Bruxelles: cosa vedere in tre giorni nella capitale belga

Cosa vedere a Bruxelles: dalla Grand-Place al mercatino delle pulci di Marolles (e le informazioni utili). Un viaggio nella capitale belga e alcuni consigli su cosa non perdere.
Bruxelles è un puzzle, è fatta di tanti pezzi differenti. Questo non accade solo perché, come tante altre, è composta da quartieri diversi, ma anche perché è quella che viene definita “un’area metropolitana”.
Basta infatti attraversare una strada per uscire dalla “Città di Bruxelles” e ritrovarsi in un altro comune che, però, fa sempre parte di Bruxelles. Apparentemente non ci sono confini veri e propri, è un tutt’uno, e per questo, quando la si visita, spesso non ci si rende conto di essere in una zona con un municipio tutto suo. In questo post vi porto a scoprirla e vi suggerisco cosa non perdere durante il vostro viaggio.
Leggi anche: 7 curiosità su Bruxelles: storie e luoghi da scoprire
Cosa vedere a Bruxelles
Ville de Bruxelles è il cuore dell’area metropolitana e il comune principale ed è composto da diversi quartieri. Ci sono il Pentagone (il centro storico che prende il nome dalla sua particolare forma), i quartieri sud (Cambre-Etoile, Louise e Solbosch) e quelli nord (Laeken, Haren, Mutsaard e Neder-Over-Heembeek) e c’è Schuman, ossia il Quartiere Europeo, a est.
In questo itinerario di pochi giorni ho voluto concentrarmi sul Pentagone, a sua volta diviso in quartieri più piccoli, su Laeken, che ospita uno dei simboli della città, l’Atomium, ma anche su alcuni municipi confinanti che meritano una visita, come Ixelles, Schaerbeek e Saint-Josse-Ten-Noode. Ecco cosa vedere a Bruxelles in tre giorni: i quartieri e i monumenti da non perdere nella capitale belga.
Pentagone, Bruxelles: cosa vedere
Il Pentagone di Bruxelles è composto a sua volta da nove quartieri: Centre, Royal, Sabino, Marolles, Quais (dei quali vi parlerò in questo post), Libertés, Midi-Lemonnier, Senne e Marais-Jacqmain. Ecco cosa non perdere e i luoghi da inserire nell’itinerario.

Centre
Il quartiere di Centre non è solo il cuore del Pentagone e della moderna Bruxelles, ma anche di quella antica. Nel 979, infatti, il Duca Carlo di Lorena scelse questa zona, precisamente l’area di Saint-Géry, come luogo per erigere un nuovo castello e, nei secoli successivi, intorno alla struttura si sviluppò la città che oggi conosciamo. Questo quartiere è il punto di partenza perfetto per un viaggio nella capitale. Ecco cosa non perdere al suo interno.
Grand-Place
La Grand-Place è uno dei luoghi simbolo di Bruxelles, patrimonio dell’umanità dal 1998. Su di lei si affacciano il municipio e la Maison du Roi: il primo, l’Hôtel de Ville, fu costruito nella prima metà del Quattrocento, la seconda (in italiano “La casa del re”), adibita a sede dei servizi amministrativi durante il periodo di governo dei Duchi di Brabante, è oggi un museo dedicato alla città.
Intorno alla piazza ci sono poi le Case delle Corporazioni, come quelle dei panettieri, degli ebanisti, degli arcieri, dei mastri birrai. Tutti edifici eleganti che illuminano la piazza con i loro dettagli dorati.
La piazza è pedonale, così come alcune vie che la circondano. Le fermate metro più vicine sono quelle di Gare Central e Bourne (linee 1 e 5), ma sono comodi anche il tram (fermata Bourse, linee 3, 4 e 32) e l’autobus (fermata Grand-Place o Beurs, linee 48 e 95).

