Antibes: cosa vedere tra arte, storia e mercati (e due punti panoramici mozzafiato)

Antibes, Costa Azzurra: cosa vedere, la sua storia e le chicche da non perdere, dal centro storico ai migliori punti panoramici per ammirare il tramonto.
Antibes Juan-les-Pins, per gli amici Antibes, è il secondo comune del dipartimento delle Alpi Marittime dopo Nizza e si trova a circa 10 chilometri dalla più piccola, ma più mondana, Cannes. Ecco cosa non perdere in un giorno tra musei, arte antica e contemporanea e tramonti da togliere il fiato.
La storia di Antibes in pillole
Antibes eredita il suo nome dal termine greco Antipolis (Ἀντίπολις), traducibile in italiano con “città opposta”, perché il centro sorse e sorge tutt’ora sulla riva della baia degli Angeli (baie des Anges) opposta, appunto, a quella dell’antica Nikaia (Νίκαια), l’attuale Nizza.
Fondata dai Greci nel Quarto secolo a.C., la città entrò poi nell’orbita di Roma nel 43 a.C. e nel Quinto secolo vide la nascita di una sua propria diocesi, spostata poi a Grasse il 19 luglio 1244 a causa dei continui attacchi via mare a opera dei Saraceni.

Dopo secoli di lotte, nel 1385 Antibes si ritrovò al centro dello Scisma d’Occidente (1378-1418), che vide la nascita di due schieramenti rivali in lotta per il controllo del soglio pontificio: da una parte i papi della Chiesa di Roma, dall’altra gli antipapi eletti dai cardinali francesi e che scelsero come propria sede Avignone.
In questo contesto, l’allora antipapa Clemente VII concesse la signoria di Antibes al doge genovese Antonio Adorno, ma a una condizione: rimanere fedele alla fazione francese e non riconoscere la figura di papa Urbano VI. Nonostante l’accordo, il doge si schierò dalla parte di Roma, perdendo così il potere sulla città, affidata quindi alla famiglia Grimaldi nel 1386.

Nel 1481, pur rimanendo feudo dei Grimaldi, Antibes fu annessa al Regno di Francia, ma da allora la città fu teatro di assedi e attacchi, in particolare da parte della Repubblica di Genova, che vantava tra le sue figure chiave quella dell’ammiraglio Andrea Doria, e da parte dei Savoia, anche se solo verso la fine del Cinquecento.
A causa delle continue incursioni, la città decise di rafforzare e ampliare il suo sistema difensivo (poi in parte smantellato nel Diciannovesimo secolo), ma nonostante questo, nel 1746, Antibes fu poi ugualmente assediata e in gran parte distrutta dalle truppe austriache e piemontesi, che si ritirarono solo l’anno successivo.

Superato il Diciottesimo secolo, per Antibes iniziarono anni particolarmente tranquilli che portarono non solo allo sviluppo della città, ma anche del turismo, con l’apertura, nel 1882, del primo stabilimento balneare di Juan-les-Pins.
A fare da eccezione solo il 1815, quando Napoleone, scappato dall’isola d’Elba, sbarcò sulle coste del vicino golfo Juan: saputa la notizia, gli abitanti decisero di chiudere le porte della città, inviando così al generale francese un importante messaggio politico, che però non ebbe particolari conseguenze.

Cosa vedere ad Antibes
Dalla fine dell’Ottocento, Antibes è uno dei più importanti centri turistici della Costa Azzurra e un luogo che nel corso degli anni ha accolto numerosi artisti in cerca di ispirazione, da Claude Monet a Paul Signac, passando per Nicolas De Staël, che vi morì nel 1955.
Ecco cosa vedere ad Antibes e tutte le informazioni utili se la inserite nel vostro itinerario di viaggio.

