Il Castello di Himeji: visitare l’airone bianco e scoprire le sue storie

Il Castello di Himeji: la vista sulla città dall’alto, una storia d’amore e una di sopravvivenza. In visita al Castello dell’Airone Bianco tra i fiori di ciliegio.
Il Castello di Himeji occupa un posto particolare tra i ricordi del mio viaggio in Giappone. Arrivavo da Kobe e ricordo la corsa fatta dalla stazione per riuscire ad entrare un’ora prima della chiusura, l’ultima occasione. Soprattutto, però, ricordo la fioritura dei ciliegi, che, in ritardo, è esplosa proprio mentre ero lì.
È a Himeji, infatti, mi sono ritrovata per la prima volta nel bel mezzo di un parco dove i fiori trasformavano gli alberi in splendidi bouquet e il vento ogni tanto li staccava e li faceva cadere come neve.
Visitare il Castello di Himeji
Il Castello è circondato da questo splendido parco, separato dal resto della città da un fossato. È considerato un capolavoro, il re dei castelli del Paese del Sol Levante, e la sua costruzione iniziò nel 1300. Viene chiamato anche il Castello dell’airone bianco per il suo colore e l’eleganza con il quale si erge verso l’alto; non stupisce sia stato il primo sito patrimonio UNESCO in Giappone.

Dopo aver superato la Hishi-no-Mon, la porta che permette di varcare le prime mura, ci si trova di fronte ad un altro fossato, il Sangoku-Bori. Da lì inizia un percorso che porta all’interno del castello.
Una volta entrati ci si ritrova in ambienti abbastanza spogli, dove però ogni tanto compaiono dei dettagli particolari, come scritte, intarsi o piccole decorazioni, molti dei quali però rischiano di passare inosservati soprattutto se, come me, avete poco tempo a disposizione.
La visita è spesso limitata ai corridoi esterni e bisogna seguire un percorso prestabilito (e unidirezionale, si sale da una parte e si scende dall’altra) fino all’ultimo piano. Dopo aver salito un numero imprecisato di piccoli gradini in legno, ci si ritrova nell’ultima sala. Lì c’è un piccolo santuario dedicato a Osakabe, il kami (la divinità) protettore di tutta la zona e, soprattutto, del castello.

L’ultimo piano, però, regala anche una splendida vista su tutta la città e l’area circostante. Da lì, inoltre, si possono vedere anche le belle tegole da un’altro punto di vista. Alcune sono semplici, ma altre sono decorate con gli stemmi dei padroni del castello che si sono succeduti nei secoli.
Lungo il perimetro delle mura, poi, si possono incontrare i sama, i buchi scavati nelle pareti che fungevano da feritoie. Ce ne sono di quattro tipi diversi e spesso si alternano lungo la stessa parete: quadrati, rettangolari, triangolari e tondi.
Leggi anche: Curiosità sul Giappone: le cose da sapere prima di partire

Le storie del Castello di Himeji
Anche se il castello è piuttosto spoglio all’interno, è pieno di storie da raccontare. Ecco due delle più famose: una leggenda e una vicenda realmente accaduta e risalente alla Seconda Guerra Mondiale.
La storia d’amore del Castello di Himeji
Quando si pensa al Castello di Himeji, però, non si devono ricordare solo i suoi dettagli militari. All’edificio, infatti, è legata anche una famosa storia d’amore.
Senhime era nipote dello Shogun Tokugawa Ieyasu, comandante dell’esercito giapponese e del Paese durante i primi anni del 1600. All’età di 7 anni, per ragioni politiche, fu data in sposa a Toyotomi Hideyori, figlio di Toyotomi Hideyoshi, colui che unì il Paese e figura centrale del Castello di Osaka.
Durante una feroce battaglia Hideyori morì e Senhime venne salvata e riportata a Edo, l’attuale Tokyo. Lungo il tragitto si innamorò di Honda Tadatoki, futuro signore del castello di Himeji, e quando Ieyasu lo venne a sapere, decise che non avrebbe impedito questo amore e avrebbe donato alla ragazza la felicità che le aveva tolto da bambina. I due vissero qui felici e contenti.
Il loro matrimonio fu uno dei pochi nato da amore reciproco, cosa rara nel periodo Sengoku, l’era “degli stati belligeranti” che caratterizzò il Giappone del 1467 al 1603.

Il castello “miracolato”
Il Castello di Himeji, comparso anche nel film di James Bond Si vive solo due volte come vi raccontavo nel post dedicato ai film ambientati in Giappone, è un edificio che viene definito da molti come “miracolato“, questo non solo perché nel corso dei secoli è sopravvissuto a battaglie e invasioni, ma anche ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Quando l’intera città venne distrutta, infatti, l’edificio si salvò magicamente: una bomba caduta all’interno delle sue mura non esplose facendolo così uscire illeso dal conflitto.

Informazioni utili per la visita
Il Castello di Himeji è aperto dal 1 settembre al 26 aprile dalle 9.00 alle 17.00, nel resto dell’anno, invece, chiude alle 18.00. L’ultimo ingresso è possibile fino ad un’ora prima della chiusura. Chiuso il 29 e 30 dicembre.
Il biglietto costa ¥1000 per gli adulti e ¥300 per i bambini e i ragazzi (dalle elementari alle scuole superiori). Se volete approfondire, sappiate che esistono anche visite guidate per scoprire il castello a meglio, come quelle che trovate a questo link* o a questo link* e che potete prenotare comodamente da casa prima di partire. Alcuni tour partono anche da Osaka, come quello che trovate qui*.
Come raggiungere il Castello di Himeji
Io ho raggiunto Himeji da Kobe (stazione Shin-Kobe), con uno shinkansen diretto che collega le due città in meno di mezz’ora; il costo del viaggio è di ¥970. Se, invece, arrivate da Kyoto, il costo della tratta in Shinkansen è di ¥2270 e il viaggio dura poco meno di un’ora (o quarantacinque minuti, a seconda del treno). In entrambi i casi, se avete un Japan Rail Pass, il viaggio è gratuito.

Dove dormire a Himeji
Durante il mio viaggio in questa zona del Giappone io ho soggiornato a Osaka e quindi non vi saprei consigliare un alloggio nell’area di Himeji. In ogni caso sono certa che cercando su Booking troverete sicuramente la soluzione che fa per voi. Vi lascio un box di ricerca qui sotto.
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Vi piacerebbe visitare il Castello di Himeji? Lo conoscevate? Se avete consigli, dubbi o domande, lasciate un commento.
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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Patrick
Che dire, un castello bellissimo, ancor più bello durante la fioritura dei ciliegi!
Martina Sgorlon
PatrickCiao Patrick! Concordo, i ciliegi hanno dato quel tocco in più. A presto 🙂
loredana cherini
Martina Sgorlonscusatemi ma non capisco se siete stati a gennaio ed avete visto la fioritura? i ciliegi a kyoto non avviene a maggio…
noi dovremmo andarci questo aprile/maggio 2019
mi date delucidazioni
grazie mille
Loredana
Martina Sgorlon
loredana cheriniBuongiorno Loredana. No, l’articolo è stato pubblicato a gennaio, ma io ho visitato Himeji a inizio aprile, la fioritura va da fine marzo a metà aprile in media, ma può variare a seconda della zona o delle condizioni meteo 🙂