Budapest: cosa vedere in 4 giorni nella capitale ungherese

Budapest: cosa vedere in quattro giorni. Un viaggio tra storia, monumenti principali e luoghi da non perdere per scoprire la capitale ungherese se avete pochi giorni a disposizione.

Budapest è una città massiccia ed elegante che nasconde mille anime diverse, da quella rigorosa del Parlamento fino a quella colorata e vivace dei ruin bar del quartiere ebraico.
Offre tantissime cose da fare e da vedere e quattro giorni non sono sufficienti per esplorarla nel dettaglio, ma bastano per farsi un’idea della sua atmosfera, scoprire i luoghi principali e trovare tanti motivi per i quali ritornare.
In questo post vi racconto la sua storia e vi suggerisco cosa non perdere se anche voi, come me, ci trascorrete solo quattro giorni.
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La storia di Budapest in pillole
La storia di Budapest inizia intorno al I secolo a.C., con un insediamento celtico nell’area di Óbuda, e continuò poco dopo con l’occupazione delle truppe romane che la chiamarono Aquincum, nome scelto per le numerose sorgenti termali, e fondarono la vicina Buda.
Nell’896 d.C., però, le dieci tribù magiare arrivarono sul territorio cacciando i romani, dando vita anche a Pest, sulla riva opposta del Danubio, e dando inizio a un nuovo e importante capitolo per la città e per il Paese intero che vide tra gli eventi principali l’incoronazione di re Stefano, primo re d’Ungheria, nell’anno 1000.

Dopo le terribili invasioni mongole del Tredicesimo secolo, l’area tornò sotto il dominio magiaro e nel 1361 Buda venne dichiarata ufficialmente capitale dello stato, prosperando per circa due secoli.
A questo periodo seguì la conquista ottomana di Buda e di Pest, avvenuta nel 1526, ma l’intera area passò poi, nel 1686, sotto il governo asburgico, che rimase in carica per secoli e diede un’importante spinta economica, culturale e demografica alla città, soprattutto a partire dal 1867, anno della nascita dell’Impero Austroungarico.

Nonostante questo, il popolo ungherese tra il 1848 e il 1849 cercò di ottenere l’indipendenza sulla scia dei movimenti rivoluzionari europei. Anche se il colpo fallì, il 15 marzo, giorno dell’inizio della rivolta, è oggi considerato festa nazionale e all’angolo tra Báthory utca e Hold utca è stata posta una lanterna che commemora l’evento.

Bisogna poi aspettare il 1873 per l’unione di Buda, Óbuda e Pest, fino ad allora rimaste separate, e per la nascita di una grande città in grado di sfidare Vienna, la capitale dell’Impero. È solo con la fine della Prima Guerra Mondiale, però, che si può assistere alla nascita di uno stato autonomo e alla proclamazione di Budapest come vera e propria capitale.

La Seconda Guerra Mondiale colpì duramente la città e la sua comunità ebraica, con deportazioni e massacri avvenuti principalmente nel ghetto o lungo il Danubio. Il conflitto finì con l’arrivo dei russi nel 1945.
Da allora la città subì numerosi restauri e ricostruzioni, quasi tutte seguendo lo stile tipico del regime sovietico, e la città (come l’Ungheria intera) rimase sotto l’orbita dell’URSS fino al 1989, quando cadde l’Unione. Il tutto passando per la Rivoluzione Ungherese del 1956, una ribellione guidata da uno spirito antisovietico e terminata con un intervento militare.
Entrata a far parte dell’Unione Europea nel 2004, oggi Budapest è una delle città più vive e vivaci del continente, con studenti e visitatori che la raggiungono da ogni parte del mondo.

Cosa vedere a Budapest
Come ogni capitale, anche Budapest offre tantissimo da fare e da vedere e non è facile concentrare tutto in quattro giorni. Soprattutto, non è facile creare un itinerario definitivo, perché ognuno di noi ha interessi e gusti differenti.
Di seguito ho elencato quelli che secondo me sono i luoghi da non perdere in città: chiese, parchi, belvedere e quartieri che andrebbero assolutamente inseriti nell’itinerario. Ecco cosa vedere a Budapest.

