Superga, Torino: tutte le informazioni utili per visitare la Basilica, le Tombe Reali e il memoriale

Visitare Superga a Torino: tutte le informazioni utili per visitare le meraviglie della collina, dal viaggio in tranvia fino alla Basilica, dalle Tombe Reali al Memoriale del Grande Torino.
La Collina di Superga, affacciata su Torino, è uno dei luoghi da vedere durante un viaggio in città. Dalla Tranvia Sassi-Superga alla Basilica, passando per il Memoriale dedicato al Grande Torino e le Tombe Reali, ecco tutti i luoghi da non perdere e le informazioni utili per la visita.
La Collina di Superga in pillole
Con i suoi 672 metri sul livello del mare, la collina di Superga è una delle più alte di Torino, la terza dopo il Colle della Maddalena (715 metri) e il Bric della Croce (712 metri). Secondo le ipotesi più accreditate, il suo nome deriverebbe dall’antico germanico Sarra-berg (poi Sarrabergia o Sarropergia), ossia “monte della collina”, ma secondo altre teorie l’origine è legata a una statua della Vergine collocata qui sotto un pergolato, ossia sub pérgula.
Che sia legata all’origine del nome oppure no, l’immagine sacra è realmente esistita e proprio di fronte a lei il duca Vittorio Amedeo II di Savoia, nel 1706, promise di costruire un’imponente Basilica sulla cima del colle in caso di vittoria dell’esercito piemontese su quello francese; oggi la statua è conservata all’interno della Cappella del voto, dentro la chiesa.
Da sempre, oltre che essere un importante luogo di culto, la collina di Superga è anche uno dei punti panoramici dai quali ammirare Torino dall’alto: un balcone sulla città che nelle giornate più limpide (soprattutto in inverno) dà il meglio di sé e in passato ha colpito anche Edmondo De Amicis, Jean-Jacques Rousseau e papa Pio XII, che lo definì “il più bel panorama d’Europa”.
Io ho dinnanzi il più bello spettacolo che possa colpire l’occhio umano.
Jean-Jeacques Rousseau

In visita alla Collina di Superga
Durante il vostro viaggio a Superga, però, vi consiglio di non limitarvi solo al panorama, ma di scoprire anche le meraviglie che ospita, come le Tombe Reali, e le storie a lei legate, come quella tragica del Grande Torino. Ecco cosa non perdere e tutte le informazioni utili.

La Basilica di Superga
Quando, nel 1706, le truppe francesi di Luigi XIV assediarono la città di Torino, il Principe Eugenio e il duca Vittorio Amedeo II di Savoia salirono sulla collina di Superga per studiare dall’alto il campo di battaglia e cercare di rispondere al meglio al ben più numeroso esercito d’oltralpe. Dopo aver trovato due punti deboli del nemico, i due condottieri si recarono in una piccola chiesetta sul colle e Vittorio Amedeo II fece un voto alla Vergine: se li avesse portati alla vittoria, lui avrebbe fatto costruire sulla cima della collina un’imponente chiesa a lei dedicata. Il 7 settembre dello stesso anno l’esercito piemontese sconfisse il nemico.
Dopo la guerra, a causa delle difficili condizioni economiche di Torino, il duca rimandò la costruzione della Basilica. I lavori, affidati all’abate siciliano Filippo Juvarra, che diventò ben presto “l’architetto della real casa” firmando anche la Reggia di Venaria, iniziarono infatti solo nel 1716 con lo scavo del colle (di 40 metri) e la demolizione della vecchia chiesa. Il materiale di scarto — pietre, legname, mattoni… — fu posto ai piedi del colle: ecco perché il quartiere sottostante si chiama ancora oggi Borgata Sassi.

La prima pietra per la costruzione della Basilica venne posata il 20 luglio 1717 e la chiesa fu inaugurata ufficialmente il 31 ottobre del 1731, quando, dopo l’abdicazione di Vittorio Amedeo II, sul trono sedeva suo figlio Carlo Emanuele II; l’apertura al pubblico avvenne il giorno seguente. La chiesa, insieme alla residenza di Veneria e al Castello di Rivoli, è uno dei poli del triangolo del Potere di Casa Savoia.
Oggi la Basilica di Superga è considerata uno dei capolavori Juvarriani, un edificio imponente ed elegante affiancato da due campanili, arricchito con opere di artisti come Agostino Cornacchini e Sebastiano Ricci e sovrastato da una cupola barocca ispirata a quella del Pantheon. Per scoprirla da vicino (dall’esterno) si possono utilizzare le scale a chiocciola che portano fino in cima, da dove è possibile ammirare Torino e l’arco alpino dall’alto.

