La Basilica dei Frari: tra opere d’arte e sepolture illustri a Venezia

La Basilica dei Frari di Venezia: visitare uno dei tesori della città. La sua storia, le opere da non perdere e tutte le informazioni utili per scoprirla.

La Basilica dei Frari, nel cuore di San Polo, uno dei sestieri di Venezia, è una delle chiese più importanti della città, un luogo che custodisce opere, artisti e figure di spicco della storia dell’arte e della politica veneziana. Vi porto a scoprirla.

La storia della Basilica dei Frari
La storia della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari inizia nel 1231, quando il doge Jacopo Tiepolo dona ai frati (frari, in dialetto) un terreno all’epoca paludoso nel cuore del sestiere San Polo per erigere una chiesa e un monastero.
La prima chiesa costruita in questo luogo, quella di Santa Maria dei Frari, è però troppo piccola per ospitare i fedeli e così, circa vent’anni dopo, iniziarono i lavori di costruzione per un edificio più grande, dedicato questa volta a Santa Maria Gloriosa.

I fedeli continuarono ad aumentare e nel 1330 i frati furono costretti ad ampliare ulteriormente la chiesa. Anche se i primi lavori terminarono nel 1396, l’edificio continuò a subire modifiche anche nei secoli successivi a seconda del volere dei nuovi vescovi e delle più influenti famiglie veneziane, come la famiglia Pesaro.
Trasformata in un cantiere continuo, la basilica fu consacrata ufficialmente il 27 maggio 1492, ma questo non fermò gli ampliamenti, le nuove cappelle, l’aggiunta delle decorazioni e la realizzazione di una nuova facciata.

Con l’arrivo di Napoleone, infine, l’ordine dei Frati Minori Conventuali fu soppresso e i religiosi dovettero allontanarsi dal monastero, dalla chiesa e da Venezia. Bisogna aspettare il 1922 per vederli ritornare in città e riprendere possesso dell’edificio che custodiscono ancora oggi.

Visitare la Basilica dei Frari
La chiesa è uno dei tesori artistici di Venezia, un luogo dove sono esposte opere dal valore inestimabile e monumenti funebri dedicati ad alcune delle figure più importanti dell’arte e della politica veneziana e veneta del passato: da pittori a dogi, passando per vescovi e scultori.
Non solo, è anche l’unica grande chiesa italiana ad aver mantenuto la struttura medievale del coro: uno spazio in legno circondato da un alto muro e posto nel centro della navata principale, di fronte all’altare.
Oltre al coro ci sono molte altre opere da non perdere e da ammirare in ogni dettaglio. Ecco quali sono.

Le opere da non perdere
Uno dei protagonisti del corpo centrale della basilica è il Monumento a Canova, creato dai suoi allievi tra il 1822 e il 1827. La grande composizione, ispirata al monumento funebre che lui stesso aveva disegnato per Tiziano, ma che non fu mai realizzato, custodisce il cuore dell’artista. Il resto del corpo si trova a Possagno, nel Tempio Canoviano, e la mano destra all’interno delle Gallerie dell’Accademia.

Esattamente di fronte c’è invece il Monumento funebre a Tiziano, che, realizzato tra il 1843 e il 1852, pare sia stato posizionato nel reale luogo di sepoltura dell’artista.
Sono sue alcune delle opere pittoriche più importanti di tutta la chiesa, come la Madonna Ca’ Pesaro o l’Assunta, la pala d’altare protagonista del presbiterio che sembra incorniciata dall’ingresso del coro non appena si varca la soglia.

Anche le cappelle che affiancano il presbiterio ospitano dei piccoli e grandi tesori: come la pala di Sant’Ambrogio nella Cappella dei Milanesi o la statua di San Giovanni Battista realizzata da Donatello nel 1438, l’unica dell’artista presente a Venezia.

Proseguendo la visita, nella Sagrestia si può ammirare la Madonna con Bambino e Santi di Giovanni Bellini, mentre nella Sala del Capitolo la Madonna con Bambino di Paolo Veneziano. Opere minori, ma di grande valore artistico.

Informazioni per la visita: orari e prezzi
La Basilica dei Frari è visitabile dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 18.00 e la domenica dalle 13.00 alle 18.00; l’ultimo ingresso è previsto per le 17.30. Gli orari possono subire variazioni in caso di celebrazioni liturgiche.
Il biglietto, che comprende l’ingresso alla basilica, alla sagrestia e alla Sala del Capitolo, costa 3,00€ a tariffa intera e 1,50€ a tariffa ridotta prevista per studenti fino ai 29 anni. I bambini fino agli 11 anni entrano gratuitamente. Il ricavato viene utilizzato per la conservazione della chiesa.

Sappiate che con 2,00€ in più potete anche usufruire dell’audioguida (disponibile in 7 lingue). La voce vi accompagnerà per circa 35 minuti alla scoperta dei dipinti, dei monumenti e delle sculture all’interno della basilica.
All’ingresso sono disponibili anche delle brevi guide (distribuite gratuitamente) con segnalate non solo le sale visitabili, ma anche i punti di interesse, dai quadri alle sepolture.
Già che ci siete, a due passi dalla chiesa c’è anche Calle San Nicoleto, dove un tempo sorgeva la “chiesa della lattuga” della quale vi ho parlato nel post dedicato alle leggende del sestiere San Polo. Se, invece, volete scoprire qualche chicca, ti consiglio di leggere il post sulle curiosità del sestiere San Polo.

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Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Jules
Che meraviglia deve essere!!
Martina Sgorlon
JulesSì, è davvero splendida 🙂