Street art a Bruxelles: a caccia di opere d’arte nella capitale belga

Street art a Bruxelles: una passeggiata per le vie della capitale belga per scoprire la sua splendida arte di strada. Progetti, eventi e opere indipendenti (e dove trovarli!).
Bruxelles non è solo una città, è una tela. Anzi, è un album da disegno, uno di quelli pieni di schizzi di stili diversi, che si alternano e mescolano senza un ordine preciso. Basta passeggiare per le sue strade per trovarsi davanti a opere di street art splendide: in bianco e nero, a colori, ricche di dettagli o appena abbozzate, quasi come stencil.
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Street art a Bruxelles: i progetti e dove trovarla
Durante il mio viaggio è come se avessi ritrovato in lei l’anima della città. Riesce a trasmettere quella personalità che si perde tra strade, piazze e lavori in corso infiniti e a ogni passo si spera di voltare l’angolo e trovare un’altra opera, magari più bella della precedente.
Moltissime realizzazioni sono indipendenti, create da artisti che hanno voluto lasciare una traccia del loro passaggio nella capitale, altre, invece, sono frutto di progetti condivisi, di richieste specifiche e di eventi che si sono svolti in città.
Dopo avervi detto cosa vedere a Bruxelles, vi accompagno a scoprire alcune delle opere principali e le idee dalle quali sono nate. Vi porto tra le strade della capitale belga per scoprire la sua street art.

Bruxelles capitale del fumetto
Bruxelles è considerata la capitale europea del fumetto o, in francese, de la bande dessinée, letteralmente “la striscia disegnata”. I Puffi, Tintin e Lucky Luke, solo per citarne alcuni, sono usciti dalle matite di disegnatori belgi e nel tempo hanno raggiunto le pagine di riviste e giornali di tutta Europa e del mondo intero.
Questa forma d’arte è così importante per la capitale che le è stato dedicato un intero museo, il Centro Belga del Fumetto o Centre Belge de la Bande Desinée, aperto nel 1989.
Insieme a lui sono nati anche il MOOF, un museo interamente dedicato alle figurine (action figures, bambole, pupazzi, ambientazioni ricostruite in miniatura nei minimi dettagli…), negozi interamente dedicati alla vendita e allo scambio di materiale da collezione e studi dove gli appassionati possono partecipare a workshop e corsi.

Il progetto che però ha davvero consacrato Bruxelles a capitale del fumetto è quello che ha colorato le pareti dei suoi edifici. Dagli anni Novanta a oggi, infatti, oltre cinquanta palazzi della città si sono trasformati in gigantesche tele sulle quali i disegnatori hanno ridato vita ai personaggi più famosi delle bandes dessinées belghe e francesi. E così Asterix è comparso su un muro affacciato su un campo da calcio, Marsupilami su una parete del quartiere di Marolles e Tintin sta inseguendo chi sa chi o chi sa cosa su quello di una casa a due passi dalla Grand Place.
I murales sono davvero tanti e non tutti nel centro città, quindi, se avete pochi giorni a disposizione, non vi sarà possibile scoprirli tutti, a meno che non vi dedichiate solo a loro. Potete passeggiare per la capitale e sperare di incontrarne qualcuno per caso (non sarà difficile) oppure potete visitare il sito Visit.Brussels e segnarli su una mappa uno per uno.
Strokar
Strokar è un evento che si è svolto dal 21 settembre al 19 novembre 2017 e che ha coinvolto quaranta artisti provenienti da tutta Europa. Ognuno di loro ha scelto una fotografia di Fred Atax, fotoreporter contemporaneo, e l’ha ricreata sulle pareti della città. Con le immagini si vola in Nepal, nelle Filippine, in Amazzonia: ritratti in bianco e nero di persone da ogni parte del mondo.
Questo progetto mi è piaciuto tantissimo e mi è dispiaciuto non trovare una mappa delle opere realizzate, perché le avrei viste tutte più che volentieri. Passeggiando ho trovato solo un gruppo di cinque volti che ha contribuito a far crescere la mia curiosità. Si trova di fronte al Zinneke Pis.

L’artista da non perdere: Jeff Aerosol
Tra gli artisti che hanno partecipato a Strokar c’è anche Jeff Aerosol, uno dei miei preferiti se si parla di street art. Le sue figure in bianco e nero e in scala 1:1 sono straordinarie e riescono sempre a trasmettere qualcosa in più rispetto a tante altre. O almeno questo vale per me.
Passeggiando per Bruxelles ho trovato alcune opere bellissime che non posso non consigliarvi se anche voi amate il suo stile. Ci sono il riconoscibilissimo Sitting Kid, che avevo incontrato anche a Bonifacio, in Corsica, il Newspaper Boy e due gruppi dedicati alla musica.

Il primo vede ritratti Jim Morrison, Bruce Springsteen, John Lennon, Bob Dylan e Jimi Hendrix ed è stato realizzato nel 2008 per un negozio di dischi e strumenti musicali: l’Arlequin. Si trova vicino al Manneken Pis.
Il secondo, invece, si trova nel quartiere Marolles e si intitola De la musique avant toute chose (La musica prima di tutto). Fu creato nel 2017 per la Galerie Martine Ehmer in un vicolo a due passi dall’entrata della galleria stessa.
Rainbow House
La Rainbow House è il punto di riferimento della comunità LGBTQ+ di Bruxelles e, oltre a fornire assistenza e supporto, organizza continuamente eventi culturali e informativi.
Una delle pareti della sede, quella su Rue de la Chaufferette, è stata decorata nel 2015 con un gruppo di murales dedicato proprio all’intera comunità e attraverso queste opere gli artisti hanno voluto trasmettere messaggi positivi, contro l’intolleranza.

Dove dormire a Bruxelles
Durante il mio viaggio a Bruxelles sono stata ospite di un’amica e quindi per ora non posso consigliarvi un alloggio specifico, ma sono certa che cercando sulla mappa* qui sotto troverete sicuramente la soluzione che fa per voi.
Booking.comConoscevate la street art di Bruxelles? Se avete domande, dubbi o suggerimenti, lasciate un commento 🙂
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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Stefania - Prossima Fermata Giappone
Io adoro la street art e questa di Bruxelles è una vera meraviglia!
Quella che piace tantissimo anche a me è proprio quella in bianco e nero che hai mostrato alla fine del post, stupenda!
Martina Sgorlon
Stefania – Prossima Fermata GiapponeCiao Stefania! Sì, è forse la cosa che ho preferito di Bruxelles ❤
A presto 🙂