Informazioni utili per visitare la Basilica di Superga
La Basilica di Superga si può visitare tutti i giorni dalle 10.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 18.00; l’entrata è gratuita. Il biglietto per l’accesso alla cupola, invece, costa 3,00€ con tariffa intera e 2,00€ con tariffa ridotta; è gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card, Royal Card e per i bambini sotto i 12 anni. Per gli orari aggiornati e altre agevolazioni vi suggerisco di visitare il sito ufficiale Basilicadisuperga.com.
Secondo la guida che ho incontrato lì, i mesi migliori per ammirare il panorama sono gennaio e febbraio, quando le limpide giornate invernali permettono di raggiungere con lo sguardo anche l’arco alpino nella sua interezza.

Le Tombe Reali
Le Tombe Reali di Casa Savoia — a mio parere la parte più bella di tutta la visita — sono ospitate all’interno della Cripta Reale, la cui costruzione, benché fosse stata prevista nel progetto iniziale di Juvarra, iniziò solamente nel 1774 per ordine di Vittorio Amedeo III. A occuparsene fu l’architetto Francesco Martinez, nipote di Juvarra, e nel 1778, una volta terminati i lavori, il sovrano ordinò che tutte le salme sabaude fossero trasferite a Superga.
Anche se sotto la dominazione napoleonica il nuovo governo provò a cancellare ogni traccia dei Savoia organizzando lo spoglio della chiesa e l’eliminazione delle salme per fare posto a quelle giacobine, il piano non si concretizzò mai, perché il 26 maggio 1799 le truppe guidate dal generale Aleksandr Vasil’evič Suvorov liberarono la città cacciando i francesi.

La cripta, alla quale si accede dall’esterno della Basilica dopo aver superato il chiostro juvarriano, è sorvegliata da una statua di san Michele Arcangelo voluta da Vittorio Emanuele II nel 1878 ed è riccamente decorata secondo lo stile barocco con eleganti marmi neri, bianchi e rossi, elementi in alabastro, stucchi, numerosi elementi magici ed esoterici e sculture simboliche. Dopotutto il capoluogo piemontese è una delle città della magia, ve ne parlavo nel post dedicato alle curiosità su Torino.

Le Tombe Reali sono disposte in cinque diverse sale. La prima che si incontra, la Sala dei Re, ospita il vero protagonista della cripta: il sarcofago di Carlo Alberto di Savoia. Il posto avrebbe dovuto accogliere, uno dopo l’altro, tutti i futuri Re di Sardegna, ma con l’Unità e il nuovo titolo di Re d’Italia, i suoi eredi furono poi seppelliti al Pantheon. Nella stessa sala sono ospitati anche Vittorio Emanuele I e sua moglie Maria Teresa d’Asburgo-Este, Vittorio Amedeo III e sua moglie Maria Antonia di Borbone-Spagna.
La visita prosegue poi nella Seconda Sala e nella Sala delle Regine. Nella prima riposano principi e principesse di Casa Savoia e Carlo Emanuele III, re di Sardegna dal 1730 al 1773, con la sua terza moglie Elisabetta Teresa di Lorena; nella seconda, invece, tra le tante, ci sono le tombe di Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena, moglie di Vittorio Emanuele II, e Maria Teresa d’Asburgo Lorena, moglie di Carlo Alberto.
Dalla parte opposta della cripta, invece, ci sono la Quarta Sala, dove riposa a Vittorio Amedeo II, e la Sala degli Infanti, inizialmente dedicata solo ai membri di Casa Savoia morti bambini.

