Bassano del Grappa: cosa vedere in un giorno nel cuore della città

Bassano del Grappa: un itinerario per scoprire cosa vedere nel centro città tra parchi, palazzi, piazze e castelli. Il percorso e le informazioni utili.

Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, si trova ai piedi del massiccio che gli dà il nome. È un luogo ricco di storia, di arte e cultura bagnato dal fiume Brenta e ricco di scorci da cartolina.

La storia di Bassano del Grappa in pillole
Anche se i primi insediamenti risalgono all’XI secolo a.C., Bassano comincia a diventare un punto di riferimento nel Medioevo, quando si trovava sotto il controllo della famiglia degli Ezzelini.
Dalla dominazione vicentina a quella veneziana, passando per la padovana, nel corso dei secoli la città subì influenze diverse, ma, al di là del controllo politico, è al suo sviluppo artigianale e culturale che si deve gran parte della sua fama tra Cinque e Settecento. A Bassano, infatti, aveva sede l’abilissima famiglia Remondini, storici stampatori che hanno portato il nome della città in tutta Europa.

Bassano, però, divenne tristemente famosa soprattutto con il Primo Conflitto Mondiale. Dopo la disfatta di Caporetto del 1917, infatti, la linea di guerra si spostò proprio lungo il fiume Brenta e la città divenne la sfortunata protagonista insieme al vicino Monte Grappa. Proprio per queste vicende, nel 1928 il governo le cambiò il nome dandole quello attuale: prima era nota come Bassano Veneto.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo la caduta del regime, fu invasa dalle truppe tedesche e tra le sue strade e sul massiccio del Grappa ebbero luogo importanti episodi legati alla Resistenza. Uno di questi è ancora oggi ricordato lungo Viale dei Martiri, del quale vi parlerò tra un attimo.
Per l’alto numero di vittime e l’importante ruolo nella guerra di liberazione, la città ottenne la Medaglia d’oro al valor militare.

Camminando per le strade di Bassano incontrerete tantissimi luoghi storici, dal Castello degli Ezzelini alla Torre Civica, ma anche musei e negozi ormai diventati un simbolo della città, come la splendida libreria Palazzo Roberti.

Cosa vedere a Bassano del Grappa
In questo post vi propongo un itinerario per scoprire Bassano del Grappa. Ecco cosa vedere se avete un giorno a disposizione.
Giardino Parolini
Giardino Parolini si trova a due passi dalla stazione ferroviaria e, per chi arriva in treno, è il punto di partenza ideale per un itinerario alla scoperta di Bassano.
Il giardino nacque nel 1805 come orto botanico (il primo in veneto non collegato a un’università) da un’idea di Alberto Parolini, un nobile bassanese che si ispirò ai giardini inglesi ammirati durante un soggiorno a Londra.

Nel 1829 in questo polmone verde della città si contavano oltre 3000 specie diverse di piante, un numero destinato a crescere con il tempo. Esattamente un secolo dopo fu ceduto al Comune che ne ha tuttora la proprietà.

Oggi è ancora un mix di piante e alberi diversi, sia esemplari autoctoni e comuni su tutto il territorio, sia specie tropicali o provenienti da altri Paesi. Tra queste spiccano un grande cedro del Libano, un platano orientale di circa 30 metri e il cedrus Parolinii, scoperto dal nobile nel 1819 in Asia Minore.
Ogni albero ha ai suoi piedi una targa con il suo nome, in modo che i visitatori possano riconoscere immediatamente la pianta.

In più, in fondo al parco, c’è anche un piccolo orto dedicato alle erbe officinali, tradizionali o legate alla religione (sia bibliche che coraniche) chiamato l’orto dei semplici. Una piccola chicca che vi consiglio di non perdere e che si trova dove sorgeva l’antico giardino privato di Alberto Parolini.

Il Giardino Parolini è aperto tutti i giorni dalle 9.00. Dal 1 maggio al 30 settembre chiude alle 19.00, il resto dell’anno alle 17.00. L’ingresso è gratuito. All’interno ci sono anche i bagni pubblici.

Porta Dieda
Porta Dieda si affaccia a sud, verso la città murata di Cittadella (Padova), e si erge dove un tempo sorgeva il Castello Inferiore (o dei Berri).
Un primo edificio fu fatto costruire nel 1315 dai signori di Padova, i Da Carrara, per proteggere i borghi che, dopo l’espansione della città, erano nati fuori dalle preesistenti mura. Quando Bassano del Grappa passò in mano ai Visconti, che costruirono una cinta muraria più ampia, il castello cadde in rovina.