Place Nationale
Place Nationale è uno dei cuori di Antibes, uno spazio sul quale si affacciano tipiche brasserie e ristoranti e dove, i giovedì e i sabati primaverili ed estivi (dalle 7.00 alle 17.00), si tiene anche un carinissimo mercato delle pulci e dell’antiquariato con numerose bancarelle tra le quali curiosare.
Su uno dei lati della piazza è stato allestito inoltre il Musée Raymond Peynet, dedicato al celebre illustratore francese. Al suo interno potete trovare litografie, chine e vignette editoriali realizzate dall’artista e da tanti altri disegnatori dell’Ottocento e del Novecento, come Granville, Caran d’Ache, Sempé, Serre e Mordillo.
Non lontana dalla piazza c’è infine la Chapelle Saint-Bernardin, una cappella in stile gotico e oggi monumento storico di Francia; se la trovate aperta fateci un salto, all’interno ci sono degli splendidi affreschi cinquecenteschi.
Il museo Raymond Peynet è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00; è chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio, il 1° novembre e il 25 dicembre. Nonostante le indicazioni, gli orari di apertura potrebbero variare. Io, per esempio, l’ho trovato chiuso, quindi in bocca al lupo!
L’ingresso costa 3€ (1,50€ a tariffa ridotta), ma se volete visitare anche il Museo Picasso, il Museo Archeologico e Le Fort Carré sappiate che esiste anche un biglietto cumulativo che vi permette di visitarli tutti e tre a soli 10€. Il pass, dopo l’attivazione, è valido per 7 giorni.

Il Musée d’Archeologie
Dalla piazza, percorrendo le viuzze del centro storico, si può raggiungere il Museo Archeologico (Musée d’Archeologie), allestito all’interno del Bastione Saint-André, una fortificazione risalente al Diciassettesimo secolo.
Aperto nel 1963, il museo ospita le collezioni archeologiche cittadine, in particolare reperti di epoca greca, romana e ligure rinvenuti sia durante scavi terrestri che subacquei. Non è uno spazio molto ampio, ma vi consiglio di visitarlo per immergervi un po’ di più nel passato di Antibes.

E a proposito di passato, tornando verso il centro vi suggerisco di non perdere La commune libre du Safranier, uno dei quartieri più tipici e antichi della città, e il vecchio lavatoio cittadino di La Tourraque (in Rue du Lavoir), l’unico dei tre sopravvissuto al passare degli anni.
Il Museo Archeologico è aperto aperto tutti i giorni (tranne i lunedì, il 1 gennaio, il 1 maggio, il 1 novembre e il 25 dicembre) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. La biglietteria chiude sempre mezz’ora prima.
Il biglietto costa 3€ a tariffa intera e 1,50€ a tariffa ridotta (riservata a studenti, famiglie, insegnanti e gruppi di almeno 10 persone); come anticipato è inoltre disponibile un biglietto cumulativo valido per i quattro musei cittadini. Per le categorie che possono entrare gratuitamente e per tutte le altre informazioni vi suggerisco il sito Antibesjuanlespins.com.

Il Marché Provençal
Il Mercato Provenzale (Marché Provençal) di Antibes, in Cours Masséna, è uno dei più famosi della zona e ogni mattina allestisce le sue bancarelle per ristoratori e privati che lo raggiungono per acquistare prodotti freschissimi e locali, dai salumi ai formaggi, dalle spezie ai fiori, passando per frutta e verdura. Lo stesso spazio, una volta pulito, è dedicato a pittori, scultori e ceramisti, che si riuniscono qui per mostrare e vendere le loro creazioni.
Se vi trovate ad Antibes la terza domenica del mese e volete visitare un altro mercato ricco di proposte alimentari locali, potete raggiungere la spianata della Garoupe, dove i produttori dell’associazione degli Amici di Saint-Armentaire allestiscono i propri banchi dalle 10.00 alle 16.00.
Il mercato alimentare di Cours Masséna è attivo tutte le mattine (tranne i lunedì dal 1 settembre al 31 maggio) dalle 6.00 alle 13.00; dal 1 giugno al 31 agosto è aperto fino alle 13.45.
Il mercato degli artisti è attivo invece dalle 15.00. Da ottobre a metà giugno solo dal venerdì alla domenica, da metà giugno a fine settembre tutti i giorni tranne il lunedì.