La Basilica di Santo Stefano
Il mio viaggio a Budapest è iniziato proprio da qui, dalla Basilica di Santo Stefano, un edificio dedicato al primo re d’Ungheria che, dal punto di vista religioso, è il principale della città.

I lavori di costruzione, iniziati nel 1851, continuarono fino ai primi anni del Novecento per offrire poi alla capitale una meraviglia artistica e architettonica fatta di mille dettagli, marmi e mosaici dorati preziosissimi. Altrettanto preziosa è la reliquia ospitata al suo interno: la mano destra del sovrano poi diventato Santo.

Per chi non soffre di vertigini, la cupola della Basilica offre un suggestivo belvedere immerso tra i tetti della città. Io purtroppo l’ho visitata durante una brutta giornata e non sono salita, ma vi auguro di essere più fortunati.
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L’ingresso alla Basilica è gratuito, ma per salire sul belvedere bisogna pagare un biglietto da 500 HUF (circa 1,50€). La chiesa è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00, il sabato fino alle 13.00 e la domenica dalle 13.00 alle 17.00.
Per raggiungerla potete prendere la metro della linea 1 e scendere a Bajcsy-Zsilinszky út, oppure l’autobus della linea 9 o quelli notturni delle linee 914, 914A, 931, 950 e 950A e scendere a Szent István Bazilika. Non distante, in Deák Ferenc tér, fermano anche i bus delle linee 16, 115, 916 e 990 (questi ultimi due notturni).

Il Ponte delle Catene
Il Ponte delle Catene, che in ungherese si chiama Széchenyi Lánchíd e prende il nome dal conte che ne promosse la costruzione, è uno dei simboli della capitale ungherese e quello che più rappresenta l’unione tra Buda e Pest, che all’epoca della costruzione, tra il 1839 e il 1849, erano ancora separate.

Fu costruito per sostituire un vecchio ponte su chiatte che veniva smontato con l’arrivo dell’inverno, quando il Danubio si ghiaccia, e all’epoca non era solo un’importante infrastruttura per la futura capitale, ma anche il detentore di un record, perché con i suoi 202 metri era il più lungo al mondo nel suo genere.
Quello che vediamo oggi, però, è una ricostruzione, perché l’originale fu distrutto dalle truppe tedesche per rallentare l’avanzare di quelle sovietiche provenienti da est durante la Seconda Guerra Mondiale.

Per raggiungere il Ponte delle Catene c’è l’imbarazzo della scelta. Sul lato di Pest potete prendere i bus 16, 16B, 105, 916 e 990 che fermano a Széchenyi István tér, oppure i tram 2 e N2 con la stessa fermata.
Molti di questi continuano la loro corsa anche sul lato di Buda, fermando a Clark Ádám tér. In aggiunta ci sono anche il bus N109 e i tram 19, 41 o N19 con la stessa fermata.

Le scarpe sulla riva del Danubio
Dal Ponte delle Catene basta fare qualche metro seguendo il fiume, verso la cupola del Parlamento, per imbattersi nel memoriale dell’Olocausto: le Scarpe sulla riva del Danubio (in ungherese: Cipők a Duna-parton).
Quest’opera è il risultato di una collaborazione tra il regista ungherese Can Togay e lo scultore Gyula Pauer e vuole ricordare tutti gli ebrei fucilati e gettati nel Danubio dai soldati antisemiti delle Croci Frecciate, i miliziani ungheresi che collaborarono con i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Quando arriverete lì, noterete che qualcuno ha messo dei fiori nelle scarpe. In realtà, come spiegano durante la visita alla Sinagoga, andrebbero messi dei sassi in memoria dell’Esodo, perché non c’erano fiori nel deserto, solo sabbia e sassi.
Se non arrivate a piedi dal Parlamento o dal Ponte delle Catene, la fermata più vicina è Kossuth Lajos tér della metropolitana M2.