La porta attuale fu aperta nel 1541, sotto il dominio della Serenissima, e oggi, con i suoi affreschi, è perfettamente inglobata nel centro cittadino. È proprio il periodo veneziano il suo protagonista, perché il leone alato di San Marco è la prima cosa che si nota non appena si vede il grande ingresso.

Sotto di lui, a pochi centimetri dall’arco, c’è ciò che rimane di un affresco raffigurante Marco Curzio Rufo e il suo cavallo che stanno per gettarsi nella mitologica voragine. Questa figura è tratta da un’antica leggenda romana che racconta di un enorme buco apertosi nel Foro Romano per inghiottire la Città Eterna. Solo il sacrificio di un cavaliere avrebbe potuto impedirlo.
Oggi questo personaggio è un vero e proprio simbolo di coraggio, peccato sia quasi del tutto sbiadito.

Tempio Ossario di Bassano del Grappa
Quando i lavori di costruzione della chiesa iniziarono nel 1908, l’intenzione era quella di realizzare la nuova cattedrale della città. Pochi anni dopo, però, scoppiò la Grande Guerra.

Inaugurata nel 1934, questa chiesa è oggi anche un Tempio Ossario e un sacrario militare che custodisce al suo interno le spoglie di 5405 soldati di ogni rango caduti sul Monte Grappa durante la Prima Guerra Mondiale.

L’imponente edificio neo-gotico, danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e poi restaurato, è affiancato da due campanili alti 60 metri ed è uno dei più grandi della città.
Attualmente è in ristrutturazione e la navata centrale è chiusa al pubblico. Sui pannelli divisori, in occasione del centenario della Grande Guerra, sono state esposte però alcune immagini che raccontano l’area di Bassano del Grappa durante il conflitto. Una mostra che vi permetterà di capire meglio il territorio e ciò che ha attraversato nel primo Novecento.

Inoltre, camminando da una navata all’altra potrete ascoltare anche le vecchie canzoni degli alpini trasmesse attraverso gli altoparlanti: un dettaglio che rende l’intera visita più suggestiva.

Informazioni per la visita
Il Tempio Ossario è visitabile gratuitamente dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 17.00 dal lunedì al venerdì. Il sabato e la domenica, invece, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Si trova in Piazzale Cadorna.

Chiesa di San Donato
La piccola chiesa di San Donato si affaccia su una stretta via della città, sulla riva destra del fiume Brenta, e fu costruita nel 1208 per volere di Ezzelino II il Monaco. Pare che, tra i tanti, qui pregarono anche San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova.

Prima convento francescano e poi ospedale benedettino, l’edificio fu quasi del tutto abbandonato nel Cinquecento e solo i restauri novecenteschi riuscirono a riportare alla luce tutta la sua semplicità e bellezza che si esprime attraverso i numerosi affreschi ormai sbiaditi.
La chiesa deve il suo nome all’opera realizzata da Francesco Dal Ponte Il Vecchio, “La Madonna con Bambino in trono con San Donato e San Michele Arcangelo”, che si trova alle spalle dell’altare.

Se la trovate aperta, assicuratevi di visitare anche la minuscola cella di San Francesco al primo piano, di fianco alla cappella a lui dedicata. La si può raggiungere superando una porta sul lato sinistro della navata. Purtroppo, per la scarsa luce e l’ambiente incredibilmente ristretto, non sono riuscita a fare una bella foto da condividere.
La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00, il sabato anche il pomeriggio dalle 16.30 alle 19.00. L’ingresso è gratuito.

Il Museo degli Alpini
Quasi nascosto al piano interrato della Taverna degli Alpini, all’ingresso del ponte, il Museo degli Alpini racconta la storia di chi ha combattuto durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.

Al suo interno ci sono reperti, divise, memorie, medaglie e piccole ricostruzione della vita al fronte. Tantissime testimonianze, dalle armi alle lettere scritte dai soldati, raccolte qui negli anni Cinquanta e che narrano e mostrano da vicino ciò che rimane dei due conflitti che hanno caratterizzato il secolo scorso.

