
Visitare le cantine delle Langhe: alla scoperta delle realtà vitivinicole del territorio. Quattro indirizzi da scoprire e da provare tra le province di Cuneo e Asti.
Quello delle Langhe è un territorio conosciuto per i suoi meravigliosi paesaggi, per la sua storia e per la sua cucina, ma c’è un prodotto che spicca su tutti gli altri: il vino.
I vigneti che ricamano le colline di quest’area del Piemonte danno vita ogni anno a bottiglie che fanno il giro del mondo, che superano i confini nazionali e che, nel tempo, sono diventate una vera e propria eccellenza italiana. Per scoprirle possiamo sederci a tavola o andare direttamente all’origine, visitando almeno un paio delle tante cantine delle Langhe.
Fa un sole su questi bricchi, un riverbero di grillai e di tufi che mi ero dimenticato. Qui il caldo più che scendere dal cielo esce da sotto – dalla terra, dal fondo tra le viti che sembra si sia mangiato ogni verde per andare tutti in tralcio.
Casare pavese, La luna e i falò*
Cantine delle Langhe: 4 indirizzi da visitare
Come vi anticipavo nel post dedicato a cosa fare nelle Langhe, nessun viaggio in questa zona è completo se non si visita almeno una delle tante cantine che costellano il territorio. Sono moltissime e tutte diverse, ognuna con un proprio tratto distintivo, la propria storia e la propria specialità e visitarne almeno un paio significa capire più a fondo una tradizione lunga secoli e tutte le sue possibili sfumature, soprattutto se quelle che scegliete di visitare si trovano in zone differenti.
Durante il mio viaggio ho avuto la possibilità di scoprirne quattro: una a Barbaresco, specializzata nel vino omonimo; due nella zona di Barolo, ma con vigneti in aree ben distinte; e una a Canelli, nell’astigiano, per non limitarmi ai vini rossi che da sempre contraddistinguono la zona, ma scoprire anche i suoi spumanti.
Dagli anfiteatri di vigne alle cattedrali sotterranee, passando per le eccellenze di Brunate e i tappi in vetro, ecco quindi quattro cantine delle Langhe da scoprire e le loro eccellenze.

Barbaresco: Azienda Agricola Giuseppe Cortese
Da tre generazioni, l’Azienda Agricola Giuseppe Cortese si prende cura dei suoi vigneti nel comune di Barbaresco e, in particolare, nella zona detta Rabajà, cru storico e pregiato di quest’angolo di Piemonte. È proprio lì che si trova la cantina, una struttura affacciata su quello che è un vero e proprio anfiteatro di vigne e su pendii che vantano un’esposizione particolarmente favorevole a sud e sud-ovest dando così vita un prodotto d’eccellenza.

La cantina, che fa parte del Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, vanta vigneti che superano i 60 anni d’età, frutto della lavorazione tradizionale e di una cura particolare di tutto il processo produttivo, dalla potatura alla vinificazione vera e propria.
Per trasformare la materia prima, l’Azienda Agricola Giuseppe Cortese fa affidamento su un mix di strumenti che uniscono l’innovazione alla tradizione: dalle botti in cemento, che garantiscono una maggior pulizia, fino alle botti in rovere di Slavonia, passando per le anfore in terracotta, dedicate invece alla piccola percentuale di uve Chardonnay.

La prima bottiglia, datata 1971, ha fatto da apripista agli otto vini che oggi compongono il catalogo dell’azienda: un bianco (il Langhe Bianco “Scapulin”) e sette rossi (Langhe Dolcetto, Barbera d’Alba e Barbera d’Alba “Morassina”, Langhe Nebbiolo, Barbaresco, Barbaresco Rabajà e Barbaresco Riserva Rabajà). Potete assaggiarli tutti durante la visita e la degustazione.

Informazioni per la visita
L’Azienda Agricola Giuseppe Cortese si trova a Barbaresco, in Strada Rabajà 80. La visita prevede il tour in cantina e degustazione dei vini in una sala con una splenda vista sui vigneti circostanti. L’esperienza dura circa un’ora e costa 20€ a persona.
La cantina è aperta dalle 8.00 alle 11.00 e dalle 14.00 alle 17.30, dal lunedì al venerdì, ma le visite si effettuano solo su appuntamento. Tutte le informazioni e i contatti sono disponibili sul sito Cortesegiuseppe.it.

