Attrezzatura fotografica: i consigli per scegliere quella più adatta a voi

Attrezzatura fotografica: come sceglierla se sei alle prime armi. I consigli, dalla reflex allo smartphone, per attrezzarsi prima di partire per un viaggio.
Non sono una fotografa, né un’esperta di fotografia, ma mi piace da sempre. Mi piaceva quando ero piccola e dovevo stare attenta a ogni singolo scatto perché nel rullino ce n’era un numero limitato, e mi piace ora che c’è più libertà.
Durante i viaggi la macchina fotografica diventa un pezzo della mia memoria — strade, cibi, monumenti e informazioni vengono catturati nella SD card e portati a casa, pronti per essere rivisti e ricordati — e nel corso del tempo ho imparato alcune cose che voglio condividere con voi.
Consigli per scegliere l’attrezzatura fotografica
Quando si decide di avvicinarsi per la prima volta a questo mondo ci sono alcune cose che dovrebbero essere tenute in mente, soprattutto se si sta per partire per un viaggio e si è alla ricerca di compagni fidati e non si vuole farsi cogliere impreparati.
Ecco, quindi, un paio di suggerimenti per chi è all’inizio, gli stessi che avrei voluto ricevere io qualche anno fa e che invece ora condivido dopo aver provato e sbagliato.

Come scegliere la macchina fotografica
Dopo due macchine fotografiche a rullino e una compatta, sono passata alle reflex. La prima è stata una non professionale, una Canon 1100D* comprata con i primi risparmi, la seconda, quella che uso tutt’ora, una Canon 80D*, arrivata quando, per budget ed esperienza ho deciso di fare un salto di qualità, ma rimanere nella stessa “famiglia”.
Per fare belle foto, però, non serve per forza avere una reflex. In commercio, infatti, esistono tante altre alternative, dalle compatte alle mirrorless, che funzionano benissimo e spesso si rivelano molto più pratiche, vuoi per velocità, vuoi per dimensioni ridotte, soprattutto in viaggio.
Quando si acquista una macchina fotografica, quindi, bisogna tenere conto di tutti i fattori (budget compreso) e porsi alcune domande. Quanto peso sono disposto a portare? Voglio “giocare” con gli obiettivi? La userò più per i video o per le foto? Per i primi, per esempio, pare siano meglio le mirrorless.
Un fattore in più? In viaggio è utilissimo avere lo schermo mobile e il più dinamico possibile in modo da sfruttarlo per realizzare anche gli scatti più complessi. Tenetelo a mente quando scegliete la vostra macchina fotografica.

Come scegliere gli obiettivi
Quando si parla di reflex o di mirrorless l’obiettivo è una delle componenti più importanti dell’attrezzatura perché spesso fa una grande differenza, anche più del corpo macchina. Quindi, se avete un budget limitato, vi suggerisco di risparmiare un po’ sul resto, ma di investire sulla lente.
Quello base venduto con la reflex, nel mio caso il Canon 18-55mm, è ottimo per chi inizia, per chi non è esperto o semplicemente usa la macchina fotografica per scatti amatoriali o “standard”. Probabilmente, però, prima o poi vi verrà la voglia o avrete la necessità di ampliare la vostra attrezzatura e in questo caso è fondamentale informarsi sulla lente più adatta a voi, ai viaggi che fate e al tipo di fotografia che preferite.
A quasi due anni dall’acquisto della mia prima reflex io ho comprato un teleobiettivo Tamron 70-300mm*, perché in viaggio è perfetto per immortalare soggetti lontani o animali che, se avvicinati, scapperebbero. L’ho usato moltissimo in Irlanda e in Spagna, per esempio, quando ero in mezzo alla natura.
Il problema di un obiettivo simile può essere il peso ed è per questo che non lo porto sempre con me, ma solo quando so che potrebbe essere utile. Si parla di quasi mezzo chilo che va a sommarsi a quello della reflex, quindi non solo appesantirà il vostro zaino o la vostra borsa, ma se non avete la mano abbastanza ferma, maggiore sarà lo zoom, maggiore sarà la sensibilità e il minimo movimento rischierà di rovinare la foto.
Per risolvere il problema si possono usare dei treppiedi o dei cavalletti molto stabili, oppure si può acquistare il modello con stabilizzatore, che solitamente costa un centinaio di euro in più.

