letteraria e storica della città, seguendo Pessoa.
Chiado (pronuncia: ʃiadu) è il cuore letterario di Lisbona, uno dei suoi quartieri più particolari della capitale portoghese, e dopo averlo scoperto ne sono rimasta affascinata. In questo post vi porto a scoprirlo.
La storia del quartiere Chiado in pillole
La storia del Chiado inizia in epoca romana, come testimoniato dai reperti ritrovati nella zona, ma per secoli rimase principalmente un’area agricola e rurale.
Durante il Medioevo e dopo l’Assedio di Lisbona del 1147, il quartiere vide però sorgere numerosi conventi e monasteri — come quello di San Francesco (fondato nel 1217), quello di Espírito Santo da Pedreira (1279), il Trindade (1291) e ultimo, ma non meno importante, il convento del Carmo (1398) — e sotto il regno di Ferdinando I, iniziò a svilupparsi anche dal punto di vista urbano e residenziale, arricchendosi inoltre di un nuovo e imponente accesso: la Porta di Santa Catarina. Nel Sedicesimo secolo, con lo sviluppo del vicino Bairro Alto, la porta fu di distrutta, così come le mura che circondavano il quartiere.

Nel 1755, il Chiado fu uno dei quartieri più colpiti dal terremoto, che distrusse gran parte delle case, delle chiese e dei conventi, ma la ricostruzione portò alla nascita di nuove strade che collegarono la zona alle nuove aree di Lisbona, allora in via di sviluppo. È in questo periodo che sorsero le chiese in stile Barocco e Rococò che trasformarono parzialmente il volto del Chiado.
Grazie ai nuovi collegamenti e al ripopolamento della zona, tra il Diciottesimo e il Diciannovesimo secolo il quartiere si arricchì anche di nuovi negozi che lo trasformarono in una delle principali aree commerciali della capitale portoghese. Tra questi si possono visitare ancora oggi la libreria Bertrand (della quale vi parlerò tra poco) e Paris em Lisboa, dedicato all’arredamento e aperto nel 1888.

Alla sfera economica si affiancò anche quella culturale con la costruzione del Teatro Nacional São Carlos, che fu inaugurato il 30 giugno 1793 e oggi unico teatro dell’opera in Portogallo; del Museo Archeologico all’interno della chiesa del Carmo; e del Museo di Arte Moderna e Contemporanea (oggi Museo do Chiado), allestito negli spazi dell’ex convento di San Francesco. A questi si unirono i café che per i decenni successivi accolsero non solo il meglio dell’aristocrazia portoghese, ma anche artisti e intellettuali come Fernando Pessoa.
Purtroppo, il 25 agosto 1988 il Chiado fu colpito da un incendio partito al grande magazzino Grandella in Rua do Carmo: il fuoco si espanse anche a Rua Garrett coinvolgendo in totale 18 edifici, di cui 11 rasi al suolo (tra questi lo stesso Grandella). L’evento è considerato la più grande catastrofe moderna di Lisbona dopo il terremoto del 1755 e la ricostruzione dell’area terminò solo nel 1999, dando vita, tra i tanti, ai nuovi Armazéns do Chiado, alla stazione metro Baixa-Chiado e alle Terraços do Carmo, le terrazze panoramiche che comprendono anche l’arrivo dell’ascensore di Santa Justa.

Cosa vedere nel quartiere Chiado di Lisbona
La zona mi ha incantata con la sua atmosfera spontanea, con la sua anima letteraria, le sue case con gli azulejos ben conservati e i suoi café, quindi non posso che suggerirvi di inserirla nel vostro itinerario di viaggio. Ecco cosa vedere nel quartiere Chiado.

