British Museum di Londra: tesoro della capitale britannica

Il British Museum di Londra, la sua storia e le informazioni per la visita. Un viaggio all’interno di uno dei tesori più preziosi della capitale bRitannica.
Magari non tutti visitano Londra per scoprire da vicino i suoi musei e le sue istituzioni culturali, ma chi raggiunge la capitale britannica dovrebbe entrare almeno una volta al British Museum, nel London Borough of Camden.
Al suo interno sono conservate alcune delle collezioni più importanti del mondo. Opere e oggetti provenienti da ogni parte del pianeta che raccontano la storia dell’umanità e centinaia di forme d’arte diverse che, in unico luogo, mostrano ciò di cui l’uomo è capace. Dopo avervi accennato qualcosa nel post dedicato a cosa fare a Londra, vi porto a scoprirlo dalla sua storia alle informazioni utili per la visita.
La storia del British Museum
È incredibile pensare che il British Museum nacque dalla collezione di un singolo uomo di origine irlandese: Sir Hans Sloane. Naturalista, medico e grande collezionista, Sloane nel corso della sua vita collezionò oltre 71.000 oggetti appartenenti alle più disparate discipline: dai libri alle piante essiccate, dagli antichi oggetti provenienti dall’Egitto ai disegni dei più grandi artisti di fama mondiale.

Dopo la sua morte la collezione probabilmente sarebbe stata smembrata e per evitarlo decise di donare gran parte degli oggetti a Re Giorgio II. Il sovrano ottenne il resto della collezione per 20.000 sterline (il valore totale all’epoca era pari a 80.000) con la promessa di trasformarla in un museo.
Poco dopo la morte di Sloane, avvenuta nel 1753, Giorgio II firmò ufficialmente l’atto di fondazione del museo che, oltre alle collezioni del naturalista, in pochi anni riunì sotto lo stesso tetto anche altre raccolte provenienti da altre famose famiglie inglesi.

Il museo aprì ufficialmente le sue porte il 15 gennaio 1759 e anche se, fin dalle origini, il British è ospitato all’interno di Montague House, inizialmente una delle sedi papabili era l’attuale Buckingham Palace, rifiutata però per i costi elevati, a quanto pare, persino per le tasche reali.
Nel corso degli anni la collezione continuò a crescere e non solo l’edificio fu ampliato più e più volte (pensate che nel 1895 furono acquistate 69 case del circondario per fare spazio alla collezione), ma alcune aree furono addirittura trasferite creando altri importanti musei della capitale, come il Museo di Storia Naturale di Londra, nato nel 1887.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, moltissime opere vennero spostate in luoghi sicuri, fortunatamente prima della distruzione di una parte dell’edificio, la galleria Duveen, avvenuta nel 1940. Dopo il conflitto la struttura venne ricostruita, restaurata e ampliata fino fino al 2000, quando fu costruita la Great Court della Regina Elisabetta II, considerata la più grande piazza coperta del mondo.
Il British Museum fu il primo museo al mondo nel suo genere sia per la collezione che racconta quasi interamente la storia umana, sia per il suo valore simbolico: non è mai realmente appartenuto al re o alla chiesa come tanti altri, ma solo ai cittadini.

Le collezioni del British Museum
La collezione del British Museum è una delle più ricche al mondo e non si deve solo a generose donazioni, ma anche alle spedizioni finanziate dallo stesso museo. Oggi si contano ben 8 milioni di oggetti che spaziano da una parte all’altra dal pianeta e probabilmente non basterebbe un giorno intero per ammirarli come si deve.
È impossibile stilare una vera e propria classifica delle opere più importanti o da non perdere, un po’ per gli interessi differenti di ognuno di noi, un po’ per il valore inestimabile del tesoro che il museo ospita tra le sue sale, ma se avete poco tempo, non perdete l’area dedicata all’Antico Egitto e quella Greco-Romana.

La prima vanta il terzo posto a livello mondiale per dimensione e valore ed è superata solo dal museo di Torino e da quello del Cairo. Tra mummie, statue e gioielli conta anche la Stele di Rosetta, risalente al 196 a.C., opera che fu la chiave per decifrare gli antichi geroglifici.