Il Parlamento
Il Parlamento è il cuore della Budapest politica, edificio importantissimo per tutto il Paese sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista simbolico e architettonico: un vero e proprio gioiello pieno di dettagli preziosissimi e un luogo nel quale sono custoditi i gioielli della corona ungherese.
Ve ne ho parlato in maniera più approfondita in un altro post (dove trovate anche tutte le informazioni su come raggiungerlo, orari e prezzi), quindi non mi dilungherò molto, ma sappiate che se volete visitare anche l’interno (che vi consiglio caldamente), l’unico modo è partecipare a una visita guidata.
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Szabadság Ter: Piazza della Libertà
Piazza della Libertà (Szabadság Ter), realizzata dove, durante la rivoluzione del 1849, fu giustiziato il primo capo del governo ungherese Lajos Batthyány, ospita alcuni edifici importantissimi per la storia di Budapest, come l’ex palazzo della Borsa e la Banca Nazionale Ungherese.

Tra edifici in stile Liberty e statue, come quella dedicata a Ronald Reagan nei pressi dell’ambasciata americana, però, c’è anche un angolo che non dovrebbe passare inosservato: un memoriale per le vittime dell’invasione tedesca della Seconda Guerra Mondiale.

Lì sono stati raccolti oggetti personali, fotografie, libri e lettere appartenuti a cittadini ungheresi, quasi tutti ebrei, che hanno subìto più di altri il dominio Nazista.
Molte delle testimonianze, appese simbolicamente al filo spinato, sono state tradotte in inglese in modo da renderle comprensibili anche ai turisti e ai visitatori stranieri.

La piazza si trova a due passi dal Parlamento e dalla Basilica di Santo Stefano. Se la volete raggiungere con i mezzi, quelli più comodi sono gli autobus delle linee 15 e 115 o il filobus CITY (con fermata a Hercegprímás utca o Széchenyi utca). In alternativa ci sono anche i filobus delle linee 70 e 78 con fermata a Kossuth Lajos tér M.

Piazza degli Eroi
Piazza degli Eroi (Hősök tere) è una delle più grandi e più importanti di Budapest e si trova alla fine di Andrássy út, uno dei viali più lunghi della capitale.
Sui lati lunghi ospita il Museo delle Belle Arti e la Galleria d’Arte Műcsarnok, mentre uno dei suoi lati corti si affaccia su Városliget, uno dei parchi più ampi di Pest.

È famosa non solo per le istituzioni culturali che hanno sede qui, ma anche e soprattuto per il Monumento del Millenario, un’opera che commemora i capi (a cavallo) delle tribù che diedero vita all’Ungheria nel Nono secolo e che è arricchito con statue che ricordano personaggi importanti per la storia del Paese.

Inizialmente, quando il monumento fu realizzato tra il 1896 e il 1929, tra loro c’erano anche quelle della dinastia asburgica, perché l’Ungheria si trovava sotto il regno austriaco, ma furono sostituite dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando il monumento subì un importante restauro a causa dei danni del conflitto.
In Piazza degli Eroi arrivano la metropolitana M1 (fermata Hősök Tere), gli autobus delle linee 20E, 30, 30A, 105, 230 e i filobus 72, 75 e 79, con la stessa fermata della metro.

Városliget
Városliget significa Parco della Città e, apparentemente realizzato nel Tredicesimo secolo, vanta il titolo di primo parco pubblico del mondo.

Copre un’area vastissima, oltre 100 ettari, ed è un luogo ricco di verde, di aree dove svagarsi, come la pista di pattinaggio che viene allestita ogni inverno, edifici storici, come il Castello Vajdahunyad, copia di uno che si trova in Transilvania che ospita il Museo agricolo, uno zoo e un giardino botanico. In inverno non mancano nemmeno i mercatini di Natale, l’Advent Liget. Insomma, andrebbe visitato in tutte le stagioni per vederlo ogni volta con occhi nuovi.

Per raggiungerlo valgono le stesse informazioni che vi ho dato per arrivare in Piazza degli Eroi, ma essendo molto grande potete prendere anche la metro M1 fino a Széchenyi fürdő, il tram 1 con fermata a Kacsóh Pongrác út o il filobus 75 con fermata a Ajtósi Dürer sor.

