Berlino: cosa vedere in tre giorni nella capitale tedesca

Cosa vedere a Berlino se avete tre giorni a disposizione. Le tappe da non perdere da Mitte a Charlottenburg, il percorso del Muro e le informazioni utili.
Berlino, come vi ho già raccontato, ha tante sfumature diverse e forse è per questo che creare un itinerario adatto a tutti è quasi impossibile. C’è chi preferisce i musei d’arte, chi vuole solo viverla passeggiando tra le sue strade in maniera spontanea, chi, invece, vuole dedicarsi alla storia.
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Cosa vedere a Berlino: i luoghi da non perdere
In questo post ho deciso di inserire le tappe che secondo me tutti dovrebbero vedere, indipendentemente dai propri gusti, un po’ per scoprire i tanti volti della capitale, un po’ per portare a casa un ricordo personale dei monumenti più famosi.
Durante i miei tre giorni in città io mi sono dedicata principalmente al quartiere di Mitte, quello dove si concentra la maggior parte dei luoghi di interesse, ma non ho escluso qualche tappa in quelli di Charlottenburg, Friedrichshain e Kreuzberg, tutti confinanti.
Vi accompagno tra le strade di Berlino per scoprire cosa vedere durante il vostro viaggio tra storia, arte, street art, punti panoramici e verde.

Il percorso del Muro di Berlino
Se si visita Berlino è impossibile ignorare la storia del Muro che l’ha divisa nella seconda metà del Novecento e credo che una parte importante del viaggio debba essere dedicata proprio a questo e ai luoghi oggi diventati un simbolo della divisione.
Passeggiando per il distretto Friedrichshain-Kreuzberg potete attraversare l’Oberbaumbrücke e seguire la East Side Gallery, scoprire la Topographie des Terrors, superare Checkpoint Charlie ed entrare nel quartiere di Mitte, per esempio. Proprio in questa zona potete poi alzare gli occhi verso la Porta di Brandeburgo, camminare indisturbati per Potsdamer Platz o visitare il Memoriale di Bernauerstraße, al confine con il quartiere di Gesundbrunnen.
A questa parte di storia e ad alcuni dei luoghi più significativi (alcuni dei quali appena citati) ho dedicato un intero post e non vorrei ripetermi, quindi vi consiglio di leggerlo se volete scoprire la capitale seguendo il percorso del Muro di Berlino. In alternativa potete affidarvi a uno dei tour organizzati, come quello proposto nel link* qui sotto.

Gendarmenmarkt
Gendarmenmarkt è una delle piazze più famose del quartiere Mitte e nel corso dei secoli ha cambiato molti nomi: dal primissimo Mercato dei Tigli (Lindenmarkt), passando per Mercato di mezzo (Mittelmarkt), fino all’attuale Mercato dei Gendarmi (per le stalle della gendarmeria di Federico Guglielmo I di Prussia che si trovavano qui).
Su di lei si affacciano la neoclassica Konzerthaus (la sala da concerto di Berlino) e i due edifici quasi identici del Deutscher Dom e del Französischer Dom, entrambi realizzati all’inizio del Settecento.
Il primo era destinato alla comunità protestante, il secondo agli ugonotti francesi che si erano rifugiati a Berlino dopo l’editto di Nantes e godevano della libertà religiosa offerta da Federico Guglielmo I in cambio del supporto politico.

Oggi sono entrambi visitabili e ospitano rispettivamente una mostra dedicata alla storia degli ugonotti e una dedicata alla politica, con esposizioni che si concentrano sull’architettura parlamentare tedesca e sull’evoluzione della struttura politica del Paese (dalla Repubblica di Weimar al nazionalsocialismo, dal ruolo delle donne all’impero).
Personalmente, se avete poco tempo, vi consiglio di limitarvi ad ammirarli dall’esterno e dedicare il vostro tempo ad altre esposizioni cittadine.
Il Französischer Dom è aperto dalle 10.00 alle 19.00 (da novembre a marzo chiude un’ora prima) e il biglietto d’ingresso costa 3€ a tariffa intera e 1€ se ridotta. Ha anche una balaustra panoramica aperta al pubblico ed è raggiungibile salendo 284 gradini, ma dall’11 settembre 2018 sarà chiusa per restauro. Il Deutscher Dom segue gli stessi orari, ma l’entrata è libera.

