Arena di Verona: storia, leggenda e informazioni per la visita

L’Arena di Verona: alla scoperta del principale monumento scaligero. La sua storia, la leggenda dietro la sua costruzione e tutte le informazioni per la visita.

Ogni luogo ha una storia da raccontare. Alcune sono scritte nei libri di scuola, altre tramandate come racconti. L’Arena di Verona, palco dell’Opera, di concerti e spettacoli, rientra in tutte e due le categorie.
Vi racconto la sua storia e la leggenda legata alla sua costruzione.

La storia dell’Arena di Verona in pillole
L’origine dell’Arena di Verona è un po’ avvolta nel mistero, perché non sono mai stati trovati documenti legati alla sua inaugurazione. Secondo alcuni, però, risale al Primo secolo, idea nata dallo studio di alcuni dettagli, dalla menzione di un anfiteatro veronese già nel 69 d.C. e dall’incredibile somiglianza con quello della città croata di Pola, del quale si hanno più informazioni. Pare, inoltre, che proprio grazie a queste due strutture sia stato possibile costruire il Colosseo.

Utilizzata per spettacoli, lotte e martirii, l’Arena fu parzialmente restaurata e modificata durante il regno di Teodorico il Grande, ma l’esondazione dell’Adige nel 589, i terremoti del 1116, del 1117 e del 1183 e le invasioni barbariche danneggiarono a tal punto la struttura che nei decenni successivi alcuni pezzi di marmo furono asportati e utilizzati come materiale per i nuovi edifici cittadini.
L’epoca comunale tentò di proteggere l’Arena attraverso nuovi restauri e divieti e riproponendo i giochi tra lottatori professionisti, eventi raccontati anche da Dante nella Divina Commedia.
«Qual sogliono i campion far nudi e unti
Dante Alighieri, Inferno – Canto sedicesimo, vv. 22-27.)
avvisando lor presa e lor vantaggio,
prima che sien tra lor battuti e punti;
e sì rotando, ciascun il visaggio
drizzava a me, sì che ‘ntra loro il collo
faceva e i piè continuo viaggio.»

Con gli scaligeri, però, le sue sorti cambiarono nuovamente. L’anfiteatro fu palcoscenico di condanne al rogo, fu casa di prostitute (per decreto di Alberto I della Scala) e sede di giostre e spettacoli messi in scena per il matrimonio di Antonio della Scala, per poi diventare monumento di interesse storico e artistico a partire dal Quattrocento.
Dal Cinquecento iniziarono i lavori di restauro per riportare l’Arena al suo splendore originale, un cantiere che, intervallato da numerose pause, continuò fino al Diciottesimo secolo e oltre.
Oggi l’Arena è il simbolo della città e non si può visitare Verona senza incontrarla almeno una volta. Ve ne ho parlato anche nel post dedicato a cosa vedere a Verona in un giorno.
Leggi anche: Le cose che forse non sapevate su Verona

La leggenda dell’Arena di Verona
C’era una volta, nella bella Verona, un ricco signore che era stato incarcerato e poi condannato a morte con una grave accusa.
La sera prima del giorno dell’esecuzione, nella sua cella, mentre lui piangeva disperato, comparve il diavolo e gli disse che avrebbe potuto salvarlo.
«E come?», chiese il condannato.
«Da tempo i veronesi desiderano un grande teatro: offriti di costruirlo e chiedi in cambio la libertà».
«Nessuno può far sorgere un teatro in una notte!», rispose l’uomo.
«Io lo posso fare!», si vantò il principe delle tenebre, «ma in cambio voglio la tua anima».
Per la paura di morire, il condannato accettò il patto e in un attimo la piazza veronese si riempì di demoni, che iniziarono a lavorare senza sosta.
Il condannato, che non aveva pace, continuava a pregare nel buio della sua cella: «Salva la mia anima, Vergine Santa! Io non sapevo ciò che facevo!».
Poco prima dell’alba allo splendido teatro mancava solo un piccolo pezzo per essere completato. A un tratto, però, le campane cominciarono a suonare le note dell’Angelus: una mano invisibile le aveva messe in moto qualche minuto prima che sorgesse il sole.
A quel sacro suono, con un urlo di rabbia e di spavento, i demoni sprofondarono nell’inferno.
L’Arena non era compiuta, il demonio aveva perduto l’anima dell’uomo. La sincera preghiera del condannato era arrivata fino alla Vergine Maria che aveva inviato i suoi angeli a suonare le campane anzitempo. Il bel teatro, però, bastò ad assicurare la libertà del prigioniero.

Visitare l’Arena di Verona
L’Arena di Verona è visitabile tutto l’anno dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30; il lunedì è aperta con gli stessi orari solo a luglio, agosto e settembre. L’ultimo ingresso è previsto alle 18.30.
Nelle giornate con condizioni meteo avverse o in cui sono previsti concerti e manifestazioni, gli orari di apertura al pubblico possono subire delle variazioni (nel secondo caso per consentire l’allestimento e le prove degli spettacoli in cartellone).
I biglietti sono disponibili in diverse soluzioni:
- biglietto intero: € 10,00
- biglietto ridotto gruppi (oltre 15 persone), agevolazioni, persone oltre 60 anni: € 7,50
- prima domenica del mese, biglietto ridotto scuole (dalle primarie alle secondarie di secondo grado) e ragazzi (8-14 anni, solo accompagnati) e residenti nel Comune di Verona: € 1,00
- ingresso gratuito: over 65 anni residenti nel Comune di Verona, persone con disabilità e loro accompagnatori e possessori di VeronaCard

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L’Arena di Verona si trova in Piazza Bra, la piazza principale della città. Per raggiungerla dalla stazione di Porta Nuova basta prendere un autobus che parte dalla banchina A.
Le fotografie inserite all’interno del post sono state scattate con una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.