I diversi obiettivi
In ogni caso non esiste una regola che valga per tutti se non “a ogni viaggio il suo obiettivo”.
Quelli standard, per esempio, sono adatti alla maggior parte delle esperienze e degli ambienti, perché sono quelli che più si avvicinano alla resa dell’occhio umano. In città, però, o per chi ama la fotografia paesaggistica, può essere interessante scattare anche con un obiettivo grandangolare (come un 10-18 mm o un 24 mm). Questa tipologia non solo aiuta in caso di spazi ristretti, ma anche davanti a quelli molto ampi, perché permette di far star tutto nell’inquadratura.
Se invece vi piace la fotografia naturalistica o macro una buona scelta può essere un obiettivo con una maggior lunghezza focale (quindi con uno zoom maggiore), come il Tamron che ho citato prima.
Al di là della scelta, quando acquistate un obiettivo ricordatevi che non deve necessariamente essere della casa produttrice del vostro corpo macchina, anzi, ma assicuratevi che sia compatibile. Il mio Tamron, per esempio, su Amazon è disponibile con attacco Canon, Nikon, Pentax e Sony.
Delle lenti ho parlato più nel dettaglio nel post dedicato alla scelta dell’obiettivo fotografico, se, invece, siete interessati a capire di più la relazione tra lente e diaframma e volete scegliere sulla base della massima apertura raggiungibile, potete leggere il post dedicato alla profondità di campo.

Non dimenticate la manutenzione della vostra attrezzatura fotografica
Se optate per una reflex o una mirrorless che vi permettono di cambiare le ottiche, ricordate che con il tempo e il continuo cambio di obiettivi, soprattutto in ambienti non troppo favorevoli, questi ultimi e il sensore si possono sporcare rendendo così le foto meno nitide e i colori meno brillanti.
La pulizia, soprattutto quella interna, è quindi fondamentale (ve ne ho parlato anche nel post dedicato a come migliorare le fotografie) e io ammetto di averlo capito tardi; prima, infatti, mi ero sempre limitata a pulire solo le lenti esterne.
Per farla serve un kit apposito* che si può trovare a pochi euro online ed è solitamente composto da una pompetta ad aria, pennelli, salviette, pulisci-sensore, panni e altri strumenti utili. I dettagli da controllare al momento dell’acquisto sono la presenza o meno del liquido per la pulizia (se non ce l’avete già) e la dimensione delle palette per pulire il sensore.
Poi, quando si passa all’azione, in caso di dubbi non vi resta che cercare un buon tutorial su YouTube.

Attrezzatevi di treppiede o cavalletto
Al momento ho tre treppiedi e li uso per scatti in ambienti molto diversi tra loro.
Il primo è un HAMA Star 700*, una soluzione molto economica per chi usa il treppiede poche volte o su superfici stabili e relativamente lisce come strade o pavimenti. È leggero, ma altrettanto inaffidabile in caso di vento o terreni non omogenei quando è esteso al massimo.
In passato mi è capitato di portarlo in viaggio, ma ora solitamente lo uso in casa per le foto che scatto per il blog a libri e oggetti e, onestamente, nel caso in cui siate alla ricerca di treppiedi stabili e di ottima qualità vi consiglio di valutare altre marche.