Cathédrale Saints-Michel-et-Gudule
La cattedrale dei Santi Michele e Gudula è la principale di Bruxelles, il luogo dove si celebrano i matrimoni reali e le incoronazioni dei sovrani.
Sorge dove un tempo si trovava la piccola cappella di San Michele, eretta nell’anno Mille in corrispondenza del punto dove si incontravano due tra le stradi più importanti dell’attuale Belgio: quella che portava in Francia (la Anversa-Mons) e quella che portava direttamente in Germania (la Fiandre-Colonia). L’edificio fu dedicato anche a Santa Gudula solo una cinquantina d’anni dopo la costruzione, quando le spoglie della santa furono trasferite qui dalla chiesa di Saint-Géry, dove attualmente c’è il mercato coperto.
Ciò che vediamo oggi è il risultato dell’imponente ampliamento del Tredicesimo secolo e la chiesa, con le sue torri alte ben 64 metri, è considerata uno dei maggiori esempi di architettura religiosa in stile Gotico brabantino. All’interno, uno dei tesori che colpiscono di più è l’imponente organo sospeso da terra realizzato nel 2000.
- Orari: la chiesa è aperta dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18.00, il sabato fino alle 15.30, la domenica dalle 14.00 alle 18.00.
- Come raggiungerla: la fermata della metropolitana più vicina è quella di Gare Central (linee 1 e 5), ma si può arrivare anche in autobus con le linee 29, 63, 65, 66 (fermata a Parc) o le linee 38, 48, 86, N06 (fermata Gare Central).

Galeries royales Saint-Hubert
Le Gallerie Reali Saint-Hubert, costruite nel 1846, sono tra le prime del loro genere e sono composte da un ramo centrale e tre ali laterali che si chiamano Galerie du Roi, de la Reine e des Princes.
Al loro interno ci sono cioccolaterie, caffetterie, negozi di articoli di lusso e gioiellerie e passeggiare sotto la grande arcata di vetro permette di essere catapultati direttamente nella Bruxelles più elegante. In questo “salotto”, il 1 marzo 1896, ci fu anche la prima proiezione cinematografica del Belgio e oggi c’è una delle più belle librerie di Bruxelles, ve ne ho parlato in un altro post.
Come raggiungerle: in autobus, con le linee 29, 66 o 71 (fermata Arenberg).

Le tre statue che fanno pipì
Uno dei simboli di Bruxelles è una piccola statua di un bimbo che fa la pipì: il Manneken Pis. Si racconta sia in onore di un bambino che, urinando su una bomba, la spense salvando la vita di decine di persone.
Quando ho visitato la città, la statua non indossava un abito particolare, ma in realtà ha più di 900 vestitini utilizzati per eventi e feste ufficiali. Sono esposti all’interno del museo Garde-robe in Rue de Chène 19.
Ciò che molti non sanno, è che il piccolo Manneken ha anche due statue sorelle: quella di Jenneke Pis, una bimba che fa pipì realizzata nel 1985 per raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro, e quella di Zinneke Pis, un cagnolino, l’unico a non essere una fontanella.
- Il primo può essere raggiunto a piedi dalla Grand-Place oppure con l’autobus della linea 33, fermata Manneken Pis.
- La seconda, nel vicolo impasse de la Fidélité, non è distante dalla fermata della metropolitana De Brouckere (linee 1 e 5) e dell’autobus Arenberg (linee 29, 66, 71).
- Il terzo si trova in Rue des Chartreux 35 e può essere raggiunto in bus (linee 33, 86, 126, 127, 128, N04, N05, N06, N08, N09, N10, N11, N12, N13, N16) scendendo alla fermata Bourne.
Théâtre Royal de la Monnaie
Il Teatro Reale de la Monnaie è il principale di Bruxelles e di tutto il Paese e la sua fondazione risale al 1695, anche se l’edificio attuale è opera dei lavori ottocenteschi.
Deve il suo nome all’antica zecca di stato che un tempo sorgeva qui (monnaie, in francese) e al suo interno può contenere fino a 1700 spettatori.
Come raggiungerlo: in metro (linee 1 e 5), in tram (linee 3, 4 e 32) e in autobus (linee 29, 66, 71, 86, N06, N09, N10, N11), tutti con fermata De Brouckere.

Saint-Géry
Saint-Géry è uno degli antichi mercati coperti della capitale belga e nel corso della storia ha svolto un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’identità cittadina.
Per secoli un luogo dedicato allo scambio di idee, alle discussioni e il centro di manifestazioni e mostre, oggi, al suo interno, è possibile trovare testimonianze e fotografie della Bruxelles del passato, oltre che un bar.
- Orari: l’area è aperta tutti i giorni dalle 10.00 a mezzanotte.
- Come raggiungerlo: la fermata dell’autobus più comoda è quella di Saint-Géry, linea 33, ma si può scendere anche a Bourse con le linee 33, 86, N04, N05, N06, N08, N09, N10, N11, N12, N13, N16.

