Alba: cosa vedere in un giorno nella città piemontese del tartufo bianco

Alba: cosa vedere in un giorno e la sua storia. I luoghi da non perdere e tutte le informazioni utili per scoprire la città piemontese del tartufo bianco.
Terra di nocciole, di tartufi e di cioccolato, Alba è uno dei principali centri delle Langhe e una delle mete da inserire assolutamente nel vostro itinerario dedicato al basso Piemonte. In questo post vi porto a scoprirla e vi suggerisco cosa non perdere.
La storia di Alba in pillole
Abitato fin dal VI millennio a.C. da popolazioni liguro-celtiche, il territorio di Alba iniziò a svilupparsi soprattutto in epoca romana, quando la città prese il nome di Alba Pompeia e formò, insieme ai centri di Pollenzo e Bene Vagienna un importante triangolo commerciale dell’Italia nord-occidentale.
Città natale dell’imperatore Pertinace (126 d.C.), Alba continuò a evolversi e a svilupparsi anche nel Medioevo nonostante le invasioni ungaro-saracene, longobarde e franche che misero in ginocchio la diocesi e nel 1259 si alleò con Carlo d’Angiò per combattere contro la vicina Asti per il dominio sulla valle del fiume Tànaro. È proprio in questo periodo che sorsero le mura, i castelli sulle colline circostanti, i monasteri, gli ospedali e le numerosissime torri che la contraddistinsero per secoli; l’ultima, quella municipale, fu distrutta nel 1864 e in parte riutilizzata per la nuova facciata del Duomo.

Teatro di battaglie durante il confitto franco-spagnolo che caratterizzò il primo Cinquecento, nel 1559 Alba fu ceduta a Mantova e ai Gonzaga, ma meno di un secolo dopo, nel 1628, fu conquistata da Carlo Emanuele I di Savoia che la fece diventare parte dei suoi territori.
Rialzatasi dopo la peste del 1630, nel Settecento Alba divenne un importante polo artistico e culturale anche grazie alla nascita dell’Accademia filarmonico-letteraria e allo stretto legame con la Francia, rafforzato il 15 maggio del 1796 quando, con il Trattato di Parigi, il Ducato di Savoia passò dal Regno di Sardegna al governo d’oltralpe.

Nell’Ottocento Alba rinacque grazie anche alla sistemazione della via che univa la città a Savona e al suo porto e, tornata nelle mani del Regno di Sardegna con il Congresso di Vienna del 1814, la sua storia divenne un tutt’uno con quella dell’intero Piemonte prima e dell’Italia poi.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, dal 10 ottobre al 2 novembre 1944, Alba fu proclamata “repubblica indipendente”, la prima di stampo partigiano del nostro Paese, un’azione che le valse la medaglia d’oro al valor militare. Questo particolare periodo è raccontato dallo scrittore Beppe Fenoglio, nato proprio ad Alba il 1 marzo 1922 e morto a Torino il 18 febbraio 1963.

Cosa vedere ad Alba
Famosa in tutto il mondo per la sua annuale Fiera del Tartufo, nata nel 1929 per volere dell’imprenditore Giacomo Morra, Alba è una cittadina da scoprire a piedi, tra chiese, musei e vicoli che profumano di cioccolato.
Di seguito vi suggerisco cosa non perdere e cosa vedere ad Alba se trascorrete un giorno nella città piemontese del tartufo.

Piazza Risorgimento
Piazza Risorgimento sorge sull’area dell’antico Foro romano ed è il cuore di Alba, il luogo dove si incontrano la vita politica della città, rappresentata dal Palazzo Comunale che ospita il governo locale sin dal Medioevo, e quella religiosa, che ha la Cattedrale di San Lorenzo come simbolo. Impossibile non passare di qui almeno una volta mentre si visita la città.

La Cattedrale di San Lorenzo
Vera protagonista di Piazza Risorgimento è la Cattedrale di San Lorenzo: il Duomo di Alba. Sorto tra il 1486 e il 1517 su ciò che rimaneva dell’antica chiesa medievale, l’edificio continuò a subire modifiche e restauri anche nei secoli successivi, ultimi il completamento della facciata nel 1878 e la creazione di un nuovo presbiterio nel 2007.
La facciata, realizzata in mattoni rossi, nasconde una piccola curiosità che non tutti conoscono e che è legata ai simboli degli evangelisti incastonati sui pilastri. Questi, infatti, sono posizionati secondo l’ordine tradizionale, ma, così facendo, le loro iniziali formano anche il nome della città: l’angelo di San Matteo, leone di San Marco, il bue di San Luca e l’aquila di San Giovanni.