Il café A Brasileira
A Brasileira, in Rua Garrett, è uno dei locali letterali di Lisbona, nonché uno dei più antichi e famosi del Chiado. Aperto il 19 novembre 1905 da Adriano Telles, deve il nome alla sua specialità: il “vero caffè brasiliano”, originario dello stato di Minas Gerais.
Al suo interno, i suoi clienti potevano non solo provare la bica, una tazzina di caffè molto forte e molto simile al nostro espresso diventata ben presto fiore all’occhiello del locale, ma anche acquistare olio, farina, tè e altri prodotti enogastronomici. Dopo la ristrutturazione del 1922 tutto cambiò e A Brasileira divenne un vero e proprio bar in stile Art Déco, ricco di opere d’arte che oggi si possono ammirare al Museo do Chiado.
Oggi “Patrimonio architettonico portoghese”, il café vanta alcuni clienti fissi illustri come Jorge Barradas, Aquilino Ribeiro e il poeta Fernando Pessoa, al quale è dedicata una statua posta dell’esterno del locale nel 1988. A proposito di Pessoa, in città vengono anche organizzati tour dedicati, come quello che trovate a questo link*.

Livraria Bertrand
La Livraria Bertrand fu fondata nel 1732 dal tipografo di origine francese Pedro Faure con lo scopo di creare un luogo di ritrovo per artisti e intellettuali portoghesi. La risposta fu positiva e le stanze della bottega accolsero presto Oliveira Martins, Antero de Quental, Ramalho Ortigão e Alexandre Herculano, solo per citarne alcuni.
Dieci anni più tardi, Pierre Bertrand, anche lui giunto dalla Francia, sposò la figlia di Faure e divenne socio della libreria, affiancato poco dopo dal fratello Jean Joseph, tanto nel 1747 il negozio fu ribattezzato Pedro Faure & Irmãos Bertrand (Pedro Faure e i fratelli Bertrand).

Dopo la morte di Faure (1753), il grande terremoto del 1755 mise in ginocchio la libreria, ma nel 1773 Jean Joseph riaprì le porte ai clienti e, dopo la sua morte, il compito spettò alla moglie Marie Claire Rey e il figlio, seguiti poi dagli eredi della famiglia che la gestirono fino al 1912, quando venne acquistata dalla casa editrice Bastos & Alves. A lei succedette la società Livraria Bertrand S.A.R.L., che l’acquisì nel 1917, anche se oggi è proprietà del gruppo editoriale Porto Editora.
Oggi, la Livraria Bertrand è la più antica libreria del mondo ancora in attività — ve ne parlavo anche nel post dedicato alle curiosità su Lisbona — ed è un vero e proprio must se si visita il Chiado. Io qui ho acquistato una copia del libro Lisboa – O que o turista deve ver*, di Fernando Pessoa: una sorta di guida della città realizzata da uno scrittore che ne è diventato in qualche modo il simbolo.
La Libreria Bertrand si trova in Rua Garrett 73 ed è aperta dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 22.00, la domenica dalle 11.00 alle 20.00. Durante i festivi, dalla domenica al giovedì, dalle 10.00 alle 19.00, il venerdì e il sabato dalle 9.00 alle 22.00.

Convento da Ordem do Carmo
Il complesso del Convento da Ordem do Carmo — uno dei gioielli del Chiado, nonché uno dei luoghi più belli e affascinanti della capitale portoghese — è ciò che rimane del monastero fondato qui nel 1389 e poi distrutto dal terremoto del 1755.
Abbandonato dopo il disastro, la sua chiesa in stile gotico non fu più ricostruita, tanto che ancora oggi ha come tetto il cielo, ma il monastero fu in parte ristrutturato nel corso del Diciannovesimo secolo. Dopo l’espulsione degli ordini religiosi dal Paese, avvenuta nel 1835, ciò che restava dell’edificio fu donato all’Associazione Portoghese degli Archeologici, che al suo interno diede vita al piccolo Museu Arqueológico do Carmo, che ospita alcuni oggetti e reperti romani, medievali e precolombiani.