Babelplatz
Babelplatz si trova a sue passi da Gendarmenmarkt e, nonostante gli importanti edifici che vi si affacciano, come l’Opera di Stato (Staatsoper Unter den Linden), l’Alte Bibliothek (che oggi ospita l’Università Humboldt) e la Cattedrale di Sant’Edvige, è nota per un avvenimento storico molto significativo.
Qui, il 10 maggio 1933, avvenne uno dei famosi “roghi di libri” (Bücherverbrennungen), durante il quale i nazisti dettero fuoco a circa 25.000 volumi ritenuti pericolosi o contrari alle idee nazionalsocialiste.
Oggi, per ricordare l’avvenimento, è stato fatto un allestimento che passa quasi inosservato: una stanza sotterranea con degli scaffali vuoti che può essere vista attraverso un pannello di vetro. Non distante c’è una targa con una citazione di Heinrich Heine:
Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone.
La Cattedrale di Sant’Edvige è visitabile dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 17.00 e la domenica dalle 13.00 alle 17.00.

L’Isola dei Musei e il Duomo di Berlino
Lasciandosi alle spalle Babelplatz e proseguendo lungo Unter den Linden si arriva al fiume Sprea e all’Isola dei Musei (Museuminsel), che, come dice il nome, è uno dei cuori culturali della capitale.
Dell’isola ho parlato in un altro post e non mi dilungherò troppo, ma a due passi dalle collezioni (che magari non interessano a tutti) c’è anche uno dei luoghi simbolo di Berlino, uno di quelli che deve essere visitato: il Duomo.

La struttura originaria del Berliner Dom, che si trova in Schloßplatz, risale ai primi decenni del Settecento e fu realizzata in stile barocco e ristrutturata circa un secolo dopo aggiungendo dei tocchi Neoclassici. Ciò che vediamo oggi, però, è il risultato di lavori e ristrutturazioni che l’hanno caratterizzata dalla fine dell’Ottocento alla fine del Novecento.
Prima, nel 1894, l’imperatore Guglielmo II la fece demolire e ricostruire in stile neobarocco, poi la Seconda Guerra Mondiale la danneggiò gravemente e fu riaperta solo nel 1993. Oggi il suo interno è splendido, con marmi, stucchi, dettagli dorati e un grande organo di inizio Novecento sormontati da un’ampia cupola decorata a mosaico.
Il cuore della chiesa, però, non è l’unico piano visitabile. Scendendo nella cripta, infatti, si possono vedere le tombe della famiglia reale degli Hohenzollern, come Federico I di Prussia e la moglie Sophie Charlotte, mentre salendo sulla cupola si possono ammirare l’Isola dei Musei e Berlino dall’alto. Un’ottima occasione per cambiare punto di vista.
Il Duomo è visitabile (salvo eventi particolari) dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 20.00 e la domenica dalle 12.00 alle 20.00 (in entrambi i casi l’ultimo accesso è alle 19.00).
Il biglietto di ingresso, che comprende la visita alla chiesa, al piccolo museo e alla cripta e la salita sulla cupola, costa 7€ a tariffa intera e 5€ se ridotta; quest’ultima è disponibile per studenti, gruppi e possessori della Berlin Welcome Card. È gratis per gli under 18.

Nikolaiviertel
La zona di Nikolaiviertel è di origine medievale e, passeggiando tra le sue vie, si ha quasi la sensazione di essere tornati per un attimo indietro nel tempo. Purtroppo, però, ciò che si vede è il risultato della ricostruzione avvenuta negli anni Ottanta, perché l’area fu quasi interamente distrutta durante il secondo conflitto mondiale.
Protagonista di Nikolaiviertel è la chiesa sconsacrata di San Nicola (Nikolaikirche) dalla quale prende il nome, un edificio che fu costruito in stile gotico intorno al 1230. Al suo interno è stato oggi allestito un museo civico che fa parte della Stiftung Stadtmuseum Berlin.
La chiesa di San Nicola è aperta dalle 10.00 alle 18.00 e il biglietto di ingresso costa 5€ a tariffa intera e 3€ a tariffa ridotta (valida anche per i possessori della Berlin Welcome Card). La visita è gratuita per gli under 18 e ogni primo mercoledì del mese.

L’area di Alexanderplatz
Alexanderplatz è il cuore del Mitte al di là della Sprea, uno spazio pieno di vita dedicato al commercio e ai trasporti e che è stato dedicato allo zar Alessandro I nel 1805.
Tra i luoghi simbolo di questa piazza c’è la Torre della Televisione (la Fernsehturm), che con i suoi 368 metri è una delle strutture più alte d’Europa e la prima di Berlino.
Fu costruita nella seconda metà degli anni Sessanta a Berlino Est e oggi è uno dei simboli dell’intera città. Sulla sfera posta sulla cima non c’è solo uno spazio per godere della vista, ma sono stati aperti anche un ristorante su piattaforma girevole e un bar per chi vuole bere qualcosa con la capitale ai propri piedi. Arriverete in cima usando un ascensore che percorre 6 metri al secondo.