Informazioni utili per visitare le Tombe Reali
L’ingresso alle Tombe Reali è concesso solamente con visita guidata ed è previsto solo il venerdì, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00, con ultimo accesso mezz’ora prima della chiusura. Ad anticipare la visita alla cripta c’è quella alla Sala dei Papi, una pinacoteca nata nel 1876 che ospita i ritratti di tutti i pontefici; al suo interno non sono consentite fotografie.
Il prezzo del biglietto è di 5,00€ a tariffa intera e 4,00€ a tariffa ridotta prevista per gruppi di almeno 20 persone, Soci TCI, ACI, FAI, ARCI, Forze dell’Ordine, dipendenti Ministero Beni Culturali, studenti, giornalisti, insegnanti, over 65, soci CTS e studenti ISIC CARD, Cral Convenzionati. Il biglietto è gratuito per guide turistiche, portatori di handicap, bambini sotto i 12 anni e per chi possiede l’Abbonamento Musei, la Torino+Piemonte Card o la Royal Card.

L’Appartamento Reale
Voluto da Vittorio Amedeo II per trascorrere gli ultimi anni di vita lontano dal centro di Torino, l’Appartamento Reale è parte del convento che affianca la Basilica di Superga, anche se, inizialmente, avrebbe dovuto essere un edificio a parte. Il progetto fu notevolmente ridimensionato con la morte di Juvarra e la successiva dominazione francese, che lo svuotò di ogni arredo.
Con il ritorno della famiglia Savoia nel 1814, l’Appartamento venne arredato nuovamente, così come la Biblioteca e le stanze dedicate ai religiosi, ma non diventò mai una residenza stabile per la famiglia, come inizialmente previsto: rimase solo un luogo di appoggio durante le visite a Superga. Durante la Seconda Guerra Mondiale, inoltre, si trasformò in rifugio per sfollati e molti degli elementi che si vedono oggi sono frutto di integrazioni e aggiunte successive, anche se fedeli agli arredi sette e ottocenteschi.
L’Appartamento Reale è composto da 5 ambienti — Anticamera, Prima Sala di Ricevimento, Gabinetto da Toeletta, Sala Verde e Sala Rosa — ognuno con una propria personalità e un proprio stile. Purtroppo, però, a causa dell’emergenza sanitaria, la visita non è attualmente consentita. Per informazioni aggiornate vi suggerisco di visitare il sito BasilicadiSuperga.com.

Il memoriale del Grande Torino
Il 4 maggio 1949, alle 17.03, l’aereo con a bordo la squadra del Grande Torino si schiantò contro la collina di Superga causando 31 vittime, senza lasciare sopravvissuti. I giocatori — che costituivano la quasi totalità della Nazionale italiana dell’epoca —, i dirigenti, gli accompagnatori e tre giornalisti italiani erano diretti a Lisbona per un’amichevole di beneficienza contro il Benfica. Quell’anno, la squadra fu incoronata vincitrice del campionato a tavolino e per le partite ancora da disputare le squadre avversarie fecero scendere in campo le giovanili, così come era costretto a fare il Torino.
L’incidente, causato dalle pessime condizioni meteo di quel giorno, e i morti oggi vengono ricordati con una lapide commemorativa che si trova alle spalle della Basilica di Superga, sul luogo della tragedia, e alla quale si può arrivare in un paio di minuti a piedi dal piazzale della chiesa. Ogni giorno questo luogo è visitato da centinaia di persone e di tifosi di tutte le squadre italiane, senza distinzione di maglia.
Alcuni pezzi dell’aereo e alcuni effetti personali dei giocatori, recuperati tra le lamiere, sono oggi conservati al Museo del Grande Torino e della leggenda granata di Grugliasco, all’interno di Villa Claretta Assandri. La tragedia, inoltre, è raccontata anche nella miniserie Il Grande Torino, ve ne parlavo nel post dedicato alle serie e ai film ambientati a Torino.

La Tranvia Sassi-Superga
La Tranvia Sassi-Superga nacque nel 1934 in sostituzione alla più antica funicolare (aperta il 27 aprile 1884 in occasione dell’Esposizione generale italiana) e ancora oggi, con le sue motrici della prima metà del Novecento e i suoi vagoni ottocenteschi, accompagna i visitatori fino alla cima della collina.
Ribattezzata dai piemontesi Dentiera o Dentera per il suo sistema a cremagliera, oggi è l’unica italiana nel suo genere e una delle poche rimaste e ancora in funzione a livello globale; proprio per questo, se volete visitare Superga, vi consiglio di salire a bordo partendo dalla stazione precollinare di Sassi. Il viaggio dura circa 16 minuti e vi permetterà di raggiungere la sommità della collina vivendo un’esperienza d’altri tempi.

