Brunate: alla scoperta del “Balcone sulle Alpi” dalla funicolare al Faro Voltiano

Brunate: dalla funicolare al Faro Voltiano per scoprire il piccolo paese che guarda Como dall’alto. I luoghi da non perdere e tutte le informazioni utili.
Brunate è un piccolo comune della provincia di Como, un centro che, grazie alla sua posizione privilegiata, osserva dall’alto il Lago di Como e gode di una vista meravigliosa su tutto il territorio circostante, tanto che è noto anche come il “Balcone sulle Alpi“. Vi porto a scoprirlo.
Brunate in pillole
Posizionato a circa 715 metri sul livello del mare, Brunate vanta una storia antichissima ed è abitato con certezza fin dal VI secolo a.C., epoca alla quale risalgono i ritrovamenti di origine celtica fatti in zona.
La sua storia si intreccia continuamente con quella del ben più grande Como e per secoli, se si esclude una breve parentesi, il paese rimase sotto la giurisdizione del capoluogo. La situazione, però, cambiò prima nel 1340, quando fu fondato il monastero di Sant’Andrea e Brunate divenne un punto di riferimento religioso a sé stante e poi nel 1815 quando la caduta di Napoleone e l’inserimento dalla Lombardia nel Regno Lombardo-Veneto ne decretarono l’autonomia da Como.

L’indipendenza portò alla costruzione di nuove strade e, nel 1894, della funicolare e a cavallo tra Otto e Novecento Brunate, favorito dalla sua posizione privilegiata e dalla sua quiete, divenne presto una meta di villeggiatura, con tanto di casinò, scelta in particolare dalle più ricche famiglie milanesi in cerca di tranquillità.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, però, la borghesia milanese si spostò verso altre aree decretando il declino della località dal punto di vista turistico, ma, allo stesso tempo, un incremento demografico locale che ha permesso a Brunate di sopravvivere.

Cosa vedere a Brunate
Oggi Brunate non raggiunge nemmeno i 2000 abitanti, ma, come anticipavo, vanta alcuni dei panorami più belli della zona e tutto il suo territorio è costellato di ville in stile Liberty (come Villa Pirotta Bonacossa) o in stile eclettico (come Villa Ghezzi Antonelli) e vecchi hotel di lusso (come il Grand Hotel Brunate) che richiamano l’inizio del Novecento.
Proprio per queste caratteristiche, se visitate Como (della quale vi ho parlato nel post dedicato a cosa vedere a Como), vi consiglio assolutamente di salire a bordo della funicolare e di raggiungerla. Una volta lì ecco cosa non perdere a Brunate.

La funicolare Como-Brunate
Iniziata il 4 gennaio 1893 e aperta al pubblico l’11 novembre 1894, la funicolare Como-Brunate permise finalmente di collegare i due comuni in modo pratico e veloce, sostituendo l’antica mulattiera e le strette strade che fino ad allora solcavano il colle.
Dopo numerose modifiche e altrettanti interventi per rendere più moderno l’impianto — che passò da trazione a vapore a trazione elettrica — e più capienti le vetture, la funicolare subì un notevole calo dei passeggeri verso la fine degli anni Sessanta a causa della sempre maggiore diffusione dell’automobile. Questo, però, non fermò mai definitivamente le corse e oggi salire a bordo è diventata una delle esperienze da vivere se si visita Como.

Il viaggio dura circa sette minuti e la funicolare è attiva dalle 6.00 alle 22.30 (unica eccezione il 25 dicembre, quando le corse vengono svolte solo dalle 8.00 alle 12.00) e fino alle 24.00 il sabato e durante il periodo estivo. Il biglietto per una singola corsa costa 3,10€ a tariffa intera e 2,10€ a tariffa ridotta; il biglietto andata e ritorno, invece, rispettivamente 5,70€ e 3,30€. Tutte le informazioni e gli orari su Funicolarecomo.it.
Come vi dicevo nel post dedicato a cosa vedere a Como, attualmente, a causa dell’emergenza sanitaria, i posti a bordo della funicolare sono limitati, quindi, se volete assicurarvi un biglietto ed evitare di perdere troppo tempo, vi consiglio di recarvi in biglietteria appena arrivate a Como o quando siete in zona Piazza Cavour/Duomo. Una volta lì potete prenotare il ticket per l’orario che preferite e poi continuare la visita in attesa del vostro turno.

I belvedere
Un paese soprannominato il “Balcone sulle Alpi” non può che essere ricco di belvedere e punti panoramici dai quali è possibile vedere non solo Como, ma, nelle giornate più limpide, anche il Monte Rosa, Milano con i suoi grattacieli e l’Appennino Ligure.
Il belvedere più vicino alla funicolare è quello di via Pirotta, che si affaccia proprio sul centro storico di Como, ma, se non volete limitarvi alla città e volete ammirare anche tutto il territorio circostante, potete raggiungere il punto panoramico di via Pissarottino, a circa 12 minuti dalla funicolare, o il Faro Voltiano, del quale vi parlerò tra poco.

La fontana Campari
La fontana Campari di Brunate è una delle dodici fontane commissionate negli anni Trenta dalla celebre ditta italiana e realizzate dallo scultore Giuseppe Gronchi. Oltre a questa, oggi ne sono rimaste solo altre due: una nella frazione di Le Piastre, a Pistoia, e una a Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo, la prima a essere installata nel 1930.
Costruita in graniglia di marmo e cemento e mescolando lo stile classico a quello déco, questa scultura voleva essere un vero e proprio manifesto pubblicitario tridimensionale. Si trova in via Roma, a pochi passi dalla funicolare.