Royal
Il quartiere Royal è il centro del potere dal Tredicesimo secolo, ben prima della fondazione dell’attuale Regno del Belgio nel 1831.
Qui ci sono il Parlamento federale e il Palazzo Reale, alcuni dei musei più importanti di tutta Bruxelles, la grande Biblioteca Reale e la Corte Costituzionale, insomma, è il vero cuore del potere e delle istituzioni della città.
Palais Royale e il Parc de Bruxelles
Il Palazzo Reale di Bruxelles è un imponente edificio dimora ufficiale del re del Paese (attualmente Filippo del Belgio), anche se la famiglia reale vive nel Castello di Laeken, uno dei quartieri settentrionali della città. Al suo interno oggi ci sono ministeri e sale dedicate alle riunioni di Stato.
Sorge dove un tempo c’era il palazzo di Coudenberg, una struttura medievale sulla cima della collina omonima. Apparteneva ai Duchi di Brabante, titolo che dalla proclamazione del Regno del Belgio spetta all’erede al trono, e un incendio lo distrusse completamente nel 1731. I lavori di costruzione del nuovo edificio iniziarono nel 1788, ma terminarono solo nel 1934.
Il grande Parc de Bruxelles, di fronte al palazzo, era un tempo il giardino reale privato. Oggi, invece, è aperto al pubblico e regala, soprattutto durante la bella stagione, rilassanti passeggiate tra vegetazione e statue. Sul lato opposto rispetto al Palais Royal c’è il Parlamento Federale del Belgio.
- Orari: il palazzo è visitabile solo dal 21 luglio (giorno di festa nazionale) all’inizio di settembre, dalle 10.30 alle 17.00, tutti i giorni tranne il lunedì.
- Come raggiungerlo: si può prendere la metropolitana (linee 1 e 5 con fermata a Parc), il tram (linee 92 e 94 con fermata a Palais) o l’autobus (linee 38 e 71 con fermata a Royale oppure linee 21, 27, 71 e 95 con fermata a Ducale).

Place Royale
Place Royale è uno spazio dall’aria neoclassica realizzato nella seconda metà del Settecento. Un lato è caratterizzato dalla chiesa di Saint Jacques-sur-Coudenberg, l’altro da alcuni dei musei più importanti della città.
Ci sono il Museo reale delle belle arti del Belgio, il Museo Magritte, dove sono esposte le opere del pittore surrealista, e il Museo BELvue, uno spazio interattivo e moderno dedicato alla storia del Paese. Per questioni di tempo, non ho inserito i musei nel mio itinerario, ma alla fine del post trovate un consiglio di lettura nel caso in cui voleste approfondire.
Come raggiungerla: si possono prendere i bus delle linee 27, 38, 71, 95, N06, N08, N09, N10, N11, N12 o i tram 92 e 93 con fermata a Koning-Royale.

Mont des Artes
Mont des Artes è un’intera area creata a tavolino, un complesso urbano a più livelli (uniti da scalinate) che oggi ospita la Biblioteca Reale del Belgio, gli Archivi Nazionali e alcuni centri congressi, tutti palazzi eretti negli anni Cinquanta.
Il progetto iniziale, però, voluto da re Leopoldo II, risale alla fine dell’Ottocento e per realizzarlo fu demolita una gran quantità di antichi edifici, per lo più abitazioni.
Sfortunatamente, i lavori si protrassero per anni a causa dei fondi insufficienti e ricominciarono solo nel 1910, in occasione dell’Esposizione Universale. Ciò che vediamo oggi, invece, è il risultato di un nuovo progetto portato a termine nel 1976.
Come raggiungerla: Mont des Artes si trova a due passi dalla stazione centrale di Bruxelles (Gare de Bruxelles-Central) e per questo è ben servita da treni, metropolitana (linee 1 e 5) e autobus (linee 29, 63, 65, 66, 86, N13, N16). In alternativa possono andare bene anche i mezzi usati per raggiungere la vicina Place Royale.