Proprio sotto la torre si apre poi uno spazio caratterizzato dalla Rotes Rathaus, il municipio di Berlino, dalla Fontana di Nettuno e la Marienkirche, una chiesa protestante.
Quest’ultima, all’interno, è un’esplosione di bianco e la struttura originale pare risalire addirittura al 1270. Come tanti altri edifici della città è stata ristrutturata e modificata nel corso dei secoli, ma è una delle poche a non aver subìto danni durante la Seconda Guerra Mondiale.
La Torre della Televisione è aperta dalle 9.00 a mezzanotte (da novembre a febbraio dalle 10.00). Il biglietto per salire fino alla piattaforma panoramica costa 9,50€ a tariffa ridotta e 15,50€ a tariffa intera. I bambini sotto i 4 anni non pagano, i possessori della Berlin Berlcome Card possono usufruire di uno sconto del 25% e pagare 11,60€.
La Marienkirche è aperta dalle 10.00 alle 18.00 (fino alle 21.00 da aprile a settembre) e l’ingresso è gratuito.

La zona di Hackescher Markt
Non so se è perché l’ho vista con il sole, se sono arrivata qui nell’orario migliore, quando tutti escono dal lavoro e si incontrano per bere una birra insieme, o se è sempre così, ma la zona di Hackescher Markt è stata una di quelle che ho preferito: vivace e colorata.
Inizialmente ricoperta di paludi, fu bonificata intorno alla metà del Settecento per volere di Federico II di Prussia, che ordinò la realizzazione di una piazza dedicata al mercato. Oggi è dedicata al suo primo sindaco, Hans Christoph Friedrich Graf von Hacke, e la protagonista indiscussa è l’affascinante stazione.

Quella di Hackescher Markt è una zona principalmente commerciale, con negozi, locali e splendidi cortili Art Nouveau realizzati all’inizio del Novecento che prendono il nome di Hackesche Höfe. Il più famoso è probabilmente quello sul quale si affaccia il Chamäleon Theatre, ma anche il vicino Rosenhöfe è davvero carino.
A due passi da questi due, c’è il vicolo del Café Cinema e dell’Anne Frank Zentrum, un luogo un po’ decadente, ma davvero vivace e ricco di street art coloratissima. Se vi piace il genere non potete non passare a dare un’occhiata.
Tiergarten
Il Tiergarten (che dà il nome al quartiere nel quale si trova nel distretto di Mitte) è, con i suoi oltre 200.000 metri quadrati, il parco più grande di Berlino e probabilmente il più famoso. Al suo interno ci sono sentieri, boschetti, piccoli laghi, monumenti e prati e una passeggiata è d’obbligo se visitate Berlino, soprattutto durante la bella stagione o in autunno, quando gli alberi cambiano colore.
Uno dei punti di riferimento all’interno dei suoi confini è la Colonna della Vittoria (Siegessäule), una struttura che se misurata dalla base alla punta della statua dorata supera i 66 metri e sulla quale si può salire per vedere la capitale dall’alto.

Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche
La Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, in italiano la Chiesa commemorativa dell’Imperatore Guglielmo, è un luogo affascinante oltre che un chiaro esempio dei danni subiti da Berlino durante la Seconda Guerra Mondiale.
Costruita nel 1891, fu distrutta la notte del 23 novembre 1943 e oggi dell’antico edificio sono visibili solo la torre e gli splendidi mosaici dorati all’interno della Gedenkhalle (il Memoriale) che raffigurano la vita dell’Imperatore.
A lato è stata costruita la nuova chiesa, un edificio ottagonale estremamente moderno che risale alla metà del secolo scorso. Personalmente non mi è piaciuta, ma merita comunque una visita, fosse anche solo per l’atmosfera data dalla luce che filtra dalle sue vetrate blu.
La Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche è visitabile gratuitamente dalle 9.00 alle 19.00.

Altre cose da vedere a Berlino
Durante i miei tre giorni a Berlino ho vistato anche il Castello di Charlottenburg, del quale vi ho già parlato e che vi consiglio, e il Berlin Bunker Story, all’interno del quale è possibile scoprire la vita e la salita al potere di Hitler attraverso pannelli informativi e immagini.
Personalmente, vista la durata del percorso (non meno di due ore), mi sento di consigliare quest’ultima visita sono nel caso in cui foste davvero appassionati o in città ci fosse una brutta giornata.
Leggi anche: Come muoversi a Berlino: le informazioni utili per spostarsi in città
Non solo, se volete scoprire la città con guide del posto sappiate che c’è anche la possibilità di partecipare a un tour gratuito che vi permetterà di visitare alcuni dei luoghi più famosi. Vi lascio un link utile per prenotare la vostra esperienza qui sotto.