Il quartiere ebraico
Budapest ha un’anima ebraica, un quartiere con sinagoghe, case che portano ancora i segni dell’antisemitismo della metà del secolo scorso, monumenti e targhe che invitano a non dimenticare.
Il quartiere ebraico è una delle zone che ho preferito durante il mio viaggio in città e una di quelle che non andrebbe mai esclusa dal proprio itinerario, sia di giorno che di notte, quando i famosissimi ruin bar si riempiono di vita e di musica. Ve ne ho parlato in un altro post.
Leggi anche: Il Quartiere Ebraico di Budapest: le tappe da inserire nell’itinerario

Il Mercato Centrale di Budapest
Il Mercato Centrale di Budapest (Nagycsarnok) risale alla fine dell’Ottocento, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale fu completamente ristrutturato in vista della riapertura al pubblico avvenuta poi nel 1990.
Diviso su due livelli, il mercato ospita al primo piano i banchi con i prodotti freschi e souvenir alimentari, dai salumi fino alla frutta e alla verdura, e al primo piano banchi di artigianato più o meno locale (c’è davvero di tutto) e locali, spesso con una lunga fila, dove trovare piatti pronti.
Io l’ho consigliato tra i luoghi dove mangiare almeno una volta a Budapest, ma potete anche entrare solo per curiosare. Ne vale la pena.
Leggi anche: Dove mangiare a Budapest: cinque indirizzi da ricordare

Il Mercato Centrale è aperto dal lunedì al sabato dalle 6.00. Chiude alle 17.00 il lunedì, alle 15.00 il sabato e alle 18.00 dal martedì al venerdì.
Per raggiungerlo potete prendere la metro M4, i tram 2 e N2, i filobus 83 e CITY e i bus 15, 115, 979 e 979A, tutti con fermata a Fővám tér.

Il panorama dalla Cittadella
La Cittadella di Buda è una fortezza (con tanto di bunker costruito durante la Seconda Guerra Mondiale) che risale alla metà del Diciannovesimo secolo. Voluta dagli Asburgo, oggi è sormontata dal Monumento alla Liberazione, una statua di 14 metri che ricorda la cacciata delle truppe naziste dalla capitale a opera dell’armata sovietica.
Da lassù, dopo aver percorso un numero incalcolabile di gradini (si arriva fino a 235 metri d’altezza), si può ammirare l’intera città da un punto di vista davvero privilegiato, il più alto di Budapest. Vi auguro di trovare una giornata più limpida della mia.
Leggi anche: Budapest dall’alto: panorami della capitale ungherese

La Cittadella è raggiungibile solo a piedi. Potete partire dalla strada di fronte alle Terme Gellért (Szent Gellért rkp.) o dal sentiero vicino a Ponte Elisabetta. In entrambi i casi il percorso a piedi è percorribile in non meno di 10 minuti.
Per raggiungere il primo accesso potete prendere i tram delle linee 19, 41, 47, 48, 49, 56 e 56A e scendere a Szent Gellért tér o la metro della linea M4 e scendere alla stessa fermata. In alternativa potete arrivare al di là del fiume con il tram 2 (fermata Fővám tér) e poi attraversare il ponte Szabadság.

Il Bastione dei Pescatori e la Chiesa di Mattia
Il Bastione dei Pescatori, la struttura che sembra uscita da una fiaba e che si affaccia sul Danubio dalla collina di Buda, è uno dei luoghi più belli e fotografati della capitale, ma non mi dilungherò troppo qui, perché ve ne ho già parlato all’interno del post dedicato ai luoghi dai quali ammirare la città dall’alto.

La Chiesa di Mattia, invece, che avevo solo citato, è una meraviglia architettonica ricca di colori, una delle sorprese più belle del mio viaggio.
Costruita per volere di Re Béla IV, svetta su Piazza della Santa Trinità dalla metà del 1200 e nel corso dei secoli subì continue modifiche, una delle più importanti la sua trasformazione in moschea nel 1541.

In questa chiesa, il cui vero nome è Nostra Signora Assunta della Collina del Castello, si sposò Mattia Corvino, sovrano ungherese, re di Boemia e duca d’Austria, e furono incoronati Francesco Giuseppe I d’Austria e Carlo IV, mentre oggi vi riposano re Béla III e sua moglie Anne de Chatîllon.
All’interno è un vero capolavoro, con cappelle dedicate ai santi e ai principi, affreschi che raccontano le storie d’Ungheria, una replica della Madonna Nera di Loreto, stemmi e portali arricchiti con bassorilievi. Di sera tra i colori spicca l’oro delle pareti, di giorno ci pensano le vetrate colorate a regalare mille sfumature diverse. Vi consiglio caldamente di non perderla.