Barolo: Azienda Agricola Brezza
A due passi dal centro storico e dal Museo del Vino di Barolo, sorge l’Azienda Agricola Brezza, una realtà storica e attiva sul territorio dal 1885, anno nel quale Antonio e Giacomo Brezza, padre e figlio, iniziarono a coltivare i primi vigneti.
Oggi la cantina è condotta in agricoltura biologica certificata e produce i suoi vini seguendo la tradizione, ma con un occhio sempre rivolto all’innovazione per tutelare le proprie proposte, l’ambiente e le tipicità che rendono tanto particolari i vini prodotti nelle Langhe.

I vigneti, alcuni con piante che superano i 70 anni, si estendono su circa 20,5 ettari, di cui 16,5 nella zona di Barolo (divisi tra il comune vero e proprio e le vicine località di Monforte d’Alba e Novello) e 3,5 nelle aree di Diano d’Alba e Alba, zone celebri per la produzione del Nebbiolo.
L’Azienda Agricola Brezza è, come si può immaginare, specializzata in vini rossi, che rappresentano il 95% della produzione e vengono realizzati con uve autoctone come Dolcetto, Freisa, Barbera e Nebbiolo, ma propone anche un vino bianco: il Langhe Chardonnay, che è anche l’unico che ha alla base un’uva non piemontese.

A parte per le sue proposte, questa cantina mi ha colpito fin da subito per un piccolo particolare che la distingue da tutte le altre: i tappi in vetro. Il suo utilizzo, secondo Brezza, fornisce maggiori garanzie e, grazie alla maggiore tenuta, aiuta a rispettare le caratteristiche tipiche dei vini nel tempo.
Questa particolare tipologia di chiusura viene realizzata in Repubblica Ceca e nasce dall’idea di un medico tedesco appassionato di vini che per i tappi si è ispirato a quelli delle ampolle delle antiche farmacie.

Informazioni per la visita
L’Azienda Agricola Brezza si trova a Barolo, in via Lomondo 4. La visita, che dura circa un’ora prevede il tour in cantina e degustazione di 5/6 vini accompagnati da grissini della tradizione. L’esperienza costa 12€ a persona, ma la degustazione è offerta in caso di acquisto di bottiglie per un valore pari o superiore ai 35€ a persona.
Le visite si effettuano solo su appuntamento. Tutte le informazioni e i contatti sono disponibili sul sito Brezza.it.

Tra Barolo e La Morra: Azienda Agricola Francesco Borgogno
Dal 1930, anno di apertura della cantina, la famiglia Borgogno ha trasmesso di padre in figlio l’amore e la passione per la vinificazione e per il territorio, utilizzando la propria esperienza per ottenere non solo vini di qualità, ma anche rispettosi dell’ambiente e delle tradizioni.
L’Azienda Agricola Francesco Borgogno, infatti, basa il proprio lavoro su una lavorazione che mantiene inalterati tutti i passaggi tradizionali che permettono di trasformare l’uva in vino, proponendo vini genuini e seguendo personalmente ogni fase della produzione, dal lavoro tra le viti alla vendita.

I vigneti di proprietà, che si estendono per circa 7 ettari, si trovano a La Morra, alle spalle della cantina, in una tra le più rinomate zone del territorio: “Brunate”. Lì l’uva viene raccolta e trasportata in cantina, dove viene poi lavorata fino all’invecchiamento nelle grandi botti di rovere di Slavonia (senza passaggi in barriques) che si possono ammirare durante la visita guidata da Silvia. È lei che, insieme a Francesco, Giancarlo e Claudio Borgogno, oggi gestisce l’Azienda Agricola.

Come si può immaginare dalla posizione, la cantina rientra tra i produttori di Barolo DOCG, ma tra le proposte ci sono anche il Dolcetto d’Alba DOC, il Barbera d’Alba DOC, il Langhe Nebbiolo DOC e il Fata d’Oro, un vino bianco da tavola realizzato con uve Favorita provenienti da un piccolo appezzamento di terreno nel Roero.
Un ultimo consiglio. Durante la visita chiedete a Silvia il significato della colomba, logo dell’azienda, ne varrà la pena.

Informazioni per la visita
L’Azienda Agricola Francesco Borgogno si trova a Barolo, in via Crosia 29. Durante la visita è possibile scoprire la storia della cantina e assaggiare 4 vini accompagnati da prodotti locali. L’esperienza costa 15€ a persona.
Le visite si effettuano solo su appuntamento. Tutte le informazioni e i contatti sono disponibili sul sito Cantinaborgogno.com. A causa dell’emergenza sanitaria, le visite riprenderanno nella primavera 2021.