Dove dormire a Berlino
Durante il mio viaggio a Berlino ho soggiornato all’hotel Ivbergs Premium am Kurfürstendamm*, a due passi da Nollendorfplatz, dove fermano ben tre linee della metropolitana.
La camera era spaziosa e pulita e la connessione Wi-Fi veloce. La posizione poi è eccellente, perché la fermata metro è una delle principali, ben collegata con il resto della città.
Quali altri luoghi inserireste in un elenco dedicato a cosa vedere a Berlino? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
*All’interno di questo post potrebbero essere presenti dei link di affiliazione, contrassegnati da un asterisco. Questo significa che se decidete di effettuare una prenotazione o di fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie ❤
Free Walking Tour di Berlino in italiano
Ciao Martina, complimenti per il bell’articolo e per il tuo Blog. Se tornerai nella capitale tedesca saremo lieti di poterti accompagnare alla scoperta della città. Siamo guide turistiche italiane e siamo sicuri che riusciremo a farti amare ancora di più questa incredibile capitale europea. GUIDEinTOUR
Martina Sgorlon
Free Walking Tour di Berlino in italianoGrazie mille! Lo terrò a mente, grazie per l’invito! 🙂
Pier
Insieme a Barcellona, Berlino è la città europea che ho visitato più volte e mi ha colpito fin da subito. Sarà che sono cresciuto durante la guerra fredda, ho visto la caduta del muro, e la prima volta che ho visitato la città ero poco più che bambino; l’unione tra le due Germanie era appena avvenuta, e la prima impressione che avevo avuto era quella di tuffarsi in una realtà nuova, affascinante, quasi insondabile: lontano da quello che avevo visto fino ad allora.
Tornandoci più volte, ho scoperto che Berlino non ha due, tre quattro ma mille volti: non solo per i suoi quartieri, a volte così diversi tra loro, ma anche per i suoni continui, incredibili cambiamenti.
Così, l’aeroporto in cui fino a pochi anni prima ero atterrato si era trasformato in uno dei parchi pubblici più particolari d’Europa, la Potsdamer Platz che ricordavo uno spazio vuoto in mezzo alla città era diventato un modernissimo quartiere di vetro e acciaio. E ogni volta che torno scopro qualcosa di nuovo. L’ultima volta sono finito in un enorme mercato Vietnamita che è un bizzarro miscuglio di Germania e Sud est asiatico e ho visitato un parco divertimenti abbandonato (un po’ inquietante in una giornata di cielo coperto) di cui ho scritto anche sul mio blog. Berlino per me ha sempre dell’incredibile.
Martina Sgorlon
PierGrazie mille per questo tuo bel commento e per aver condiviso i tuoi ricordi. Vedere così tanti e profondi cambiamenti e vivere in un periodo così particolare per la città non può che legarti a lei. Sono d’accordo, ogni quartiere ha un’atmosfera e una personalità tutta sua e lo si percepisce anche in pochi giorni di visita. 🙂
Martina Sgorlon
PierGrazie mille per questo tuo bel commento e per aver condiviso i tuoi ricordi. Vedere così tanti e profondi cambiamenti e vivere in un periodo così particolare per la città non può che legarti a lei. Sono d’accordo, ogni quartiere ha un’atmosfera e una personalità tutta sua e lo si percepisce anche in pochi giorni di visita. 🙂
Silvia The Food Traveler
Ci sono stata in autunno, dopo tanto tempo che la inseguivo senza riuscire a raggiungerla per tanti motivi. Mi aspettavo molto quando sono arrivata, e non ha deluso le mie aspettative. Anche io sono rimasta colpita in un modo che non avrei immaginato dal passato della città che è ancora lì presente. E anche dai contrasti che Berlino presenta.
Nemmeno io ho trascorso molto tempo ma mi piacerebbe tornare presto per vedere alcune zone che purtroppo ho dovuto tralasciare.
Buona giornata
Martina Sgorlon
Silvia The Food TravelerCiao Silvia! Io ho cercato di partire senza aspettative (per quanto possibile) ed è stato un bene. Alla fine, anche se non è tra le mie preferite, ho trovato molte cose interessanti e ora posso dire che merita sicuramente una visita. Sono contenta ti sia piaciuta! A presto 🙂