Se l’esterno è piuttosto semplice, l’interno è riccamente decorato: pilastri policromi, cappelle neogotiche, dipinti, affreschi, baldacchini ed elementi barocchi. Alle spalle dell’altare, inoltre, si apre un preziosissimo coro ligneo Cinquecentesco: un’opera d’arte elegante e geometrica della quale ammirare ogni intarsio e ogni dettaglio da vicino.
Alla Cattedrale, inoltre, è legato il Museo Diocesano di Alba, che permette, tra le altre cose, di esplorare la cripta e i sotterranei della chiesa; tutte le informazioni per la visita sul sito Visitmudi.it.
La chiesa è aperta tutti i giorni gratuitamente dalle 9.00 alle 19.00.

Il Centro Studi “Beppe Fenoglio”
In un angolino semi nascosto della piazza è stato allestito anche il Centro Studi “Beppe Fenoglio”, ospitato nelle sale della casa dello scrittore albese; al suo interno è stato creato un percorso, arricchito con documenti e fotografie, dedicato alla vita e alle opere dell’autore. Qui, inoltre, sono esposte anche opere d’arte, oggetti, documenti e testimonianze legati più in generale al territorio e alla storica Fiera del Tartufo.
Io purtroppo non sono riuscita a visitarlo, ma se siete interessati trovate tutte le informazioni sul sito Centrostudibeppefenoglio.it.

Il Complesso della Maddalena
Nato come monastero delle suore Domenicane nel 1448 per volere della Beata Margherita di Savoia, il Complesso della Maddalena comprende oggi la biblioteca, il museo “Federico Eusebio”, l’auditorium, l’istituto musicale e la chiesa della Maddalena.
Non solo, in autunno, il suo cortile ospita anche la Fiera internazionale del Tartufo Bianco di Alba, rendendo il complesso un vero e proprio punto di riferimento per i visitatori che raggiungono la città da ogni parte del mondo.

Chiesa di Santa Maria Maddalena
La Chiesa di Santa Maria Maddalena, affacciata su via Vittorio Emanuele e ricoperta di mattoni a vista, rischia di passare inosservata tra i palazzi e i negozi, ma è una vera chicca e vi consiglio di non perderla. Risale alla prima metà del Settecento e fu commissionata dal conte Carlo Giacinto Roero all’architetto Bernardo Antonio Vittone, che la fece erigere su un luogo di culto più antico costruito nel Quattrocento.
L’interno è riccamente decorato secondo lo stile Barocco con affreschi e stucchi elegantissimi e ospita le spoglie della Beata Margherita di Savoia, tanto che per secoli la chiesa fu meta di pellegrinaggi. Oltre ad alzare lo sguardo verso il soffitto, vi consiglio di sbirciare attraverso il cancello che conduce al coro e che nasconde una sala davvero splendida.

Il Museo “Federico Eusebio”
Fondato nel 1897, il Museo “Federico Eusebio” è il più importante museo di Alba e prende il nome dal suo fondatore, storico e archeologo albese. La sua collezione, suddivisa in 21 sale espositive, è composta da due sezioni principali: una dedicata ai ritrovamenti archeologici del territorio e una alla storia naturale.
La prima, composta da oltre un migliaio di reperti, ospita un’importante tomba dell’Età del Rame con tanto di scheletro ben conservato, la seconda, invece, è famosa per i resti del mastodonte (un antico e lontano parente dell’elefante) e della “balenottera di Alba”, entrambi rinvenuti lungo il fiume Tanaro e risalenti rispettivamente a 5 e 8 milioni di anni fa; due pezzi più unici che rari.

Il museo è aperto dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00, il sabato, la domenica e i festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Il biglietto di ingresso (che comprende anche i percorsi “La città invisibile” e “Il complesso delle antiche mura”) costa 3€ a tariffa intera e 1€ a tariffa ridotta. L’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 10 anni, i possessori di Abbonamento Musei Piemonte e i portatori di handicap con un accompagnatore. Tutte le informazioni aggiornate sono disponibili sul sito Comune.alba.cn.it.

Torri e Case Medievali
Come vi anticipavo nella sezione dedicata alla storia di Alba, nel medioevo la città si riempì di torri, tanto che per secoli fu soprannominata “la città delle cento torri“, proprio come Lucca e tanti altri centri urbani dell’Italia Comunale. Oggi di torri ne rimangono ben poche, ma alcune si possono ancora ammirare passeggiando per il centro storico, come quelle attorno piazza Risorgimento, le uniche che conservano ancora l’altezza originaria.
Lungo Via Vittorio Emanuele, invece, al civico 11, c’è una casa medievale decorata con una fascia in cotto sulla quale sono raffigurati giullari e matti intenti a ballare. La fascia si trova all’altezza del primo piano e a volte rischia di passare inosservata a causa degli ombrelloni del bar ospitato al piano terra, ma, se ci riuscite, fateci caso.