Ristrutturato e dotato di una nuova facciata nel Ventesimo secolo, divenne uno dei quartieri della Guarda Republicana durante la Revolução dos Cravos del 25 aprile 1974. Oggi è ancora sede del museo archeologico e ospita al suo interno anche alcune tombe e lapidi, tra le quali spicca quella di re Ferdinando I del Portogallo.
Durante la visita, vi suggerisco di raggiungere anche il gift shop e di affacciarvi alla finestra, che vi permette di ammirare un’insolita vista sulla città.
La Igreja Do Carmo si trova in Largo do Carmo ed è aperta dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00 (fino alle 19.00 da giugno a settembre), chiusa la domenica, il 1 maggio, Natale e Capodanno. Il biglietto d’ingresso costa 3,50€ intero, 2,50€ per gli studenti, gratuito per i minori di 14 anni.

Elevador de Santa Justa
L’Elevador de Santa Justa, anche noto come Elevador do Carmo, collega i due quartieri di Baixa e Chiado e fu costruito a cavallo tra il Diciannovesimo e il Ventesimo secolo su progetto dell’ingegnere Raoul Mesnier du Ponsard.
Inaugurato nel settembre del 1901, l’elevador copre un dislivello di trenta metri ed era inizialmente mosso da un motore a vapore, anche se oggi è attivo grazie all’energia elettrica.
Il viaggio in ascensore è gratuito per tutti i possessori di Lisboa Card, che si può acquistare anche online a questo link*.

Informazioni utili per visitare il quartiere Chiado
Questi sono i luoghi principali da non perdere durante una visita al quartiere Chiado, ma non sono gli unici. Tra i tanti ci sono i suoi teatri, come il già citato São Carlo; le chiese barocche, come la Igreja de Nossa Senhora do Loreto dos Italianos o la Igreja de Nossa Senhora da Encarnação; o l’antico Palácio Valadares, che sorge dove nel 1290 fu fondata la prima università portoghese, l’Estudo Geral. Infine, se amate lo shopping, potete fare un giro negli storici grandi magazzini Armazéns do Chiado.
Durante il vostro viaggio a Lisbona potete scoprire il quartiere in autonomia, oppure potete affidarvi ai tour che vengono organizzati in zona; vi lascio qui sotto alcune proposte, ma sappiate che cliccando sui link potete trovarne tante altre. Buon viaggio!
- Free tour dei quartieri Baixa e Chiado*
- Visita guidata di Lisbona*
- Tour privato di 3 ore di Alfama e Chiado in Tuk-Tuk*
- Lisbona: tour guidati delle gemme nascoste*
- Spettacolo di fado nel quartiere di Chiado*
Come anticipato, il quartiere è collegato alla Baixa dall’Elevador de Santa Justa, ma ci si può arrivare anche a piedi oppure salendo a bordo del famoso Tram 28, il mezzo più caratteristico di Lisbona; in alternativa potete prendere anche la metro (linee blu e verde) e scendere a Baixa-Chiado.

Dove dormire a Lisbona
Durante il mio viaggio a Lisbona ho soggiornato in un appartamento di Unique Design Apartments*, a due passi dalla centralissima Rua Augusta e dal suo celebre arco. Aveva quattro posti letto, due in camera matrimoniale e due sul divano letto.
È una soluzione perfetta, sia per la posizione che per la presenza della cucina, ideale se volete essere autonomi, soprattutto se viaggiate in gruppo.
Avete mai visitato il Chiado? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!

Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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Lilly
Bellissime foto complimenti. 🙂
La Bertrand è la libreria più antica al mondo ancora in attività ed anche la mia libreria di fiducia insieme alla Barata.
Sinceramente non consiglierei il 28 per scendere dallo Chiado alla Baixa visto che ci vogliono 5 minuti a piedi. Il 28 è ideale per salire in Alfama o nel quartiere di Estrela, spesso sottovalutato dai turisti. Ci sei stata?
Martinaway
LillyGrazie mille 🙂
Lo consigliavo per salire in realtà, ma probabilmente hai ragione, di sicuro ne sai più di me su Lisbona 😉
Sono stata in Alfama e, anche se ho visto poco, mi è piaciuto come quartiere. Estrela non lo conoscevo, ma cercherò di rimediare in futuro. 🙂
Grazie dei consigli 🙂