Il secondo è un mini treppiede Tamron, un oggetto non più in commercio che utilizzava mio nonno molti anni fa e che ora è entrato a far parte della mia attrezzatura fotografica. Pesa poco meno dell’HAMA, ma, grazie ai suoi 16 centimetri è molto maneggevole e la struttura in metallo lo rende estremamente stabile, tanto da sostenere perfettamente senza sbilanciamenti il corpo macchina con obiettivo Tamron (si parla di un chilo di attrezzatura).
Al momento ce ne sono tantissimi simili in vendita online e offline, alcuni addirittura flessibili (octopus) che possono essere agganciati a pali e ringhiere, come l’ultimo arrivato nella mia borsa, il JOBY Gorillapod*.
Ovviamente, proprio per le sue dimensioni, un treppiede relativamente piccolo non permette gli scatti che garantirebbe uno più alto o con altezza regolabile, ma è perfetto in città dove spesso non è difficile trovare un punto d’appoggio o d’aggancio. Io lo uso anche con la action cam, evitando così selfie stick & co. che non mi fanno impazzire.
In ogni caso, quando acquistate un cavalletto o un treppiede assicuratevi riesca a reggere la vostra macchina fotografica al massimo del peso.
Un’ultima cosa: ricordate anche che a volte i cavalletti più grandi (soprattutto quelli non regolabili) non possono essere inseriti nel bagaglio a mano, ma vanno direttamente in stiva.

Qual è la vostra attrezzatura fotografica? Avete altri consigli da dare a chi è alle prime armi? Se avete domande, dubbi o suggerimenti, lasciate un commento 🙂
Questo post non è stato scritto in collaborazione con le aziende citate, ma è stato realizzato per rispondere alle vostre domande e per condividere con voi la mia attrezzatura fotografica.
Le foto sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D* con obiettivo Tamron 70-300mm* o base.
SERGIO
Ciao Martina, mi hanno regalato un cavalletto HAMA Profil 26 usato che però manca della slitta a sgancio rapido con il filetto per agganciare la macchina fotografica.
sui normali canali di acquisto online non riesco a trovare il modello giusto (questo tipo di cavalletto è superato…).
Hai un consiglio per dove possa trovarlo?
Martina Sgorlon
SERGIOCiao Sergio, purtroppo le uniche opzioni che mi vengono in mente sono eBay o Subito, dove però forse è più facile trovare il cavalletto intero. Lo stesso vale per i negozi fisici dell’usato. Se non l’hai già fatto, prova a fare un tentativo! Buona ricerca!
Giorgia
Ciao Marti! Ho anche io la Canon 1100D! Ho seguito il tuo suggerimento e mi sono ordinata il kit di pulizia, mi arriva giovedì! È tanto complesso da utilizzare? Hai seguito qualche tutorial su YouTube che puoi consigliarmi? Un abbraccio! Gio (loveisanowl)
Martina Sgorlon
GiorgiaCiao Giorgia! Assolutamente no, è semplicissimo, soprattutto se si parla di obiettivo (nel mio caso bastava eliminare la polvere con la pompetta e spennellare un po’). La parte più delicata è il sensore, per quello ti lascio il video che ho seguito io: https://youtu.be/HQ-AojsharI
Un abbraccio a te 🙂
Silvia
Molto interessante!
🙂
io avrei una domanda che magari se interessa potrebbe essere argomento di un prossimo post: una volta tornati a casa, con un bel bagaglio di giga di foto (perchè anche io scatto e scatto), che fare? video, album, lasciarle nel pc?
io da un po’ di tempo faccio dei mini-album su blurb, però sono in cerca di idee
Martina Sgorlon
SilviaCiao Silvia, ma sai che ho un post che parla proprio di questo tra quelli in bozza? Sto solo aspettando di finire un “lavoro di bricolage” (DIY) per completarlo e pubblicarlo. 🙂 In ogni caso io la maggior parte delle volte le lascio in pc e le stampo solo in caso di viaggi lunghi o importanti, però l’idea dei mini-album mi piace moltissimo 🙂
Silvia
Martina Sgorlonbene, aspetto il post!