Passando alla cultura classica, anche in questo caso il British Museum ha pochi rivali al mondo grazie ai suoi oltre 100.000 pezzi. Qui si possono vedere da vicino le sculture provenienti dal Partenone di Atene, ma anche ciò che rimane di due delle sette meraviglie del mondo antico. Da una parte il Mausoleo di Alicarnasso, distrutto da un violento terremoto, e dall’altra il Tempio di Artemide di Efeso, probabilmente distrutto dai cristiani nel 401 d.C..

Da una parte all’altra del Mediterraneo e altri record per il museo londinese. La collezione mediorientale, in particolare la parte dedicata ai reperti archeologici della Mesopotamia, è la seconda al mondo dopo quella irachena e conta circa 330.000 opere, mentre la sua collezione di monete è la prima al mondo con oltre un milione di pezzi.

Come dicevo, è impossibile raccontare le tantissime sale del museo. Si potrebbe parlare della nave funeraria anglosassone, una delle scoperte più affascinanti del British, dei disegni di Van Gogh e Turner, ma anche di Da Vinci e Michelangelo, oppure delle opere che arrivano dalle Americhe o dall’Oceania, ma il modo migliore per scoprire il British Museum è varcare di persona le sue porte.
Non solo, se vi interessa questo museo probabilmente vi interesserà anche il Victoria & Albert Museum, ve ne ho parlato nel post dedicato.

Visitare il British Museum
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.30, tranne il venerdì che chiude alle 20.30. Chiuso il 1 gennaio e il 24, 25 e 26 dicembre. All’ingresso c’è un veloce controllo di borse e zaini per questioni di sicurezza.
Se vi spostate con un trolley o una valigia perché magari è il vostro primo o ultimo giorno in città, sappiate che non potete entrare al museo a meno che non riponiate il bagaglio in un deposito. I più vicini sono quelli delle stazioni di Euston, King’s Cross e Chring Cross.
La visita richiede come minimo un’ora, ma sappiate che ci sono così tante cose da vedere che potrebbe occuparvi un intero pomeriggio. Se avete poco tempo, all’ingresso ci sono delle mappe cartacee con segnalate le opere principali e quelle da non perdere secondo il museo.

Come raggiungere il museo
Il British si trova in Great Russel Street, non lontano da Oxford Street, e le fermate metro più vicine sono quelle di Tottenham Court Road, Holborn, Goodge Street e Russel Square (tutte a poco più di 5 minuti a piedi).
Se arrivate in autobus, invece, potete fermarvi in New Oxford Street con i mezzi numero 1, 8, 19, 25, 38, 55, 98, 242. In alternativa ci sono la fermata di Tottenham Court Road (14, 24, 29, 73, 134, 390) e Southampton Row (59, 68, X68, 91, 168, 188). Forse può esservi utile il mio post dedicato a come muoversi a Londra.
Il British Museum, come tutti gli altri musei nazionali della capitale britannica, è gratuito e lo è dal 1810. Esistono però delle mostre temporanee speciali (Special exhibitions) per le quali è necessario un biglietto.

Dove dormire a Londra

Durante il mio secondo viaggio a Londra ho prenotato una camera in un appartamento attraverso Airbnb*. La casa è a due minuti a piedi da un grande supermercato e dalla stazione ferroviaria di Abbey Wood, che presto sarà servita anche dalla Elizabeth Line (che la collegherà anche a Heathrow) e si trova a circa 25 minuti di treno da London Bridge.
Mi sono trovata molto bene, l’appartamento è molto pulito, ci sono il Wi-Fi e tutte le comodità e Jon e Giulia, i proprietari, sono molto disponibili e accoglienti. Bagno e cucina sono in comune con altri ospiti (ci sono in tutto due camere) e con i proprietari, che però si sono rivelati molto discreti lasciando a noi la priorità nell’utilizzo. Inoltre Giulia è italiana, quindi un host perfetto se avete difficoltà con l’inglese.
In un altro post vi ho spiegato nel dettaglio come funziona Airbnb.
Avete mai visitato il British Museum di Londra? Se avete domande, dubbi o suggerimenti, lasciate un commento!
Le fotografie inserite all’interno del post sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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