Sablon
Sablon è, insieme a Marolles, uno dei quartieri di Bruxelles che ho preferito.
In passato era un’area piena di acquitrini, ricoperta da vegetazione e sabbia, dalla quale prende il nome (il termine sablon indica una sabbia fina, simile al limo), ma nel Tredicesimo secolo divenne una zona di sepoltura, principalmente quella dedicata alle persone decedute nel vicino ospedale di Saint-Jean.
Il quartiere si ampliò dopo il 1348 soprattutto grazie alla crescente importanza della chiesa di Notre-Dame du Sablon, e divenne ben presto dimora di borghesi e nobili, primi fra tutti i conti di Egmont, che vi fecero costruire il loro palazzo, oggi sede del Ministero degli Affari Esteri.
Chiesa di Notre-Dame du Sablon
La chiesa di Notre-Dame du Sablon, conosciuta anche come Grand Sablon, è una delle più belle di questo viaggio a Bruxelles. L’imponente edificio gotico fu completato nella seconda metà del Quindicesimo secolo e, a differenza di molti altri, non ha subìto grosse modifiche nel corso dei decenni.
All’inizio del 1300 un gruppo di artigiani comprò il terreno allora proprietà dell’ospedale e vi fece costruire una piccola cappella dedicata alla Vergine (Notre-Dame). Fu solo dopo il 1348, però, che il luogo di culto divenne un punto di riferimento, tanto da dover essere ampliato nel secolo successivo.
Si racconta, infatti, che in quell’anno giunse da Anversa una giovane donna che portava con sé una statua miracolosa di Maria. La ragazza affermò che erano state delle voci a dirle di rubare l’effige e di portarla a Sablon in quella che allora era solo una piccola cappella. Da quel momento l’opera fu venerata e la chiesa divenne meta di pellegrinaggi.

L’interno è davvero suggestivo, con alte navate sormontate da volte a crociera, un pulpito monumentale del 1697 e vetrate di 15 metri che, se trafitte dal sole, regalano alle colonne e alla chiesa intera splendidi riflessi colorati.
Sul fondo della chiesa c’è la Cappella dei Thurn und Taxis (Tours et Taxis, in francese), un particolare spazio barocco del 1651 decorato con statue di marmo bianco. La famiglia è nota per aver fondato il sistema di posta internazionale.
- Orari: la chiesa è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.30, il sabato e la domenica fino alle 19.00.
- Come raggiungerla: è facilmente raggiungibile in tram, linee 92 e 93, o in autobus, linee 27, 33, 95, N04, N05, N06, N08, N09, N10, N11, N12. In entrambi i casi la fermata è Petit Sablon.
- Ulteriori informazioni: di solito, durante il fine settimana, davanti alla chiesa viene allestito un mercato dell’antiquariato. Un tempo la piazza ospitava il mercato equino più importante della capitale.

Place du Petit Sablon
Place du Petit Sablon è una piazzetta ricoperta di verde di fronte all’imponente chiesa di Notre-Dame du Sablon ed è uno dei luoghi che mi ha incantato durante la mia passeggiata in questo quartiere.
Fu inaugurata nel 1890 ed è circondata da una recinzione e da colonne sormontate da statue in bronzo che raffigurano i diversi mestieri praticati in città nel corso dei secoli.
Al suo interno, invece, immerse tra siepi e piante, ci sono dieci statue in pietra dedicate alle personalità illustri del Sedicesimo secolo belga. Al centro c’è quella dei conti di Egmon e Hornes, figure chiave nella lotta contro la tirannia spagnola.
- Orari: nonostante i cancelli, solitamente Place du Petit Sablon è sempre aperta, a volte, però, può capitare di trovare l’area chiusa per manutenzione.
- Come raggiungerla: le indicazioni sono le stesse della Chiesa di Notre-Dame du Sablon.

Il Palazzo di Giustizia
Il Palazzo di Giustizia di Bruxelles si trova sulla cima di un colle, il Galgenberg, e da lì sembra scrutare l’intera città dall’alto. Un tempo questa era l’area dedicata alle impiccagioni pubbliche.
Fu costruito su progetto dell’architetto Joseph Poelaert nella seconda metà dell’Ottocento ed è il più grande edificio del suo genere al mondo, nonché il più grosso costruito nel Diciannovesimo secolo, così imponente da riuscire a mettere in soggezione anche il più onesto dei cittadini. Pare che per la sua realizzazione siano state abbattute addirittura tremila abitazioni.
Davanti a lui si apre Place Poelaert, un grande piazzale dove svetta un monumento dedicato ai soldati che combatterono durante le due guerre mondiali. Spesso, al tramonto, la sua terrazza si riempie di cittadini e turisti che la raggiungono per ammirare Bruxelles dall’alto.
- Orari: il palazzo, con i suo interno monumentale, è accessibile gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00.
- Come raggiungerlo: in metro, linee 2 e 6 (fermata a Louise), o in tram, linee 92 e 93 (con fermata a Poelaert) o linee 94 e 97 (con fermata a Louise).
- Ulteriori informazioni: a due passi dalla terrazza c’è un grande ascensore gratuito che scende fino a Rue des Minimes, nel quartiere di Marolles.