Informazioni utili per visitare la Collina di Superga
La visita alla Collina di Superga vi occuperà circa tre ore, compresa la salita con la Tranvia. Come prima cosa, appena arrivati, vi consiglio di mettervi in coda per acquistare il biglietto per le Tombe Reali (e per l’Appartamento, se aperto al pubblico) e per la salita alla cupola, perché con gli ingressi contingentati potreste rischiare di non trovare posto o di trovarlo troppo tardi rispetto ai vostri piani.
I biglietti per la visita guidata per le Tombe e l’Appartamento sono disponibili per fascia oraria e si possono comprare alla sinistra della Basilica. Se decidete di acquistarli e nel frattempo volete salire sulla cupola, ricordate di calcolare almeno 45 minuti tra la salita e l’ingresso alle aree reali; a volte, a causa delle code, si può rischiare di perdere il proprio turno, meglio quindi mantenere un margine ampio tra le due visite. Io avevo previsto circa 3o minuti, ma sono stati appena appena sufficienti.

Come raggiungere la Basilica di Superga
La cima della Collina di Superga si può raggiungere comodamente in auto dal centro città oppure dalle principali arterie autostradali; la strada asfaltata che conduce alla Basilica è adatta anche alle moto e alle biciclette (per i più allenati).
Non ci sono invece autobus che accompagnano fino in cima, ma se, come me, vi spostate in città con i mezzi pubblici, potete prendere i bus delle linee 15, 61 o 68 con fermata Sassi (I biglietti dell’autobus, validi 100 minuti, si possono acquistare nelle principali stazioni e nelle tabaccherie a 1,70€) e poi da lì potete salire a bordo della storica Tranvia Sassi-Superga; a quel punto vi basterà fare un paio di minuti a piedi per arrivare al piazzale.

La Tranvia Sassi-Superga: costi e info utili
La Tranvia (chiusa ogni mercoledì per manutenzione e sostituita per l’occasione dagli autobus della linea 79) è gestita dal Gruppo Torinese Trasporti (GTT) e i biglietti si possono fare direttamente in loco, anche attraverso le biglietterie automatiche.
Tipologia di biglietto | Giorni feriali | Sabato e festivi |
---|---|---|
Biglietto a tariffa intera solo andata | 4,00€ | 6,00€ |
Biglietto a tariffa intera andata e ritorno | 6,00€ | 9,00€ |
Biglietto a tariffa ridotta andata e ritorno (valido per over 65, studenti in gruppi accompagnati da insegnanti) | 4,00€ | Non disponibile |
Biglietto andata e ritorno per i titolari di Torino+Piemonte Card | 4,00€ | 4,00€ |
Il biglietto è gratuito per bimbi di età inferiore ai 6 anni (uno per ogni passeggero pagante), 1 cliente ogni 10 paganti in gruppo, 2 accompagnatori per ogni gruppo di almeno 20 studenti, residenti sulla collina di Superga (nella tratta Sassi-Superga) muniti di un biglietto ordinario della rete urbana o di un abbonamento e per le persone disabili munite di tesserino rilasciato dalla Regione Piemonte. Trovate tutte le informazioni e gli orari aggiornati sul sito GTT.
Durante il mio viaggio io ho utilizzato la Torino+Piemonte Card, della quale vi ho parlato in maniera approfondita in un post dedicato, e ho usufruito di tutte le agevolazioni. Se avete già deciso di acquistare la tessera la potete trovare a questo link*, dove è prevista la cancellazione gratuita fino a tre giorni prima.

Dove dormire a Torino
Durante il mio ultimo viaggio a Torino ho soggiornato al Best Western Hotel Genio*, una struttura tre stelle semplice, ma curata, e con personale estremamente gentile. La stanza dove ho soggiornato era molto spaziosa e affacciata su un cortile interno che ha permesso il riposo nonostante la zona trafficata.
Per visitare Torino la posizione è ideale, perché l’hotel si trova a due passi dalla stazione Porta Nuova, dalla metropolitana e dalla fermata dell’autobus e permette di raggiungere comodamente a piedi il centro e le piazze principali, ma anche il Parco del Valentino. A parte per raggiungere la Basilica di Superga, infatti, non ho mai utilizzato i mezzi.
Avete mai visitato Superga? Se avete domande, dubbi o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con una Canon 80D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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