Chiesa e campanile di San Giuseppe
Eretta dai frati Pellegrini nel 1656, oggi la chiesa di San Giuseppe è sconsacrata e accoglie spesso mostre ed eventi culturali. In molti, però, la visitano per scoprire i suoi sotterranei, che nascondono i resti del teatro romano e di una torre medievale, e il suo campanile, sul quale si può salire per ammirare la città dall’alto (nonostante le reti di sicurezza).
L’ingresso è possibile dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30, il lunedì dalle 10.00 alle 13.00, il sabato, la domenica e i festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30. Il costo è di 1€, 050€ con il biglietto di Alba Sotterranea.

I siti archeologici e Alba sotterranea
Il ricchissimo passato romano e medievale di Alba è conservato ancora oggi sotto la città e sarebbe un peccato visitarla senza dedicare un po’ di tempo a questo viaggio nel passato.
Per farlo potete partecipare a uno degli eventi organizzati da Alba sotterranea, un progetto nato nel 2011 e coordinato dal Museo Eusebio (con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), che, grazie ad archeologi professionisti, vi permetterà di scoprire questa città delle Langhe da un altro punto di vista.
I siti archeologici sono più di 30 ed è impossibile riuscire a visitarli tutti in un pomeriggio, quindi ogni appuntamento si concentra su un percorso specifico; durante il mio viaggio, per esempio, siamo andati alla scoperta dei resti rinvenuti sotto Piazza Risorgimento e la Chiesa di San Giuseppe, delle antiche mura romane e dell’adiacente caserma-magazzino.

Il biglietto costa 10€ a tariffa intera e 8€ a tariffa ridotta se prenotate preventivamente, se, invece, vi presentate direttamente sul posto, il ticket, disponibile fino a esaurimento posti, costa 12€. Trovate tante altre informazioni e i prossimi appuntamenti sul sito Ambientecultura.it.

Altri luoghi da vedere ad Alba
Se avete un po’ di tempo in più o alcune delle tappe inserite in questo post non fanno per voi, tra le altre cose da vedere ad Alba ci sono il Teatro sociale “Giorgio Busca”, con la sua particolare sala ottocentesca a “ferro di cavallo” (l’unica di questo tipo in Italia), la chiesa di San Domenico, la chiesa di San Giovanni Battista e il Tempio di San Paolo, che oggi ospita opere d’arte moderna.
Se, invece, potete spostarvi in auto, potete raggiungere la località Scaparone e sedervi su una delle panchine giganti del Big Bench Community Project, promosso dal designer americano Chris Bangle per sostenere le comunità locali, oppure visitare un noccioleto della zona, ma di quest’esperienza vi ho parlato nel post dedicato alle Nocciole Piemonte IGP.

Informazioni utili per visitare Alba
Se, come me, arrivate ad Alba in auto, potete lasciare la macchina al parcheggio di Piazza Urbano Prunotto o in Piazza Senatore Osvaldo Cagnasso; entrambi gli spazi sono chiusi il sabato, giorno di mercato.
Escludendo la visita ad Alba sotterranea, io ho esplorato la città in autonomia, ma sappiate che esistono anche tour guidati, come il tour guidato privato di mezza giornata con degustazione di vino Barolo (qui*). Se visitate la città durante la Fiera del Tartufo, esiste anche un tour guidato che prevede l’ingresso rapido all’evento (qui*).
Il Sistema Museale Albese
Se visitate Alba e avete intenzione di visitare più di un museo, sappiate che il Sistema Museale Albese emette anche un biglietto unico pensato per visitare i cinque maggiori poli culturali cittadini: il Museo Civico Archeologico “Federico Eusebio”, il Centro studi “Beppe Fenoglio”, la Chiesa di San Domenico, il Museo Diocesano e la Chiesa di San Giuseppe.
Il ticket, valido un anno, è acquistabile al costo di 6€ (gratis per i bambini sotto i 10 anni) al Museo Civico Eusebio o negli uffici dell’Ente del Turismo in Piazza Risorgimento.

Dove dormire ad Alba
Durante il mio viaggio nelle Langhe ho soggiornato non distante da Neive, nel B&B I Quattro Grappoli*, un alloggio semplice, ma carino, con una vista da favola sulle colline circostanti. Se, però, cercate un alloggio proprio ad Alba, vi lascio qui sotto una mappa* con tutte le opzioni aggiornate.
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Tutte le foto presenti nel post sono state scattate con una Canon 80D* con obiettivo Canon 24 mm* e un iPhone 11 Pro*. Per vedere tutte le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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