Canelli: Cantina Contratto
Fondata a Canelli (Asti) nel 1867 da Giuseppe Contratto, l’azienda omonima è tra le più antiche produttrici di spumanti nel nostro Paese e la prima, nel 1919, ad aver realizzato e commercializzato un vino “Metodo Classico” all’interno dei confini nazionali.
Anche se la Cantina Contratto è specializzata in vini frizzanti, in oltre 150 anni di attività ha arricchito il suo catalogo con vini rossi, bianchi fermi, vini dolci, vermouth, tonici e sciroppi con i quali si è fatta conoscere in tutto il mondo, entrando tra le sale del Vaticano e nei palazzi reali d’Europa.
Oggi la cantina, che si trova in un territorio di confine tra Langhe e Monferrato, è gestita a Giorgio Rivetti, già proprietario dell’azienda La Spinetta, ma prima di lui, nel 1993, Contratto era passata in mano a Carlo Bocchino, celebre produttore di grappa locale, che all’epoca investì nella ristrutturazione e nella conservazione delle aree storiche.

E sono proprio le storiche cantine sotterranee il vero tesoro dell’azienda e il primo motivo che vi dovrebbe spingere a inserirla nel vostro itinerario dedicato alle Langhe.
Estese per un’area di oltre 5000 metri quadri, le cantine sono state scavate all’interno della collina, penetrando il tufo calcareo fino a 32 metri di profondità per sfruttare al meglio il tasso di umidità e la temperatura naturale e costante del sottosuolo (13*). Sono queste le due caratteristiche fondamentali che permettono di dare vita a un ambiente ideale non solo per la fermentazione in bottiglia, ma anche per la lenta maturazione dei vini Metodo Classico.
Queste “cattedrali sotterranee”, come vengono anche chiamate, sono entrate a far parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO e, insieme a quelle di altre aziende storiche di Canelli, creano una rete che si estende per oltre 20 chilometri all’interno della collina.

Durante la visita potete esplorarle, scoprire tutti i processi e le tecniche che portano alla realizzazione degli spumanti, come il remuage e il degorgement. Pensate che, fino a poco tempo fa (e a volte ancora oggi), quest’ultimo passaggio veniva eseguito a mano da Mauro Ferrero, un dipendente di Contratto che nel 1978 ha iniziato proprio in quelle “cattedrali” la sua formazione di champagista e ora gestisce le cantine con dedizione, amore ed esperienza.
Oggi la Cantina Contratto è tornata alle sue origini e qui potrete trovare soltanto vini spumanti: Millesimato Brut (prodotto di punta dell’azienda), Bacco d’Oro Brut, For England Pas Dosé (creato nel 1930 per il mercato inglese), For England Rosé Brut, Blanc de Blancs Brut e De Miranda Moscato. A questi si aggiungono i celebri liquori: vermouth bianco e rosso, Americano rosso, Fernet, Aperitif e Bitter.
Ad arricchire ogni bottiglia ci pensano infine le etichette con il marchio originario creato negli anni Venti, delle piccole opere d’arte in Stile Liberty e dall’eleganza senza tempo.

Informazioni per la visita
La Cantina Contratto si trova a Canelli, in via G. B. Giuliani 56. La visita, che dura circa 90 minuti e permette di scoprire la storia dell’azienda e di ammirare personalmente le aree sotterranee, si conclude con una degustazione di vini accompagnata da prodotti locali; il costo è di 25€ a persona.
Le visite si effettuano solo su appuntamento e sono disponibili in italiano e in inglese. Tutte le informazioni e i contatti sono disponibili sul sito Contratto.it.

Dove dormire nelle Langhe
Durante il mio viaggio nelle Langhe ho soggiornato non distante da Neive, nel B&B I Quattro Grappoli*, un alloggio semplice, ma carino, con una vista da favola sulle colline circostanti. Se, però, cercate un alloggio in un’altra zona, vi lascio qui sotto una mappa* con tutte le opzioni aggiornate.
Infine, se siete interessati ad altre esperienze interamente dedicate al cibo, vi consiglio di dare un’occhiata a questa pagina* dove sono disponibili tanti tour guidati pensati per scoprire l’enogastronomia delle Langhe.
Booking.comSuggerite altre cantine delle Langhe durante una visita in questa zona del Piemonte? Se avete domande, dubbi o suggerimenti, lasciate un commento 🙂
Tutte le foto presenti nel post sono state scattate con una Canon 80D* con obiettivo Canon 24 mm* e un iPhone 11 Pro*. Per vedere tutte le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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