Entrambi si trovano a circa 10-15 minuti di passeggiata in salita dal Ponte delle Catene, vi basterà seguire le indicazioni. Se, però, preferite evitare la salita e optate per i mezzi pubblici, potete prendere gli autobus delle linee 16, 16A, 116 e 916 (notturno) e scendere a Szentháromság tér.
La chiesa è aperta ai turisti dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00, il sabato fino alle 12.00 e la domenica dalle 13.00 alle 17.00. Il costo è di 1500 HUF (circa 5€) a tariffa intera e di 1000 HUF (circa 3€) a tariffa ridotta. I bambini sotto i 6 anni non pagano.

Il Castello di Buda
Se il Parlamento è il cuore di Pest, il Castello è il cuore di Buda. Costruito tra il 1410 e il 1420, l’edificio è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1987 e osserva la città dall’alto, imponente e maestoso.
Ciò che vediamo è il risultato di continue ricostruzioni e continui restauri e oggi la struttura è un vero e proprio polo culturale, perché ospita il Museo Storico della città, la Biblioteca Nazionale e la Galleria Nazionale Ungherese, tre tra le più importanti istituzioni della capitale.
Anche se non volete curiosare tra le loro sale e le loro gallerie, vi consiglio comunque di raggiungerlo, perché da lassù c’è una vista splendida. Anche di lui ho parlato nel post dedicato ai panorami.

Per raggiungere il Castello potete prendere la funicolare che lo collega a Clark Ádám tér, la piazza di fronte al Ponte delle Catene. È attiva dalle 7.30 alle 22.00 e il biglietto costa 1200 HUF (circa 3,80€) sola andata e 1800 HUF (circa 5,70€) per andata e ritorno. In alternativa, potete salire a piedi dallo stesso punto (la passeggiata dura meno di dieci minuti).
Per arrivare in cima evitando la salita, potete prendere anche gli autobus delle linee 16, 16A, 116 e 916 (notturno) con fermata a Dísz tér e poi proseguire a piedi per circa dieci minuti.

Almeno uno dei bagni termali
Budapest è famosissima per i suoi bagni termali, anche perché vanta un interessante record: è la città con più sorgenti di acqua calda al mondo.
Ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le età, dagli elegantissimi e storici Bagni Széchenyi, fino alle strutture più recenti come i Bagni Dandár. Io ho trascorso una mattinata ai Gellért, nell’area di Buda, all’interno di una sala privata nella quale godersi l’acqua calda in totale tranquillità. Vi ho raccontato l’intera esperienza e la storia delle terme della capitale ungherese in un altro post.
Leggi anche: Terme a Budapest: la mia esperienza ai bagni Gellért

I tour gratuiti di Budapest
Io ho creato da sola il mio itinerario per andare alla scoperta di Budapest, ma, se volete, in città esistono molti tour gratuiti che vi permetteranno di visitare la capitale insieme a guide preparate. Vi lascio un link che potrebbe esservi utile.
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Dove dormire a Budapest

Per il mio viaggio a Budapest ho prenotato un alloggio attraverso AirBnb*.
L’appartamento non era molto grande, ma perfetto per due persone, con cucina attrezzata e bagno con doccia. Si trovava non distante dalla stazione centrale e a pochi minuti a piedi dal Parlamento, in un’area tranquilla e comoda per gli spostamenti.
Leggi anche: Airbnb: come funziona e qualche consiglio per usarlo al meglio
Avete consigli o domande su cosa vedere a Budapest? In caso di dubbi o suggerimenti, lasciate un commento 🙂

Altre informazioni e mappa
Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D* e un iPhone 6s*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Jules
Che storia complicata e travagliata quella di questa città! Immagino si respiri tutta. Molto toccante il memoriale dell’olocausto.
Parlando di cose più leggere, di sicuro passerei al mercato e a provare una delle terme! 😉
Martina Sgorlon
JulesCiao Jules 🙂
Hai proprio ragione e credo sia importante conoscerla (anche solo in parte) per riuscire ad apprezzare ancora di più la città. 🙂