Castello Grimaldi: il Musée Picasso
Castello Grimaldi (Château Grimaldi), sorto in quella che oggi è Place Mariejol e che un tempo era l’acropoli greca, nacque nel Medioevo come sede vescovile per poi diventare, a partire dal Quattordicesimo secolo, dimora dei signori di Antibes, ai quali deve il suo nome. Eletto sede del municipio in epoca rivoluzionaria, fu trasformato in caserma nel 1820, ma nel 1925 fu acquistato infine dalla città di Antibes per essere trasformato in un museo, inizialmente dedicato alla storia e all’archeologia.
Sorto a due passi dalla Cattedrale dell’Immacolata Concezione, distrutta nel 1746 e poi ricostruita, il castello è oggi sede del Musée Picasso, il primo museo al mondo dedicato al grande artista (Cittadino Onorario di Antibes). In particolare, lo spazio è dedicato alle opere realizzate durante il suo soggiorno in città nel 1946, quando, per l’occasione, ebbe l’opportunità di aprire uno studio proprio all’interno dell’edificio; ve ne parlavo anche nel post dedicato ai luoghi di Picasso in Costa Azzurra.

L’esposizione, composta in parte da creazioni donate al museo dallo stesso Picasso, comprende ben 245 elementi — si parla di 23 dipinti e 44 disegni, ma anche di sculture, ceramiche, tappeti e incisioni — raccolti qui tra il 1952 e il 2001. Oggi, a questi sono state affiancate opere di Nicolas de Staël, Fernand Léger, Hans Hartung, Kostia Terechkovitch, Paul Leuquet, Claude Raimbourg, Germaine Richier e Joan Miró.
Il Museo Picasso è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì e il 1 gennaio, il 1 maggio, il 1 novembre e il 25 dicembre). Gli orari variano a seconda del periodo: dal 16 settembre al 14 giugno dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00; dal 15 giugno al 15 settembre orario continuato dalle 10.00 alle 18.00. La biglietteria chiude sempre mezz’ora prima.
I biglietti costano 8€ a tariffa intera e 6€ a tariffa ridotta per studenti, gruppi da almeno 10 persone e insegnanti. Come anticipato c’è inoltre un biglietto cumulativo per chi intende visitare anche il Musée Peynet, il Museo Archeologico e Le Fort Carré. Tutte le informazioni sui biglietti gratuiti su Antibes-Juanlespins.com.
Per un’esperienza un po’ diversa potete partecipare a un tour guidato insieme a un artista locale, che vi accompagnerà non solo all’interno del museo, ma vi aiuterà anche a creare la vostra personalissima opera d’arte; trovate tutte le informazioni sull’attività a questo link*.

Port Vauban (e Le Nomade)
Passeggiando lungo la strada che costeggia il mare si incontra la plage de la Gravette, una delle spiagge pubbliche di Antibes, e, una volta superata, si entra nell’area di Port Vauban, uno dei principali porti turistici d’Europa e ribattezzato in onore di Sébastien Le Prestre de Vauban, ingegnere militare di re Luigi XIV, che fortificò l’area nel Diciassettesimo secolo.
Oggi, Port Vauban è noto anche per la maestosa opera Le Nomade, realizzata dall’artista catalano Jaume Plensa e posizionata su uno dei bastioni. La scultura monumentale, alta otto metri, si affaccia direttamente sul mare ed è composta da lettere che, tutte insieme, formano un uomo accovacciato: con questa immagine l’artista voleva rappresentare il ruolo e il potenziale dei singoli grafemi nella costruzione della cultura e del pensiero.
“La gente crede che il singolo carattere sia un’entità irrilevante, anonima. Tuttavia, ogni singola lettera, in relazione con altre lettere, può formare parole; parole con parole formano testi e questi ultimi, messi in relazione con altri testi, creano culture e via di seguito… “
Jaume Plensa