Informazioni per la visita
L’ingresso costa 1,50€ e al momento del pagamento vi verrà data anche un’audio guida che vi racconterà ogni teca e ogni area nel dettaglio. Vi si accede dal bar ed è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00.

Ponte degli Alpini: simbolo di Bassano del Grappa
Il Ponte degli Alpini (Ponte Vecchio), realizzato per la prima volta nel Dodicesimo secolo per collegare le due sponde del fiume Brenta e poi ricostruito su progetto di Palladio, è senza alcun dubbio il simbolo di Bassano del Grappa.

Proprio per la sua posizione strategica, nel corso dei secoli subì numerosi danni, sia causati dagli eserciti che si affrontarono in questi luoghi, sia dalle piene del fiume, e fu ricostruito più volte. L’ultima nel 1948, quando l’intervento degli Alpini diede alla luce il ponte attuale che oggi porta il loro nome.
Al momento è in ristrutturazione, ma lo si può attraversare.

Grapperia Nardini
Sulla sponda sinistra, appena oltrepassato il ponte, si trova la storica grapperia Nardini, aperta dalla famiglia che le dà il nome e che nel 1779 fondò l’omonima distilleria, oggi la più antica d’Italia e una delle più grandi del mondo.
Insieme al ponte, anche la grappa Nardini è un simbolo della città ed è strettamente legata alla sua storia. Da una parte la Campagna d’Italia di Napoleone durante la quale il generale ordinò di svuotare le giare che contenevano l’alcolico perché ritenuto un simbolo di tutta l’area. Dall’altra le trincee della Grande Guerra sul Monte Grappa, dove era diventata fedele compagna dei soldati.

Informazioni per la visita
La grapperia Nardini è aperta dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 21.30, venerdì, sabato e domenica chiude alle 22.30.
Se vi fermate ad assaggiare qualcosa prima di cena, provate il Mezzoemezzo Nardini, un mix di “Rosso Nardini” e “Rabarbaro Nardini” che oggi è l’aperitivo tipico della città.
Per chi volesse approfondire, la Distilleria si trova in via Madonna di Monte Berico 7, a sud della città, ed è possibile visitarla previa prenotazione sul loro sito.

Castello degli Ezzelini
Il Castello degli Ezzelini è uno degli edifici storici più importanti di Bassano del Grappa e si trova sul colle più alto della città, dove sorse il primo nucleo abitato medievale.

La parte più antica giunta fino a noi risale al Dodicesimo secolo ed è composta dalle torri inferiori e dalle murature realizzate con i ciottoli e le pietre del fiume Brenta, che scorre a pochi metri. Tutte le altre parti furono realizzate nei secoli successivi.

Inizialmente appartenente al vescovo di Vicenza, il castello fu poi donato a Ecelo I, capostipite della famiglia degli Ezzelini dalla quale prende il nome, ma nel corso dei secoli passò in mano agli Scaligeri, ai Visconti e alla Repubblica di Venezia, esattamente come la città.

Oggi il castello è visitabile in occasione di mostre temporanee, ma volendo è possibile scoprirlo dall’esterno attraverso il percorso delle mura, un itinerario che inizia dal Corpo di Guardia e che continua seguendo la cinta fino a un bel punto panoramico che si affaccia sul fiume.

All’interno delle mura si trova anche il duomo dedicato a Santa Maria Assunta, uno degli edifici più antichi della città già presente nel 998, quando si hanno le prime testimonianze scritte del centro abitato.

Informazioni per la visita
Il camminamento lungo le mura del Castello degli Ezzelini è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 ed è gratuito.
La chiesa è aperta il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.

Piazzotto Montevecchio
Piazzotto Montevecchio è un piccolo spazio che si apre tra antichi palazzi affrescati ed è la prima vera piazza cittadina, nonché il cuore medievale di Bassano, dove sorgeva anche la Casa del Comune.

Per secoli qui si tenne il mercato cittadino animato soprattutto da commercianti di sgalmare, tradizionali calzature in legno, ed è per questo che è noto anche come Piazza degli Zoccoli.
Il suo nome ufficiale, però, si deve al Monte di Pietà, ospitato all’interno dell’ex Fondaco dei Grani dal 1494. Proprio sulla facciata di questo palazzo, oggi perfettamente restaurato, si trova il più antico stemma cittadino: due leoni rampanti che affiancano una torre.