La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo
Dedicata al patrono di Brunate, la chiesa di Sant’Andrea Apostolo risale al Trecento e, prima che venisse demolito, era affiancata dal monastero omonimo. Nel corso dei secoli ha subìto numerose modifiche e oggi il suo interno riccamente decorato e impreziosito da un organo del 1827 è protetto da due facciate: una decorata con statue e lesene dai dettagli barocchi e una laterale molto più semplice e sobria.
Sul lato della chiesa che si affaccia su via Roma, inoltre, alcune lastre di marmo ricordano il secondo soprannome di Brunate: “Terra dei Santi“. L’appellativo è dovuto al passaggio di numerosi santi e beati in questo comune, da Santa Guglielma al Beato Antonio da San Germano, passando per San Bernardino da Siena e la Beata Maddalena Albrici, le cui reliquie sono ospitate all’interno della chiesa.

Il Faro Voltiano
Eretto nel 1927 in occasione del centenario della morte di Alessandro Volta e inaugurato l’8 settembre dello stesso anno, il Faro Voltiano si erge per ben 29 metri sulla cima del Monte Tre Croci regalando un panorama davvero straordinario.
Per ammirarlo vi basterà salire la scala a chiocciola di 143 gradini e raggiungere le balconate circolari che garantiscono una vista a trecentosessanta gradi e vi permetteranno di vedere non solo il lago dall’alto, ma, nelle giornate più limpide, anche il Monte Rosa.

Dal centro di Brunate ci vogliono tra i 20 e i 30 minuti per raggiungerlo a piedi (troverete numerosi cartelli lungo il percorso) e la strada ha una pendenza non indifferente che potrebbe mettere a dura prova i meno allenati, quindi, se avete l’auto a disposizione, vi suggerisco di usarla; sul posto c’è un parcheggio, oltre che alcuni punti ristoro.
Il biglietto a tariffa intera costa 2€, ma è disponibile un ticket ridotto (1€) per gli under 18 e per i membri di gruppi pari o superiori a 15 persone. L’accesso è gratuito per i diversamente abili e accompagnatori, guide turistiche, accompagnatori di scolaresche. Gli orari di accesso variano a seconda del periodo, quindi vi consiglio di vistare il sito del Comune di Brunate per avere tutte le informazioni aggiornate.

Alcune curiosità su Brunate
Tanto piccolo quanto caratteristico, Brunate è ricco di dettagli e di curiosità che mi hanno fatto apprezzare ancora di più la visita. Eccone alcune.
L’amore per la scienza di Alessandro Volta
Secondo quanto riportato sulla facciata laterale della chiesa di Sant’Andrea Apostolo, è proprio a Brunate che Alessandro Volta si avvicinò per la prima volta alla scienza. Pare, infatti, che mentre si trovava a casa della sua balia Elisabetta Pedraglio, il futuro fisico legò molto anche con il marito di lei, Lodovico Monti, un fabbricatore di barometri e condivise con lui le prime nozioni scientifiche.

Gli hotel di Brunate
Come dicevo, tra il 1800 e il 1900 Brunate era una rinomata località turistica e vantava alcuni importantissimi alberghi di lusso, proprio ad alcuni di loro sono legate alcune curiosità di Brunate.
Il Grand Hotel Milan
Attivo fino al secondo Dopoguerra, il Grand Hotel Milano ha accolto il primo ascensore arrivato in Italia dagli Stati Uniti: era targato Stigler Otis e arrivò qui nel 1884. Questo, però, non è il solo record dell’albergo, perché la struttura installò anche il primo ricevitore televisivo di Brunate, un apparecchio da 17 pollici in bianco e nero che all’epoca costava quanto 5 mesi di stipendio di un operaio.
L’Hotel Brunate
L’Hotel Brunate, invece, grazie alla sua posizione favorevole, negli anni Sessanta ospitò per un lungo periodo due autocarri della Rai, parcheggiati lì per ricevere il segnale dalla sede di Torino e diffonderlo in tutta la pianura occidentale lombarda.
L’Hotel Bellavista
Ultimo, ma non meno importante, l’Hotel Bellavista*, a due passi dalla Chiesa di Sant’Andrea, dove il 10 giugno 1912 morì il poeta e patriota bulgaro Penčo Slavejkov. Dal 2007 la parete esterna dell’edificio è decorata con una targa in suo onore. L’albergo è ancora oggi aperto al pubblico.

Informazioni utili per visitare Brunate
Brunate si può vedere a piedi e in autonomia in un paio di ore, ma, se volete, sappiate che c’è anche la possibilità di prenotare uno dei tour guidati di Como*, un giro di 7 ore che vi accompagnerà sia tra le vie del paese sia alla scoperta della città affacciata sul lago. Il tour, che potete prenotare cliccando sul link, prevede la cancellazione della prenotazione senza costi fino a 7 giorni prima dell’attività.
Per quanto riguarda gli alloggi, invece, ho visitato Como e Brunate in giornata e quindi non saprei consigliarvi una struttura dove alloggiare, ma qui sotto vi lascio una mappa* con tutte le offerte aggiornate, buona ricerca!
Booking.comSiete mai stati a Brunate? Se avete suggerimenti, dubbi o domande, lasciate un commento!

Le foto presenti all’interno del post sono state scattate con una Canon 80D* con obiettivo Canon 24mm* e con un iPhone 11 Pro*. Trovate tutte le altre sul mio album su Flickr.
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RobertoGrazie mille, Roberto!