Le Fort Carré
Situato sulla penisola di Saint-Roch a circa 26 metri sul livello del mare, Fort Carré fu costruito per volere di Re Enrico II per difendere la città dagli attacchi della flotta genovese guidata da Andrea Doria. Eretto tra il Quindicesimo e il Sedicesimo secolo, fu poi ampliato nel Settecento diventando uno dei massimi esempi di architettura militare in Europa.
Quando Nizza entrò a far parte della Francia e il confine italiano si ritirò verso est, il forte, dove nel 1794 fu imprigionato Napoleone, perse il suo ruolo strategico e fu abbandonato dall’esercito, che vi tornò solo in occasione della Seconda Guerra Mondiale per utilizzarlo come centro di addestramento militare. Restaurato negli anni Ottanta, Fort Carré è oggi (non sempre) aperto ai visitatori che vogliono ammirare da vicino le sue possenti mura.
Fort Carré è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10.00 alle 18.00 (dal 16 settembre fino al 14 giugno solo fino 17.00); la biglietteria chiude mezz’ora prima. Gli orari, però, possono variare senza preavviso, quindi vi consiglio di telefonare allo 0492905213 per essere sicuri di non raggiungerlo a vuoto (come è capitato a noi). L’edificio è chiuso al pubblico il 1 gennaio, il 1 maggio, il 1 novembre e il 25 dicembre. Il biglietto, se non scegliete quello cumulativo, costa 3€ a tariffa intera e 1,50€ a tariffa ridotta.
Il forte può essere raggiunto a piedi dal centro di Antibes (circa mezz’ora da Port Vauban) o in macchina, che però deve essere lasciata al vicino Parking du Fort Carré per poi proseguire a piedi, in salita, per circa 10 minuti.

Cap d’Antibes
Non lontano dal centro storico si estende la penisola di Cap d’Antibes, ricca di ville, hotel di lusso — qui Francis Scott Fitzgerald ambientò parte del romanzo Tenera è la notte* — e angoli dai quali ammirare panorami che vi toglieranno il fiato.
Tra questi ultimi c’è il Sentier du Littoral, una passeggiata che, partendo da Plage de la Garoupe, costeggia il mare fino al punto panoramico Pointe du Cap Gros (20 minuti circa) o, per chi ha un po’ di tempo in più, fino alla costa opposta della penisola (1 ora e 50 minuti).
In auto, invece potete raggiungere Plage Pointe Oueste, un tratto di costa caratterizzato da alte formazioni rocciose affacciate verso ovest (quindi verso Cannes) e dalle quali si può ammirare un tramonto spettacolare; vi consiglio di non perderla dopo aver trascorso una giornata ad Antibes. In questo caso potete lasciare la macchina al Parking du Graillon, per poi scendere a piedi verso il mare.
Informazioni utili per visitare Antibes
Antibes può essere scoperta in autonomia, ma sappiate che in città c’è anche l’opportunità di partecipare a tour guidati, come quello a bordo di un autobus hop-on/hop-off* o quello basato su un quiz che, attraverso un’app, vi porterà alla scoperta del centro storico partendo da Port Vauban (lo trovate a questo link*).
Altri tour, che comprendono anche altre cittadine della Costa Azzurra, sono disponibili con partenza da Nizza, Villefranche, Monaco o Cannes; vi lascio qui sotto alcune opzioni, ma seguendo i link trovate tante altre idee.
- Tour di Cannes, Antibes e Saint-Paul de Vence da Nizza (qui*);
- Costa Azzurra: Cannes, Antibes e Saint-Paul de Vence da Monaco, Cannes o Nizza (qui*);
- Da Nizza: tour di mezza giornata di Cannes e Antibes (qui*);
- Escursione a terra a Cannes: tour privato di Cannes e Antibes (qui*);
- Cannes: viaggio privato a Grasse, Antibes e Saint-Paul de Vence (qui*);
- Da Villefranche: tour di 4 ore di Cannes e Antibes (qui*).
Infine, se vi trovate in zona, vi suggerisco di fare un giro anche nella vicina Cagnes-sur-Mer, anch’essa affacciata sulla Baia degli Angeli, dove potete visitare un secondo Château Grimaldi e il Musée Renoir; ve ne ho parlato più nel dettaglio nei post dedicati. Buon viaggio!

Dove dormire
Durante il mio viaggio a in Costa Azzurra non mi sono fermata a dormire in zona Antibes, ma se state cercando un alloggio vi lascio qui sotto una mappa* con tutte le opzioni e i prezzi aggiornati. Sono sicura riuscirete a trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze.
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Le foto presenti in questo post sono state scattate con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*, per vedere tutte le altre sfogliare il mio album su Flickr.
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