Piazza Libertà
Piazza Libertà è l’antica Piazza dei Signori, uno spazio ben più ampio del precedente e realizzato riempiendo il fossato di una delle cinte murarie di Bassano.
Nel corso dei secoli cambiò diversi nomi, da Piazza San Giovanni, per la grande chiesa che ancora oggi ne è protagonista, a Piazza Vittorio Emanuele II, fino a Piazza del Popolo. Il nome attuale fu dato dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Oltre alla chiesa, in questa piazza si possono vedere anche altri monumenti ed edifici molto importanti per Bassano. Uno dei lati corti, per esempio, è caratterizzato da due colonne dedicate rispettivamente al Leone di San Marco, che rappresenta la dominazione veneziana, e a San Bassano, patrono della città.
Sugli altri, invece, si affacciano l’antica Stamperia Remondini, che, come vi dicevo, era tra le più importanti d’Europa nel Settecento, e la Loggia del Comune.

Chiesa di San Giovanni
La chiesa fu commissionata dalla famiglia Blasi all’inizio del Trecento, ma ciò che vediamo oggi è il risultato della ricostruzione Seicentesca. All’epoca si optò per una strana trasformazione: l’edificio fu sviluppato più in larghezza che in lunghezza ed è proprio questa la sua caratteristica principale. Un aspetto molto particolare che non avevo mai incontrato prima.

Consacrata nel 1847, al suo interno sono ospitate statue, bassorilievi, stucchi e dipinti realizzati da artisti italiani tra i quali spicca il Piazzetta, che creò la pala d’altare raffigurante San Giovanni Battista, al quale è dedicato l’edificio.
La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 8.00 alle 11.30 e l’ingresso è gratuito.

La Loggia del Comune
La Loggia del Comune, costruita nei primi anni del Quattrocento, è caratterizzata da un colorato orologio realizzato nello stesso periodo da Mastro Corrado da Feltre e poi arricchito con il congegno attuale nel 1747.

L’interno della loggia è decorato con i 120 stemmi dei primi podestà del Veneto, mentre sul muro esterno si può ancora vedere il San Cristoforo di Francesco Bassano il Vecchio, l’ultima opera rimasta dopo l’incendio del 1682, che si portò via gli affreschi di Jacopo da Ponte.

La Loggia del Municipio è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00, il sabato e la domenica fino alle 18.50. Il martedì è chiusa, ma salendo qualche gradino riuscirete comunque a vedere lo spazio con gli stemmi. L’ingresso è gratuito.

Piazza Garibaldi
A due passi da Piazza Libertà si trova un’altra delle piazze più importanti di Bassano: Piazza Garibaldi, nota anche come Piazza della Fontana o Piazza delle Erbe per il mercato ortofrutticolo che vi si teneva nei secoli scorsi.
Questo spazio ospita la Chiesa di San Francesco, la Torre Civica e il Museo Civico, che si trova nel convento adiacente la chiesa ed è uno dei più antichi del Veneto (1828).

Non solo edifici però, qui c’è anche la Fontana del Bonaguro, uno dei monumenti più significativi della città. Rappresenta, infatti, l’arrivo dell’acqua corrente e dell’acquedotto pubblico a Bassano del Grappa nel 1898 e fu donata per l’occasione dal sindaco Antonio Bonaguro.

Chiesa di San Francesco
La chiesa di San Francesco è molto diversa da quella di San Giovanni incontrata in Piazza Libertà. Ricoperta quasi interamente di mattoni e pietre a vista, fu costruita tra il 1158 e il 1183 e inizialmente dedicata alla Vergine Maria per volere degli Ezzelini.

Se l’interno è molto ampio e semplice, l’esterno è più interessante e curioso. Sul lato corto, per esempio, a lato dell’ingresso, c’è un affresco quattrocentesco che raffigura l’Annunciazione come era pensata dall’eresia valentiniana (dal teologo Valentino): con Gesù Bambino perfettamente formato che vola dallo Spirito Santo verso Maria.

Sul lato lungo affacciato sulla piazza, invece, c’è una mappa di Bassano con segnalate tutte le bombe che l’hanno colpita durante la guerra del ’15-’18.
La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00. L’ingresso è gratuito.

Torre civica: Bassano del Grappa dall’alto
La Torre Civica sovrasta l’intera piazza e fu costruita nel Tredicesimo secolo per volere della famiglia Da Romano come punto panoramico per difendere la città. All’epoca si trovava lungo le mura.