Marolles
Marolles è uno dei quartieri più periferici del Pentagone e, soprattutto nel Medioevo, era usato come sanatorio nel quale le suore di Maria Colentes (Marikollen in fiammingo, termine dal quale prende il nome) accoglievano i lebbrosi. In seguito è stata la dimora dei cittadini appartenenti alla classe operaia; una zona povera, insomma, e sacrificabile, tanto che moltissimi edifici furono abbattuti per la costruzione del vicino Palazzo di Giustizia.
Anche oggi è un’area che a tratti può sembrare un po’ abbandonata a se stessa, con viuzze sulle quali si affacciano palazzi dall’intonaco incredibilmente scrostato, piccoli negozi “alternativi” e tanti antiquari. Nonostante questo, però, ha un’atmosfera molto particolare che me l’ha fatto apprezzare più di tante altre zone della capitale. Ecco cosa non perdere.
Église Notre-Dame de la Chapelle
La chiesa di Notre-Dame de la Chapelle è il punto di riferimento religioso della comunità polacca di Bruxelles e non ha avuto vita facile. Nel corso dei secoli, infatti, fu gravemente danneggiata da un incendio, saccheggiata, bombardata e messa in pericolo dai lavori di scavo per il tunnel della linea ferroviaria Nord-Midi.
La struttura attuale fu completata nel Sedicesimo secolo, ma le origini della chiesa sono precedenti al 1134, anno nel quale viene citata per la prima volta in un documento storico.
L’interno è elegante, con alte colonne e statue in marmo, un pulpito settecentesco protagonista della navata principale e le tombe di famiglie e personaggi illustri, primo fra tutti il pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio. La zona più bella, però, è quella dell’abside, con le sue alte vetrate colorate. Osservandola da lontano non si riesce a notare la grande quantità di colori, né tutti i piccoli dettagli, come le stelle sul soffitto.
Orari: la chiesa è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.30. Il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.30.
Come raggiungerla: può essere facilmente raggiunta in autobus con le linee 27, 38, 48 e N12, fermata Chapelle.

Porte de Hal
Porte de Hal è uno degli antichi ingressi della capitale e permetteva di attraversare quelle che sono note come le “seconde mura di Bruxelles”. Oggi non esistono più e così la torre sembra essere un castello delle fiabe capitato per caso nel centro della città, tra il quartiere di Marolles e il comune di Saint-Gilles.
Costruita nel Quattordicesimo secolo, prende il nome dalla cittadina di Hal, nelle Fiandre, verso la quale è rivolta, e fu restaurata nell’Ottocento. Da allora è entrata a far parte dei Musei Reali dell’Arte e della Storia e al suo interno è ospitata un’antica collezione di armi e armature.
- Orari: è aperta dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.00, il sabato e la domenica dalle 10.00.
- Costi: il biglietto a tariffa intera costa 5€, quello a tariffa ridotta 4€. Per i ragazzi sotto i 13 anni accompagnati dalla famiglia l’entrata è gratuita.
- Come raggiungerla: è facilmente raggiungibile in metropolitana (linea 2 e 6), in tram (linee 3, 4 e 51) e in autobus (linee 27, 48, 123, 136, 137, N12, 365a e W). Tutti con fermata Port de Hal (o Hallepoort).

Il mercato delle pulci di Place du Jeu de Balle
A Marolles c’è uno dei mercatini delle pulci più famosi di Bruxelles: quello di Place du Jeu de Balle.
Si tiene qui dal 1854, tutti i giorni dalle 6 del mattino fino alle 2 del pomeriggio (il sabato e la domenica fino alle 3), ed è ricco di oggetti di ogni tipo: dai vestiti alle vecchie macchine fotografiche, passando per antiche cartoline e giocattoli d’epoca.
Mentre curiosate tra i banchi e i teli stesi a terra, sentirete in sottofondo il suono di armoniche, fisarmoniche o chitarre. C’è un’atmosfera molto particolare, un po’ decadente, ma affascinante, e vale la pena di essere vissuta se visitate la capitale belga.
Come raggiungerlo: con gli autobus delle linee 27, 48 e N12, fermata Jeu de Balle (Vossenplein).