Nel corso dei secoli subì moltissime modifiche, come l’aggiunta della campana, le scale prima in legno e poi in pietra, il dipinto con lo stemma della città e quello con l’emblema di Venezia. Ultimi, ma non meno importanti, l’orologio Settecentesco e il rialzo sulla cima posto nell’Ottocento.
Raggiunge i 43 metri e oggi è aperta al pubblico. Salendo fino in cima si può ammirare tutta Bassano dall’alto, il fiume Brenta e i colli circostanti. Un vero spettacolo che vi consiglio di non perdere. Secondo quanto mi hanno detto, nelle giornate più limpide da lì si può ammirare interamente la Pianura Padana.

Al suo interno, mentre salite i suoi gradini, potete fermarvi di piano in piano per scoprire la storia di Bassano e della stessa Torre, degli ampliamenti della città e del ruolo che ha svolto il fiume nel corso della storia.
La Torre è visitabile dal giovedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00 da marzo a ottobre e dalle 10.00 alle 18.00 il resto dell’anno. L’ingresso costa 3€, 2€ a tariffa ridotta per studenti, residenti, visitatori con il biglietto dei Musei Civici.
Viale dei Martiri e Porta delle Grazie
Viale dei Martiri è una lunga via che si affaccia sul massiccio del Grappa e che è legata a una delle vicende bassanesi più famose della Seconda Guerra Mondiale. Qui, il 26 settembre 1944, furono impiccati 31 giovani partigiani e oggi i loro nomi e le loro foto sono legati proprio agli alberi dove furono condannati. Solo uno è tutt’ora ignoto.

Il viale conduce a Porta delle Grazie, che insieme a Porta Dieda costituisce uno degli antichi accessi alla città. Collegata alla vecchia cinta muraria cinquecentesca, ben visibile in via delle Fosse, la porta fu costruita nel 1561. Oggi l’interno dell’edificio viene utilizzato per mostre temporanee.

Parco Ragazzi del ’99
Parco Ragazzi del ’99 è dedicato a tutti i giovanissimi (quelli nati nel 1899, appunto) che furono chiamati sul campo di battaglia durante la Grande Guerra quando ormai di soldati ne erano rimasti pochissimi.

Al centro sorge un grande monumento dedicato proprio a loro, all’ultima classe di leva. Fu posto lì nel 1979 e il soldato di oltre tre metri realizzato in bronzo alza il braccio verso il Monte Grappa, centro del conflitto nella zona. Alle sue spalle è stata alzata una parete sulla quale è posta una mappa del veneto con i luoghi dove si svolsero le battaglie principali del 1918.

Informazioni per la visita
Il parco si trova nella piana della Conca d’Oro, uno spazio più basso rispetto al resto del nucleo cittadino e al quale si accede scendendo le scale da Viale dei Martiri. È aperto dalle 8.00 alle 23.00 da maggio a settembre e dalle 8.00 alle 19.00 il resto dell’anno. L’ingresso è gratuito.
Se arrivate in auto, proprio di fronte al parco c’è un grande parcheggio, comodissimo per visitare la città. In questo caso potete lasciare lì la macchina e seguire questo itinerario al contrario fino a Giardino Parolini.

Dove dormire a Bassano del Grappa
Ho visitato Bassano del Grappa in giornata e quindi non ho avuto bisogno di cercare un alloggio, ma se siete alla ricerca di idee forse vi può essere utile la mappa* qui sotto, con tutte le offerte disponibili.
Booking.comSe avete dubbi, domande o suggerimenti,
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Media
Nell’itinerario non sono stati inseriti i musei principali della città: il Museo Civico, con la sezione naturalistica, Palazzo Sturm, il Museo della Grappa Poli e il Museo Hemingway e della Grande Guerra. Sarebbero tutti da vedere se avete un po’ di tempo in più da trascorrere in città. Di Palazzo Sturm ho parlato in un altro post.
Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D* e un iPhone 6s*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Silvia
Che dire.. hai reso giustizia alla mia città! grazie Martina. Ammetto che difficilmente ho trovato una guida cosi completa di Bassano. Complimenti!
Martina Sgorlon
SilviaCiao Silvia 🙂 Mi fa tanto, tanto piacere! ❤ Grazie di cuore!