Quais
Quais, il cui nome significa “banchine”, è stato per secoli il quartiere dell’antico porto fluviale di Bruxelles: un vero e proprio punto di riferimento dal 1550 agli anni Venti del Novecento, quando molti dei canali furono interrati. Ancora oggi alcune strade portano il nome dei quei corsi d’acqua e la piazza, contenuta tra le due piscine della fontana Anspach, è conosciuta come Marché aux Poissons, il Mercato del Pesce.
Chiesa di Sainte-Catherine
L’attuale chiesa di Santa Caterina fu realizzata tra il 1854 e il 1874 su progetto dell’architetto che ideò anche il palazzo di Giustizia. Prende il nome dall’antico edificio religioso che sorgeva in questa zona, del quale è ancora visibile una torre.
L’interno è molto ampio e luminoso, con alte navate e poche decorazioni, ma conserva uno dei tesori del quartiere: la statua di una Vergine nera risalente al Sedicesimo secolo.
- Orari: la chiesa è aperta dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 20.00, la domenica dalle 9.30 alle 19.00.
- Come raggiungerla: può essere facilmente raggiunta in metropolitana (linee 1 e 5 con fermata a Saint Catherine) o in autobus (linee 126, 127 e 128 con fermata a Brussel Brouckère P58 o linee 86, N04, N05, N06, N08, N09, N10, N11, N12, N13, N16 con fermata a De Brouckere).

La Tour Noir
La Tour Noir, la Torre Nera, faceva parte della prima cinta muraria di Bruxelles e prende il nome dalla statua della Madonna nera.
Risale all’inizio del Tredicesimo secolo e oggi è incastrata tra le pareti di un palazzo decisamente più moderno a due passi dall’entrata dell’edificio sacro. Come la Port de Hal, sembra comparsa lì quasi per caso.

Laeken
Laeken non fa parte del Pentagone, ma rientra in quello che è noto come il Quartiere Nord e che comprende anche le zone di Mutsaard, Haren e Neder-Over-Heembeek, al di là del fiume Senne.
Qui si tenne l’Esposizione Universale del 1958, evento che regalò alla città il famoso Atomium, oggi uno dei suoi simboli, e altri edifici che ancora oggi si possono vedere all’interno del grande parco, primi fra tutti la Torre Giapponese e il Padiglione Cinese.
Laeken è famoso anche per il Palazzo Reale e le sue splendide serre, che però sono visitabili solo da metà aprile a inizio maggio. Io purtroppo le ho trovate chiuse, ma vi consiglio di inserirle nell’itinerario se capitate durante i giorni di apertura. Se, invece, non siete interessati ai tre monumenti e/o le Serre Reali sono chiuse, vi suggerisco di evitare il quartiere di Laeken e di concentrarvi su altre zone della città.

Atomium
L’Atomium, realizzato in acciaio per l’Esposizione Universale del 1958, è diventato uno dei simboli di Bruxelles e rappresenta i nove atomi all’interno di una cellula di un cristallo di ferro. Come spesso capita alle strutture innalzate in occasione delle EXPO, prima fra tutte la Torre Eiffel di Parigi, anche lui avrebbe dovuto essere smantellato alla fine dell’evento, ma, sessant’anni dopo, eccolo ancora lì.
Raggiunge i 102 metri d’altezza e le sue sfere, collegate da lunghe scale mobili, hanno un diametro di 18 metri ciascuna. Da quella più in alto si può ammirare l’intera capitale, mentre le altre ospitano mostre permanenti o temporanee.
Per ragioni di tempo e di interesse ho evitato di fare la lunga fila e mi sono limitata ad osservare l’Atomium da terra. Personalmente credo sia più che sufficiente.
- Orari e costi: l’Atomium è accessibile tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. Costa 15€ per gli adulti, 13€ per gli over 65, 8€ per studenti, diversamente abili e ragazzi fino ai 17 anni.
- Come raggiungerlo: la struttura è ben collegata con il centro città. Si può prendere la metro della linea 6, il tram della linea 51 o l’autobus delle linee 84 e 88. In tutti e tre i casi la fermata è Heysel.

Cosa vedere a Bruxelles (al di fuori dei confini municipali)
Come anticipavo, la città è un puzzle, un’area metropolitana composta da diversi comuni. I loro confini, però, sbiadiscono mentre si esplora la capitale ed è per questo che a volte capita di essere in un’area con un municipio tutto suo senza saperlo.
Ecco cosa vedere fuori dal comune principale, ma a due passi (o a poche fermate) dal suo cuore. Vi accompagno a Ixelles, Saint-Josse-Ten-Noode e Schaerbeek per darvi qualche suggerimento per arricchire il vostro viaggio in città.

Ixelles e Place Flagey
Il comune di Ixelles è tagliato in due da quello di Bruxelles, che sembra scorrere verso sud seguendo avenue Louise verso i quartieri di Louise, appunto, Cambre-Etoile e Solbosch.
Uno dei cuori di Ixelles è Place Flagey, la piazza più grande di tutta l’area metropolitana di Bruxelles. Dal martedì alla domenica ospita anche il mercato alimentare, un’ottima occasione per trovare prodotti freschi e piccoli oggetti di uso quotidiano.

Qui ci sono anche gli Étangs d’Ixelles, due specchi d’acqua semi-naturali circondati dal verde che si sono formati dal ristagno del Maelbeek, un ruscello che sfocia qualche metro più a sud, nei pressi dell’Abbazia de la Cambre. Dei quattro stagni originari oggi ne rimangono due, perché quello meridionale si prosciugò nel corso dei secoli e due furono uniti in un unico bacino nell’Ottocento.
Oggi vi si affacciano splendide case dai dettagli eleganti, ma un tempo questa zona era sede di molti dei birrifici della città. Quando nel 1503, però, un decreto obbligò la produzione di birra ad allontanarsi di almeno un chilometro e mezzo dalle mura, tutti si spostarono verso sud.
- Orari: il Marché Flagey è attivo dalle 7.00 alle 14.30 dal martedì al venerdì, dalle 8.00 il sabato e la domenica. La zona è perfetta soprattutto se volete rilassarvi un po’ nel weekend, confidando nel bel tempo.
- Come raggiungere Place Flagey: in tram linea 81, in bus linee 38, 59, 60, 70, 71, 366 e N09, tutti con fermata a Flagey.

Saint-Josse-ten-Noode e Le Botanique
Saint-Josse-ten-Noode si trova proprio al di là del Pentagone, il cuore di Ville de Bruxelles, ed è gemellata con Verona. La sua vicinanza con il centro storico della città vi permetterà di inserirlo facilmente nell’itinerario di viaggio.
Il comune è famoso soprattutto per Le Botanique, un centro culturale che si riempie spesso di musica ed eventi, ma che in passato era l’orangerie dell’antico Giardino Botanico Nazionale del Belgio. Oggi la grande serra è ancora circondata da spazi verdi, piccoli sentieri, statue e fontane. È un luogo splendido nel quale rilassarsi durante la bella stagione, tra fiori di ogni tipo, a due passi dagli alti grattacieli cittadini.
- Orari: il centro è aperto tutti i giorni dalle 11.00 alle 18.00, il sabato e la domenica apre alle 12.00.
- Come raggiungere Le Botanique: metropolitana linee 2 e 6, tram 92 e 93, autobus 61, 318, 351 e 410, tutti con fermata a Botanique.

Schaerbeek
Schaerbeek è un comune multiculturale ben collegato al centro storico e al Quartiere Europeo di Bruxelles, con il quale confina a sud. È conosciuto anche come la “città degli asini”, perché in passato i cittadini, grandi coltivatori di ciliegie usate soprattutto per produrre la birra Kriek, erano soliti portare la loro frutta al mercato utilizzando proprio questi animali. Da non perdere il municipio, l’Église Royale Sainte-Marie e il Parc Josaphat.
Il suo municipio è un particolare edificio del 1887 costruito secondo lo stile noto come néo-Renaissance flamande, tipico del Belgio. Fu gravemente danneggiato da un incendio nel 1911 e ricostruito quattro anni dopo. (Per raggiungerlo: autobus 270, 271, 272, 620 con fermata a Schaerbeek Collignon).

Non distante c’è l’Église Royale Sainte-Marie, una chiesa che si può vedere anche da Le Botanique e che dall’esterno è, secondo me, una delle più affascinanti della capitale. Risalente alla seconda metà dell’Ottocento, è un mix di stile Bizantino e Romanico, un edificio eclettico con al centro un corpo circolare. Purtroppo durante la mia visita era chiusa e non ho trovato informazioni riguardo gli orari di apertura per i visitatori. Le messe si tengono il sabato e la domenica. (Per raggiungerla: tram 92 e 93 o autobus 270, 271, 272, 358, 620 e N04 con fermata a Sainte-Marie).
Il luogo che ho preferito di Schaerbeek è però Parc Josaphat, un’area verde di 20 ettari realizzata nel 1901. È ciò che rimane dell’antica foresta di Linthout e al suo interno ci sono statue, specchi d’acqua e un cortile con degli asini, ormai il simbolo della cittadina.
- Come raggiungere il parco: lungo il lato nord orientale del parco corre la linea 7 dei tram con fermate Chazal, Heliotropes e Louis Bertrand. In alternativa si può arrivare con gli autobus delle linee 64 e 65, fermata Chazal (lato sud-est) o linea 66 con fermata Azalea (lato sud-ovest), Crossing o Lous Bertrand (a nord).

Informazioni utili per visitare Bruxelles
La capitale belga non è famosa solo per i monumenti e i luoghi citati, ma anche per i suoi muri colorati e le sue opere d’arte sparse per i quartieri, dei quale ho parlato nel post dedicato alla street art di Bruxelles. Quindi, mentre passeggiate tra le sue vie non dimenticate di guardarvi intorno tra una tappa e l’altra: sicuramente incontrerete tantissimi colori lungo la strada.
Se, invece, cercate altri spunti forse può interessarvi il post dedicato all’itinerario di Bruxelles dedicato agli amanti della letteratura, con le tappe per scoprire gli autori che hanno vissuto in città e le librerie da non perdere.
Non solo, la città può essere visitata anche in autonomia, ma sappiate che esistono anche dei tour gratuiti che vi porteranno alla scoperta delle aree e dei monumenti principali. Vi lascio un link utile qui sotto.
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Dove dormire a Bruxelles
Durante il mio viaggio a Bruxelles sono stata ospite di un’amica e quindi per ora non posso consigliarvi un alloggio specifico, ma sono certa che cercando sulla mappa* qui sotto troverete sicuramente la soluzione che fa per voi.
Booking.comLe immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
*All’interno di questo post potrebbero essere presenti dei link di affiliazione, contrassegnati da un asterisco. Questo significa che se decidete di effettuare una prenotazione o di fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie ❤
Cristina
Ciao Martina,
Innanzitutto complimenti per le foto e per il racconto.
Il prossimo weekend sarò a Bruxelles ma avrò a disposizione solo due giorni, Cosa consigli di rimandare alla prossima visita?
Grazie mille
Martina Sgorlon
CristinaCiao Cristina, grazie mille! ❤
Se avessi solo due giorni io mi concentrerei sui quartieri Centre, Sablon e Marolles, magari infilando un viaggio veloce coi mezzi per vedere l’Atomium (solo dall’esterno) e una capatina al volo al Palazzo Reale (sempre dall’esterno). Poi ovviamente dipende molto dai tuoi interessi e da come ti gestisci il viaggio. Se vuoi possiamo parlarne in maniera più approfondita in privato, mandami pure una mail se hai bisogno! In ogni caso, buon viaggio!
Erica
Sono stata a Bruxelles diverse volte ed è una città che amo. Hai fatto bene a parlare di queste zone, non sono affatto conosciute, le persone generalmente fanno fatica ad andare oltre la zona della Grand Place e non hanno idea di quel che si perdono!
Martina Sgorlon
EricaCiao Erica, grazie per il tuo commento, soprattutto perché è bello avere l’opinione di qualcuno che ama la città.
Pensa che la zona degli Étangs d’Ixelles è una di quelle che ho preferito insieme a Marolles e Sablon, sarebbe un vero peccato perderla! 🙂
A presto ❤
L'OrsaNelCarro
Martina che foto meravigliose che hai fatto! Trovo che Bruxelles sia una città elegantissima ma non era mai scattato il colpo di fulmine, proprio quello decisivo che ti convince a decidere di visitarla 😉 Ecco queste foto sono il colpo di grazia! Poi la mia passione per la storia e per per la storia di guerra mi porterebbe una giornata intera a stare solo a Waterloo *_*
Buona giornata!
Martina Sgorlon
L’OrsaNelCarroCiao! Grazie mille ❤ Mi fa davvero piacere il tuo commento, sono contenta di essere riuscita a farti venire voglia di visitare Bruxelles! Nel complesso non mi ha conquistata, ma ci sono luoghi davvero belli, come Sablon, per esempio 🙂 Ti auguro di andarci presto e di riuscire a raggiungere anche Waterloo. Buona giornata a te 🙂